“MELONI HA PRESO CONSAPEVOLEZZA DELLE RESPONSABILITÀ CONNESSE AL NUOVO RUOLO” – MARCELLO SORGI E LA SVOLTA “UMANITARIA” DELLA DUCETTA SUI MIGRANTI: “FA IMPRESSIONE VEDERE SOTTO IL TESTO DEL DECRETO LA FIRMA DELLA LEADER CHE PER ANNI S'È SPESA SULLA PROPOSTA IMPOSSIBILE DEI BLOCCHI NAVALI. È LA CONFERMA CHE HA SCELTO DI GIOCARE FINO IN FONDO LA PARTITA EUROPEA. IN UN CERTO SENSO SFIDA LE OPPOSIZIONI, CHE QUELLE PROPOSTE LE HANNO AVANZATE TANTE VOLTE” – IL DUALISMO CON SALVINI: “HANNO SCELTO DUE LINEE OPPOSTE. CHISSÀ FINO A QUANDO RIUSCIRANNO A FARLE CONVIVERE…”
-Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “la Stampa”
Parole come "flussi regolari" e "corridoi umanitari" erano già entrate in passato in altre leggi sull'immigrazione, senza che poi in pratica se ne facesse nulla. Ma se cautela e scetticismo stavolta possono leggermente attenuarsi è perché la spinta a dare una svolta in senso umanitario a queste politiche, dopo la tragedia di Cutro, viene dalla Commissione Europea, e in particolare dalla presidente Von der Leyen.
[…] Certo, fa una certa impressione vedere sotto il testo del decreto la firma della leader che per anni, quand'era all'opposizione, s'è spesa sulla proposta impossibile dei blocchi navali per fermare le partenze dei clandestini.
È la conferma che Meloni ha scelto di giocare fino in fondo la partita europea, in vista dell'appuntamento elettorale del prossimo anno, ma anche che ha preso consapevolezza delle responsabilità connesse al nuovo ruolo che ricopre. […]
Inoltre, puntando sull'apertura controllata delle porte agli immigrati e sull'assistenza ai profughi, la premier in un certo senso sfida le opposizioni, che quelle proposte le hanno avanzate tante volte, e adesso dovranno confrontarsi in Parlamento.
[…] Meloni e Salvini si sono sforzati di far passare la prima e la seconda metà dei decreti varati ieri dal Consiglio dei ministri riunito a Cutro come due parti complementari, nel senso che ci può essere spazio per gli ingressi regolari solo se c'è severità nella chiusura a quelli irregolari. […] La realtà è che […] hanno scelto due linee opposte. Chissà fino a quando riusciranno a farle convivere.