“IL PD CREA PROBLEMI ALLA TENUTA DEL GOVERNO” – SALVINI (TANTO PER CAMBIARE) VA ALL’ASSALTO DEI DEM SUL TEMA DEI LICENZIAMENTI - DRAGHI DIFENDE LO STOP ALLA PROROGA DEL BLOCCO: “È UN PASSO AVANTI”. MA E’ SCONTRO CON I SINDACATI. ANCHE I VESCOVI IN CAMPO. LA CEI TEME PER LE TUTELE. CONFINDUSTRIA SE LA PRENDE CON ORLANDO DIFESO DAL MINISTRO PENTASTELLATO PATUANELLI...

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Enrico Marro per il "Corriere della Sera"

 

Mario Draghi cerca di archiviare lo scontro sul blocco dei licenziamenti. «Abbiamo fatto un passo avanti, spero che sindacati e imprese si ritrovino nella mediazione».

matteo salvini

Ma, a giudicare dalle reazioni di Cgil, Cisl e Uil, i sindacati sono insoddisfatti della mezza marcia indietro cui è stato costretto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che, all' ultimo momento, giovedì scorso, era riuscito a inserire nel decreto legge Sostegni bis una miniproroga del blocco dei licenziamenti dal 30 giugno al 28 agosto.

 

Ora, dopo le proteste della Confindustria - che ieri con il vicepresidente Stirpe ha ribadito che «il ministero non fa l' arbitro ma indossa una casacca» - la norma, per volontà dello stesso Draghi, è stata tolta. E Salvini attacca: «Il Pd sta creando dei problemi alla tenuta del Governo».

 

MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO

Come spiega il presidente del Consiglio, «dal primo luglio non c' è più il divieto assoluto di licenziare», che secondo la norma Orlando avrebbe riguardato le aziende che avessero chiesto altra cassa integrazione Covid. Adesso le aziende manifatturiere e dell' edilizia, cioè quelle che hanno accesso alla cassa ordinaria e straordinaria, potranno, come già stabilito prima, licenziare dal giorno dopo la fine del blocco (30 giugno, mentre per le aziende piccole e del terziario, che hanno accesso solo alla cig in deroga e al Fis, il blocco dura fino al 31 ottobre).

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO

 

«Ma c' è un forte incentivo a non farlo», spiega Draghi, perché è rimasta quella parte della norma che elimina fino alla fine dell' anno i contributi aggiuntivi per le aziende che ricorreranno alla cassa ordinaria e straordinaria. Così le imprese in difficoltà potranno mantenere i lavoratori in cassa senza costi, purché ovviamente non licenzino. Una mediazione che ha rallentato l' iter del decreto (firmato ieri dal presidente Mattarella) e nella quale non si ritrovano i sindacati, che accusano il governo di dare troppo ascolto a Confindustria.

 

LANDINI DRAGHI 9

E anche la Cei è preoccupata e chiede che «non si chiuda l' ombrello» di protezione. Il leader della Cgil, Maurizio Landini, dice che la partita continua in Parlamento (significativo che ieri il ministro Patuanelli dei 5 Stelle si sia schierato a difesa di Orlando) e nella mobilitazione dei lavoratori (Usb ha già proclamato uno sciopero generale di 8 ore articolato a livello provinciale). Il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, ricorda che, secondo le analisi della Banca d' Italia, «ci sono 577 mila posti a rischio».

ENRICO LETTA MATTEO SALVINI
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