“GIORGIA MELONI È STATA CORAGGIOSA. ORA AVREBBE DA ESSERE CONSEGUENTE” – LUCA BOTTURA: “È ACCADUTO L'INCREDIBILE, L’INATTESO, LO SCONCERTANTE: GIORGIA MELONI HA PRONUNCIATO LA PAROLA ‘NAZIFASCISMO’. HA FATTO IL PASSO. HA COMINCIATO A UNIRE I PUNTINI. IL PROSSIMO È QUELLO CHE COLLEGA L'OLOCAUSTO ALLE LEGGI RAZZIALI, DEL CUI ORGANO UFFICIALE ERA COLONNA PORTANTE GIORGIO ALMIRANTE. NON UN OMONIMO: QUELLO DELLA FIAMMA. QUELLA FIAMMA. PER QUESTO, FORSE SCONCERTATA DALLA SUA STESSA ONESTÀ INTELLETTUALE, HA SUBITANEAMENTE ACCUSATO LETTA…”

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Luca Bottura

Luca Bottura per “La Stampa”

 

Ieri è accaduto l'incredibile, l’inatteso, lo sconcertante: Giorgia Meloni ha pronunciato la parola «nazifascismo». Cioè, per la prima volta in vita sua, ha collegato Adolf Hitler ai suoi camerieri vestiti di nero, quelli che segnalavano gli ebrei da rastrellare, li consegnavano ai tedeschi, qualche volta - a San Sabba- li gasavano direttamente.

 

GIORGIO ALMIRANTE SALUTA ROMANAMENTE

Un gesto che richiama un'altra serie comedy ambientata qualche circa tre lustri dopo il Ventennio, Happy Days, in cui Arthur Fonzarelli, «the Fonz», proprio non riusciva a pronunciare parole di scuse, o ammettere errori: «Mi sono sbbba….. mi sono sbaglia...». Non ce la fece mai.

 

Ma c'è un motivo: ove avesse ammesso un errore, Fonzie avrebbe dovuto essere conseguente. Per questo, nell'unico episodio in cui ci andava vicino, concedendo «sì, quella cosa che dite voi», intimava a Ralph Malph di non rivelarlo nessuno.

 

giorgia meloni 6

Meloni no. Meloni ha fatto il passo. Ha cominciato a unire i puntini. Il prossimo è quello che collega l'Olocausto alle Leggi Razziali, del cui organo ufficiale, «La difesa della razza», era colonna portante Giorgio Almirante. Non un omonimo: quello della Fiamma. Quella Fiamma. Per questo, forse sconcertata dalla sua stessa onestà intellettuale, che potrebbe non piacere alla fanbase, anzi: non piace proprio, Meloni ha subitaneamente accusato Enrico Letta del presunto clima d'odio che avrebbe scatenato nel Paese.

la giacca di fonzie 5

 

Letta e «scatenato» nella stessa frase: poco credibile, no? E questo in virtù di una scritta vernacolare contro Ignazio La Russa sulla serranda di una sede fratellista alla Garbatella (le Br c'entrano come il sottoscritto c'entra col cross fitness) e un paio di striscioni che, ove fossero stati dedicati alla Boldrini di turno, sarebbero stati sdoganati all'insegna della goliardia: «Ma voi vedete fascisti ovunque!».

 

GIORGIA MELONI E LA FIAMMA DI FDI - BY CARLI

Ecco: Giorgia Meloni ieri è stata coraggiosa. Ora avrebbe anche da essere conseguente. Per il ruolo che sta per rivestire. E perché, persino in politica, meglio procedere in avanti invece che ballando una sorta di hully-gully ideologico. Altrimenti finisce come ad Happy Days, e prima o poi arriva la scena insensata: il «salto dello squalo». E da lì, alla fine della fiction è un attimo.

STRISCIONE CONTRO LA RUSSA
giorgia meloni.
GARBATELLA SCRITTE CONTRO LA RUSSA
DONA IL GAS ALLA PATRIA - LA FIAMMA DI GIORGIA MELONI BY STAINO
ROMA - ACQUEDOTTO ALESSANDRINO - SCRITTE CONTRO IGNAZIO LA RUSSA
ROMA - GARBATELLA - SCRITTE CONTRO LA IGNAZIO LA RUSSA
giorgia meloni
giorgia meloni 16
giorgia meloni chan
giorgia meloni chan
giorgia meloni chan 2
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giorgia meloni con la coda alla camera
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