“NON CREDO CHE IL MIO LOOK SIA UNO DEI PROBLEMI DEL PAESE” - SCHLEIN SI DIFENDE DOPO LE POLEMICHE SULL’ARMOCROMISTA: “SONO UNA PERSONA CHE NON CAPISCE NIENTE DI ABITI E DI TRUCCO E MI FACCIO AIUTARE DA UN’AMICA” – NON SONO QUESTIONI DI COLORE INVECE LE SUPERCAZZOLE CHE ELLY CONTINUA A SPARARE SUL LAVORO E SUL TERMOVALORIZZATORE (“I CICLI POSITIVI DELLA CIRCOLARITA’”: VIDEO) – IL GOVERNATORE DE LUCA LA PERCULA E LEI FRIGNA: "DELLE DONNE SI PARLA PIÙ DELL’ASPETTO CHE DI QUEL CHE DICONO” - VIDEO
#Schlein su termovalorizzatore:
“Ci piace portare il Pd verso un futuro che, anche grazie alle nuove norme europee, sempre di più investa e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare”
Elly ha sbloccato un nuovo livello di supercazzola pic.twitter.com/9CPUsvpr1z
— Alberto Danese (@albertodanese89) April 19, 2023
Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per repubblica.it
Far dimenticare l’armocromista, riprendendosi le piazze di sinistra. Elly Schlein prova a riporre nell’armadio il trench sartoriale — cui comunque non intende rinunciare: al Nazareno non sono convinti che l’intervista a Vogue sia stata un errore, anzi, svela un pezzo d’identità di una leader giovane e cosmopolita, in una parola pop — e rispolvera l’eskimo. In senso metaforico però, ché quello verde feticcio delle rivolte sessantottine, la sua personal shopper gliel’ha fatto ormai buttare.
(...) "Sono colpita di vedere quanto appassioni la questione del mio look, non vorrei si sottraesse attenzione alle cose che sto dicendo su lavoro, diritti, clima, economia, e ho ribadito in tutte le risposte all’intervista che ha fatto tanto discutere", si è sfogata ieri a Sestri Levante. "Io sono una che non capisce di abiti e trucchi, non è il mio, non ho tempo e non credo sia uno dei problemi del Paese il fatto d’essermi rivolta a un’amica che fa quel mestiere".
Intravede una venatura di sessismo, la leader dem: "Delle donne si parla più dell’aspetto che di quel che dicono, purtroppo. Io non penso al look, sono sincera non ipocrita, non costruita e lo ammetto in trasparenza. Preferisco denunciare la figuraccia sul Def della maggioranza o la provocazione del decreto lavoro che aumenta la precarietà con più contratti a termine e tagli ai sussidi povertà".
Riparte dunque da qui, dall’opposizione dura al governo, il racconto di Schlein e del nuovo corso del Pd. Ignorando i frizzi degli avversari, pronti ad approfittare delle sue difficoltà."Mi sono commosso quando ho saputo che la segretaria si avvale di una armocromista a 300 euro l’ora. Si chiama Enrica Chicchio: cacchio, verrebbe da dire", la battuta del governatore De Luca: "Se mi paga la metà, sarei in grado di proporre un risultato migliore".
Ancor più perfido Renzi, che a sfregio difende Schlein paragonando la sua vicenda a quella accaduta a lui una decina di anni fa, quando si fece fotografare su Vanity Fair con il chiodo alla Fonzie: "Ovviamente quelli che allora mi accusarono di personalismo oggi plaudono alla svolta giovanile della segretaria" scrive il capo di Iv nella sua newsletter. "Ma il punto per me è un altro. La politica. Le differenze fra noi non sono sul trench ma sull’utero in affitto, il termovalorizzatore, il nucleare" e così via elencando. "Dalle idee non si scappa. La fuga dei riformisti dal Pd". Enrico Borghi e Caterina Chinnici, "non nasce dalle interviste a Vogue ma dalla mancanza di chiarezza sui contenuti".
Anche qui, la risposta dell’inquilina del Nazareno è netta: "Non bisogna dare valore politico a prese di posizione personali. Chi ha lasciato aveva già da tempo simpatie per Renzi e Berlusconi". La strada è tracciata, nessuno gliela farà cambiare. Tanto meno una polemica sulla tinta del suo nuovo spolverino.