“IO GLIEL’HO SPIEGATO COME FUNZIONA A BRUXELLES” – ANTONIO TAJANI AVVERTE LA MELONI, CHE CONTINUA A STREPITARE “MAI CON I SOCIALISTI”: “NON SI PUÒ RITORNARE A VOTARE, UN GOVERNO EUROPEO BISOGNA COMUNQUE FARLO. NON SIAMO MICA A PALAZZO CHIGI O NEL PARLAMENTO ITALIANO. CINQUE ANNI FA, SONO STATO IO A CHIAMARE SALVINI E DIRGLI: NON PUÒ ESSERE TIMMERMANS IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE. LUI HA CHIAMATO CONTE E POI C’È STATO UN ACCORDO SU URSULA. MA QUESTO È STATO POSSIBILE FACENDO UNA MAGGIORANZA CON I SOCIALISTI…”
-Ah ma pensa... perfetto, adesso non potete dire che non lo sapevate. Soluzione? Semplice. Il voto. pic.twitter.com/JXhq8Z209M
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) June 7, 2024
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
[…] Antonio Tajani è seduto nella carrozza numero uno del Frecciarossa Roma- Napoli, ribattezzato “Treno azzurro”. Il ministro sta festeggiando con una torta al cioccolato la nascita della nipotina (a lei e al fratellino ha regalato la divisa della Juve), ma anche il compleanno del deputato Paolo Emilio Russo, che ha immolato la festa per il comizio finale.
Chiediamo al leader di Forza Italia: in Europa non è inevitabile l’accordo con i socialisti, anche se Lega e Fratelli d’Italia continuano a dire che non si farà? Non sono i numeri a imporlo?
Tajani annuisce e risponde: «Io gliel’ho spiegato come funziona a Bruxelles… Non si può ritornare a votare, un governo europeo bisogna comunque farlo. Non siamo mica a Palazzo Chigi o nel Parlamento italiano. Cinque anni fa, sono stato io a chiamare Salvini e dirgli: non può essere il socialista Timmermans il presidente della Commissione. Lui ha chiamato Conte e poi c’è stato un accordo su Ursula. Ma questo è stato possibile facendo una maggioranza con i socialisti».
E dunque, il matrimonio si rifarà, come assicurano tutti i sondaggi finora conosciuti. Passa qualche minuto e il treno approda a Napoli. Tutti in taxi fino a piazza Matteotti (per chi se lo chiedesse: sì, l’hanno scelta apposta). […]