“LA MARCIA SU ROMA È STATA UNA GITA DI CURIOSITÀ PER CONOSCERE LA CITTÀ” – MAURIZIO CROZZA VESTE I PANNI DEL MINISTRO-DANDY ALESSANDRO GIULI: “HO PRESO TRENTA PERCHÉ LA DESTRA È COLTA. VEDE, LA DESTRA, ANCHE QUANDO È RADICALE, È SEMPRE STATA COLTA, AUTOCRITICA, CURIOSA” – “CON QUANTA DISINVOLTURA USIAMO LA PAROLA DITTATURA. MA LA DITTATURA ALTRO NON È CHE IL RISPETTO DEL POPOLO, CHE NON HA PIÙ VOGLIA DI VOTARE” – “LA DEMOCRAZIA HA TROPPE VOCI! OGNUNO DICE LA SUA. MEGLIO CHE PARLI SOLO UNO O, NEL CASO DELLA FORTUNA CHE ABBIAMO IN ITALIA… SOLO UNA”
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Nella nuova puntata di "Fratelli di Crozza", in onda ogni venerdì in prima serata su Nove e in streaming su discovery+, Maurizio Crozza torna nei panni del neoministro della Cultura e laureando in filosofia, Alessandro Giuli: «Ho preso trenta… perché la Destra è colta. Vede, la Destra, anche quando è radicale, è sempre stata colta… autocritica… curiosa. Prenda per esempio la Marcia su Roma… è stata una gita di curiosità per conoscere la città, facendo anche del sano podismo.
[...] Con quanta disinvoltura usiamo la parola “dittatura”. Ma la dittatura altro non è… che il rispetto del popolo… che non ha più voglia di votare. Lei avrà notato… che gli elettori sono sempre di meno, no?
La dittatura… gli evita questo fastidio. L'ascensore… che ci obbliga ad andare solo su e giù… lo chiamiamo forse tiranno? Ha i tiranti… ma non è un tiranno. La tanto santificata democrazia… ha troppe voci! Ognuno dice la sua. A lei piace… quando nei talk show urlano sovrapponendosi? Meglio che parli solo uno… o, nel caso della fortuna che abbiamo in Italia… solo una».