Gianluigi Paragone, Senatore del M5S, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Sulla questione legata al padre di Di Maio. “Quando sento la Boschi e Renzi accumunare le loro storie a quella di Luigi Di Maio penso sia una sciocchezza, l’han capito anche i bambini. Di Maio non ha fatto nulla per coprire questa storia. Quello del PD è stato un autogol, non è il primo e non sarà l’ultimo. Se oggi il PD è all’opposizione è perché, oltre a non avere più una proposta politica, ha inanellato una serie di gaffe e di autogol clamorosi”.
GIANLUIGI PARAGONE RENZI BOSCHI
“Questa è la classica notizia delle Iene che sono bravissime su queste storie, ma il loro non è un programma giornalistico –ha aggiunto Paragone-. I giornalisti non dovrebbero andare dietro alle Iene su una notizia di 10 anni fa, dovrebbero andare a prendere le storie vere attuali e forse farebbero un favore ai lavoratori. Purtroppo nel giornalismo d’oggi le inchieste le fanno i ragazzi sfruttati a partita iva, sottopagati, quindi quelli dicono: ci penso due volte prima di fare un’inchiesta che potrebbe ritorcersi contro di me”.
Lucia Annunziata ha chiesto a Di Maio perché non si fosse informato sulla situazione nell’azienda del padre. “Domanda legittima, ma stupida. Se tu chiedi a tuo padre: io vado a fare il ministro del lavoro, è tutto ok in azienda? Lui risponde di sì. E Di Maio cosa deve fare? Deve assumere un investigatore privato per verificare se gli ha mentito? La Annunziata, a parte che ormai ci mette un quarto d’ora per fare una domanda, ha fatto una domanda stupida”.
Sulle aperture del governo a Bruxelles riguardo la manovra. “La diplomazia c’è sempre, è quella che viaggia un po’ sotterranea. Poi se dall’altra parte ti mettono le dita negli occhi, è chiaro che gliele restituisci. Loro sono in campagna elettorale, solo che Moscovici non è stato eletto in Italia quindi se ne faccia una ragione. Altrimenti io a Moscovici e ai francesi rinfaccio che stanno affamando l’Africa per ripagare il loro debito”.
GIANLUIGI PARAGONE RENZI BOSCHI
Sul ritorno di Alessandro Di Battista. “Se creerà squilibri? Non credo proprio. Tutte le volte che Alessandro parla lo fa a favore di Luigi Di Maio e per puntellare il lavoro di Luigi Di Maio. C’è una sintonia assoluta per quanto riguarda la linea politica e il bene che vogliono al M5S. Lui arriva molto più fresco e ci metterà ancora più voglia quando tornerà”.
Su Corallo candidato alle primarie del PD. “Non credo che il PD avrà mai il coraggio di mettere un Corallo segretario del PD. Va bene che le favole di Natale al cinema cominciano presto, ma questa è ancora prematura”.