“NON MI RICANDIDO PIÙ, QUESTO È IL MIO ULTIMO GIRO, NON MI RICONOSCO PIÙ NEL PROGETTO” - “IL FOGLIO” LANCIA L’INDISCREZIONE SU GIANCARLO GIORGETTI - IL BOCCONIANO DELLA LEGA NON VOLEVA NEANCHE PARTECIPARE ALLA FESTA DELLA LEGA A CERVIA E I SALVINIANI HANNO DOVUTO COMPIERE UN AUTENTICO MIRACOLO PER STRAPPARE IL SUO SÌ - IL FUTURO? PENSIONE O UNA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA…

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Da www.iltempo.it

 

MATTEO SALVINI GIANCARLO GIORGETTI FEDERICO DINCA

I problemi della politica e delle lotte interne stanno riguardando gran parte dei partiti italiani, Lega compresa. A scuotere le fila del Carroccio sono i malumori di Giancarlo Giorgetti, di cui Il Foglio svela un inedito pensiero che cambia le carte in tavola nel partito guidato da Matteo Salvini: “Non mi ricandido più, questo è il mio ultimo giro, non mi riconosco più nel progetto”. Giorgetti non voleva neanche partecipare alla festa della Lega a Cervia e i salviniani hanno dovuto compiere un autentico miracolo per strappare il suo sì, con il programma che lo vede impegnato lunedì in un’intervista con Bianca Berlinguer.

 

GIANCARLO GIORGETTI E MATTEO SALVINI

Lo sfogo di Giorgetti risale alla scorsa settimana ed ha visto testimoni i deputati più fedeli: non si riconosce più nel percorso portato avanti da Matteo Salvini e, dopo aver consigliato Umberto Bossi e Roberto Maroni, ora è giunto il momento di farsi da parte. I rapporti tra i due big della Lega sono definiti “freddini, dopo un congelamento durato settimane” da Il Foglio: ieri c’è stato un contatto per riferire a Salvini che Mario Draghi non ha affatto gradito gli insulti arrivati dai manifestanti no green pass, una piazza dove erano presenti anche diversi parlamentari vicini a Salvini. “Giancarlo nel governo è in quota Draghi, non in quota Lega” la battuta che ora circola tra i volti più freschi del Carroccio, che temono che Giorgetti si trasformi nel Gianfranco Fini di Silvio Berlusconi e si arrivi al tradimento. Il ministro dello sviluppo economico ha deciso: “Questo è il mio ultimo giro”. Il futuro è ancora incerto: pensione o candidatura a governatore della Lombardia.

Giorgetti Salvini

 

Anche i rapporti con Luca Zaia non sono splendidi, così come quelli con Massimiliano Fedriga, altri due big leghisti scontenti di Salvini. “Addirittura c’è chi fantastica scissioni dopo le amministrative, ma forse è il solleone romano di questo luglio eterno che rimbalza nei drink del Papeete” scrive sempre il quotidiano diretto da Claudio Cerasa.

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