“SU DI ME SOLO CHIACCHERE. CHI FA IL MIO NOME MILLANTA” – L’AUTO-DIFESA DI FEDERICO FRENI, IL SOTTOSEGRETARIO LEGHISTA ALL’ECONOMIA CITATO (MA NON INDAGATO) NELL’ORDINANZA CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI TOMMASO VERDINI: “L’UNICA DISPONIBILITÀ CHE MI RICONOSCO È QUELLA DELL’ASCOLTO: VALE PER TUTTE LE PERSONE CHE INCONTRO E RICEVO” – “SONO TRANQUILLO E SERENO, PERCHÉ COMPLETAMENTE ESTRANEO A QUESTA INCHIESTA…”

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federico freni 1 foto di bacco

(ANSA) - "Chi fa il mio nome millanta". Lo spiega il sottosegretario leghista all'Economia, Federico Freni, in un'intervista a La Repubblica, citato nell'ordinanza sul caso Anas in cui però non risulta indagato. E sulla sua "disponibilità", riferita da uno degli indagati, precisa che "l'unica disponibilità che mi riconosco è quella all'ascolto: vale per tutte le persone che incontro e ricevo, dalla prima all'ultima".

 

Il sottosegretario spiega di non essere turbato. "Sono assolutamente tranquillo. La preoccupazione si riserva a cose gravi, non certo a citazioni di terze persone - prosegue -. Se dovessi preoccuparmi di tutti i giudizi o le chiacchiere altrui, oltre un limite ragionevole, non dovrei uscire di casa. La mia serenità deriva dal fatto che sono completamente estraneo a questa inchiesta". "

 

TOMMASO DENIS VERDINI

Come non condivido il garantismo a giorni alterni, così non cambia la mia opinione sulla magistratura. Dietrologie, manine e simili li lascio volentieri alle cronache rosa - conclude -. Credo, al contrario, che la responsabilità, personale e politica, soprattutto quella di chi ricopre un incarico istituzionale, debba essere sottoposta a un continuo controllo, senza ovviamente scadere in persecuzioni ingiustificate. È un atto dovuto, un segnale di rispetto per i cittadini che scelgono i loro rappresentanti".

federico freni foto di bacco
TOMMASO E DENIS VERDINI AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI
federico freni