“HA FATTO UN GRANDISSIMO LAVORO” – I LEADER DEL G20 SI METTONO IN FILA E LODANO DRAGHI PER LA RIUSCITA DEL SUMMIT. A PARTIRE DA BIDEN E MACRON: “IL SUMMIT È STATO UN SUCCESSO, ORGANIZZAZIONE PERFETTA” – ADDIRITTURA ANCHE ERDOGAN HA PARLATO DI RELAZIONI “MOLTO POSITIVE” CON DRAGHI (CHE L’AVEVA CHIAMATO DITTATORE) – JOHNSON: “DRAGHI HA FATTO LAVORO SUPERBO SUL CLIMA” - DALLA MERKEL A MODI: TUTTE LE REAZIONI
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Uno dei temi forti di questo G20 di Roma è stato sicuramente il dibattito sul clima, per il quale molto si è spesa l’Italia, come ha riconosciuto il presidente francese Emmanuel Macron, in conferenza stampa a Roma, in vista del summit di Glasgow che sarà co-presieduto dal nostro Paese: «Ringrazio il Presidente Mattarella per le sue parole sul multilateralismo, il popolo romano per l'accoglienza e soprattutto il premier Mario Draghi per l'organizzazione.
Penso veramente che questo G20 sia stato un successo per i risultati concreti» che ha portato. Sul clima, ha continuato il presidente francese, «poteva andare peggio, i segnali andavano in questa direzione. Adesso siamo in grado di fare della Cop26 un altro successo».
Sulla stessa linea è la cancelliera tedesca uscente, Angela Merkel: le conclusioni del G20 sul clima sono «un buon segnale», sottolineando che per la prima volta dal 2016 le principali economie industrializzate del mondo e l'Ue si sono impegnate tutte insieme sugli Accordi di Parigi.
Al coro si unisce il presidente americano Joe Biden: «Abbiamo avuto incontri molto seri e produttivi nei giorni scorsi e continueremo a Glasgow. Grazie all'Italia per il G20 e l'ospitalità, grazie a Draghi che ha fatto un grandissimo lavoro. Siamo delusi dall’assenza dei leader di Cina e Russia ma sono stati fatti dei progressi».
Il nodo del clima resta complicato da sciogliere: «Non passeremo alle energie rinnovabili dal giorno alla notte, intanto smetteremo di finanziare il carbone. Non è realistico smettere di usare benzina e gas all'improvviso, ma arriveremo ad emissioni zero entro il 2050»;
Si iscrive agli ottimisti cauti il primo ministro britannico Boris Johnson: «Io penso che le chance di successo siano di 6 contro 10» ma sarà «molto difficile». Johnson ha quindi affermato che «progressi ragionevoli» sono stati ottenuti sulla scia degli sforzi della presidenza italiana e di Mario Draghi.
«Alcuni progressi sono stati fatti al G20», ha aggiunto, ma gli impegni presi tra i 20 grandi a Roma sono «gocce in un oceano che si sta rapidamente riscaldando». Quindi, aal momento l'accordo di Parigi e la speranza che ne era derivata sono solo un pezzo di carta. Dobbiamo riempire quel pezzo di carta con progressi veri».
L'obiettivo di contenere di contenere il surriscaldamento globale entro gli 1,5 gradi in più «resta in bilico», «per il momento non ci siamo». Infine, Johnson, rispondendo a un giornalista, si è detto «d'accordo» sul fatto che sia ancora troppo vago il riferimento all'impegno ad arrivare al traguardo delle emissioni zero «entro o attorno a metà secolo», come scritto nel comunicato G20. Vi sono Paesi che si sono impegnati a farlo «entro il 2060 o prima».
Sempre relativamente al clima, il presidente cinese Xi Jinping oggi ha chiesto di compiere sforzi per attuare in maniera completa ed efficace la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e l'Accordo di Parigi. Xi ha espresso queste osservazioni durante il suo intervento, in collegamento video da Pechino.
Il presidente ha posto enfasi sul sostegno al ruolo dell'Onu come canale principale, seguendo il principio delle responsabilità comuni ma differenziate, nel rispetto del diritto internazionale, con un approccio orientato all'azione. Quest'ultimo ha inoltre enfatizzato l'importanza di intraprendere azioni più forti e di migliorare la cooperazione. Invece, a margine del G20, Draghi, ha incontrato il consigliere di Stato e ministro degli Esteri cinese, Wang Yi.
Lo comunica Palazzo Chigi. Il colloquio si è concentrato sulle prospettive della collaborazione bilaterale, sui rapporti tra Ue e Cina, sull'opportunità di riavviare il dialogo in materia di diritti umani. Sono state affrontate anche le principali questioni multilaterali e regionali, in particolare la stabilità e la sicurezza nell'area dell'Indo-Pacifico e la crisi in Afghanistan.
Recep Tayyip Erdogan ha evidenziato in conferenza stampa, sorridendo che le relazioni con il premier Mario Draghi sono «molto positive» e ringraziato la presidenza italiana del G20: «Vorrei ringraziarli personalmente per la loro gentile ospitalità nei confronti di mia moglie e della delegazione».
E in questo clima di grande concordia si inserisce anche il tweet del presidente del Consiglio europeo Charles Michel: «Al G20 di Roma abbiamo confermato uno storico sostegno alla riforma della tassazione globale. Un passo importante verso un mondo più equo. Dobbiamo assicurare adesso che le nuove regole entrino in vigore a livello globale rapidamente».
Nella dichiarazione finale adottata dal G20, è stato posto l’accento sulla pandemia di Covid-19 che «ha esacerbato le disuguaglianze nei nostri mercati del lavoro, colpendo in modo sproporzionato i lavoratori vulnerabili.
In collaborazione con i partner sociali, adotteremo approcci politici incentrati sull'uomo per promuovere il dialogo sociale e garantire maggiore giustizia sociale, condizioni di lavoro sicure e salubri e un lavoro dignitoso per tutti, anche all'interno delle catene globali di approvvigionamento. Per ridurre le disuguaglianze, sradicare la povertà, sostenere le transizioni dei lavoratori e il reinserimento nei mercati del lavoro e per promuovere una crescita inclusiva e sostenibile rafforzeremo i nostri sistemi di protezione sociale».