“LE NUOVE REGOLE DI BILANCIO DELL’UE, NON FUNZIONERANNO” – L’ECONOMISTA SPAGNOLO (ED EX EUROPARLAMENTARE) LUIS GARICANO, SUL “FINANCIAL TIMES”, STRONCA L’ACCORDO SUL PATTO DI STABILITÀ, FATICOSAMENTE RAGGIUNTO DAI LEADER EUROPEI: “LA RIFORMA IGNORA LE REALTÀ FISCALI E POLITICHE FONDAMENTALI DEGLI STATI” – IL PROBLEMA SONO I NEGOZIATI BILATERALI TRA COMMISSIONE E SINGOLI STATI: “È DIFFICILE IMMAGINARE CHE LA PRIMA NON CEDA ALLE PRESSIONI, IN PARTICOLARE DEI GRANDI STATI MEMBRI, ED È IMPROBABILE CHE..."
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(ANSA) - "La riforma delle regole di bilancio della Ue concordata a dicembre ignora le realtà fiscali e politiche fondamentali degli Stati membri.
Per questo motivo, non funzioneranno". È quanto sostiene sulle pagine del Financial Times Luis Garicano, professore di politica pubblica presso la London School of Economics, ed ex membro del Parlamento europeo.
L'accordo raggiunto il mese scorso sul Patto di stabilità e crescita non risolverà i problemi verificatisi in precedenza, sottolinea Garicano, spiegando che dal pacchetto finale manca un elemento che la Commissione aveva previsto, ed era destinato a migliorare la conformità alle regole da parte degli Stati membri: un ruolo di monitoraggio per le istituzioni fiscali indipendenti nazionali, che avrebbero dovuto valutare in che misura i piani governativi rispettassero il percorso di spesa concordato con Bruxelles.
"Senza questo, le nuove regole rendono la politica molto peggiore essendo il ricorso ai negoziati bilaterali tra la Commissione e ciascuno Stato membro esplicito. È difficile immaginare che la prima non ceda alle pressioni, in particolare dei grandi Stati membri", spiega il professore.
"Inoltre, gli orizzonti di attuazione di 7 anni previsti dalle nuove regole si estendono oltre i tipici cicli politici", aggiunge Garicano. "È improbabile che la Commissione costringa un governo eletto con priorità diverse a metà del ciclo di sette anni ad attuare le politiche concordate dal suo predecessore", afferma l'ex europarlamentare.