“NON C’E’ UN CASO LOMBARDIA” – TAJANI NEGA DISSIDI E LOTTE INTESTINE IN FORZA ITALIA MA IL PARTITO E’ UNA POLVERIERA. IL MINISTRO PROMETTE CHE IL ''NOME DI BERLUSCONI RESTERÀ PER SEMPRE NEL SIMBOLO''. COSÌ SARÀ VOTABILE SULLA SCHEDA ELETTORALE – UN TRIBUTO SENTIMENTALE, MA ANCHE STRATEGICO, PER DARE UN SENSO DI CONTINUITÀ AGLI ELETTORI IN VISTA DELLE PROSSIME EUROPEE. COME DAGO-DIXIT L’OBIETTIVO è QUELLO DI SUPERARE IL 4%

-


Estratto dell'articolo di Serena Riformato per “la Stampa”

 

TAJANI e il nome di berlusconi nel simbolo di forza italia

Antonio Tajani l'aveva promesso poco dopo la scomparsa, e così sarà: «Il nome di Silvio Berlusconi rimarrà per sempre nel simbolo». Il Consiglio nazionale di Forza Italia convocato il 15 luglio all'Hotel Parco dei principi di Roma formalizzerà la posizione del ministro degli Esteri come "presidente pro tempore" del partito, eleggerà il collegio di probiviri e il tesoriere. Il primo punto all'ordine del giorno è il «riconoscimento del ruolo di Silvio Berlusconi» e potrebbe alludere all'idea di inserire nell'emblema di Forza Italia il tributo al fondatore.

 

Tributo sentimentale, ma anche strategico, per dare un senso di continuità agli elettori in vista delle prossime Europee. Allo stato attuale, il tesoriere Fabio Roscioli è l'unico, secondo lo statuto, ad avere la titolarità d'uso del simbolo in qualsiasi competizione elettorale nelle vesti di depositario. Ma non la proprietà che appartiene invece solo a "Il Movimento politico Forza Italia", l'associazione non riconosciuta nata davanti al notaio romano Francesco Colistra il 18 gennaio del 1994 grazie alla firma di cinque soci fondatori, Silvio Berlusconi, Antonio Tajani, Antonio Martino, Luigi Caligaris e Mario Valducci.

TAJANI e il nome di berlusconi nel simbolo di forza italia

 

Intanto continuano i movimenti dei forzisti lombardi, al centro di un approfondimento pubblicato ieri da La Stampa, sui movimenti nella Regione di Silvio Berlusconi, teatro di lotte intestine nel partito. Tajani ha negato che ci sia «un caso Lombardia». «Forza Italia va bene nei sondaggi, vince le elezioni, va bene anche nei numeri ma c'è sempre un problema Fi. - ha detto polemicamente il vicepremier -. È dal 1994 che c'è un problema, ma stiamo sempre qua».

 

(...)