“ISRAELE HA IL DIRITTO DI ATTACCARE HAMAS” - IL MINISTRO DEGLI ESTERI TAJANI RIESCE A DIRE SEMPRE LE MIGLIORI OVVIETA': “NOI DICIAMO FARE DEGLI ATTACCHI MIRATI E CERCARE DI RIDURRE I DANNI ALLA POPOLAZIONE CIVILE. BISOGNA DARE UNA PROSPETTIVA AL POPOLO PALESTINESE CHE DEVE AVERE UNO STATO GUIDATO NON DA HAMAS O DA TERRORISTI” - PERSINO PIER FERDINANDO CASINI, SOLITAMENTE CAUTO, SI SBILANCIA: "AMO ISRAELE MA DISSENTO DALLE POLITICHE DI NETANYAHU CHE HA GRAVISSIME RESPONSABILITA'..."
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TAJANI: ISRAELE HA IL DIRITTO DI ATTACCARE HAMAS
(ANSA) - ROMA, 14 FEB - "Netanyahu sta certamente seguendo la linea dura. Ci sono decine di migliaia di vittime civili. Hamas sta usando il popolo palestinese come scudo, vuole che Israele abbia una reazione più dura per poi dire, 'ecco isoliamo Israele'. Questo è il disegno di Hamas. Non bisogna cadere nella trappola di Hamas. Noi diciamo fare degli attacchi mirati e cercare di ridurre i danni alla popolazione civile. Ma questo non ha nulla a che fare con il diritto di Israele ad attaccare Hamas, in discussione non è il diritto di difendersi ma le vittime civili". Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl 102.
TAJANI, PALESTINESI ABBIANO UNO STATO LIBERO SENZA HAMAS
(ANSA) - ROMA, 14 FEB - "Attenzione a non fare regali a Hamas. Abbiamo ottimi rapporti con il mondo arabo, come siamo amici fraterni di Israele. Il nostro obiettivo è dare vita alla strategia 'due popoli due Stati' perchè - garantendo la sicurezza di Israele assolutamente fondamentale per il Medio Oriente - bisogna dare una prospettiva al popolo palestinese che deve avere uno Stato guidato non da Hamas o da terroristi, ma uno Stato libero, democratico. Hamas è una organizzazione militare terroristica" . Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl 102.
CASINI, AMO ISRAELE MA DISSENTO DA POLITICHE DI NETANYAHU
(ANSA) - ROMA, 14 FEB - "Io amo Israele, ma dissento dalle politiche del governo Netanyahu che ha gravissime responsabilità". Lo dice in un'intervista alla Stampa Pier Ferdinando Casini, ex presidente della commissione Esteri del Senato. "Basta avallare la politica di Netanyahu" aggiunge. Le prove di dialogo tra Pd e maggioranza sul Medio oriente sono "un fatto positivo - osserva - La politica estera, per quanto possibile, deve stare al riparo delle turbolenze della politica nazionale".
Amare Israele "come io e noi lo amiamo non può interdirci dal dire che la questione palestinese è un buco nero nelle nostre coscienze. Abbiamo parlato di due popoli e due Stati e non abbiamo detto nulla degli insediamenti israeliani che hanno spezzato la continuità territoriale in Cisgiordania. Insediamenti illegali che il governo Netanyahu ha aumentato e incentivato". Mai confondere "Hamas con la Palestina, ma abbiamo avallato la politica di Netanyahu che è stata quella di indebolire l'Anp". Due popoli e due Stati "è un formula vuota o reale? Perché se è reale non possiamo consentite gli insediamenti nei territori occupati".
Casini propone di "rilanciare davvero la politica due popoli due stati e un cambiamento dell'Anp: penso per esempio a Marwan Barghuthi come personalità nuova. Altrimenti regaliamo la questione palestinese ad Hamas che agisce per conto dell'Iran e probabilmente della Russia". Fra i temi dell'intervista anche la campagna elettorale americana: "Abbiamo un presidente che io ritengo abbia fatto bene, ma che viene percepito in gran parte inadatto a governare perché troppo vecchio. Dall'altra parte c'è un signore, quasi coetaneo, che trasmette maggiore vitalità ma che mette sul tavolo questioni che fanno presagire - sottolinea - un futuro del terrore. Basti pensare alle parole sulla Nato".