“PERCHÉ LA MELONI HA ACCOLTO CHICO FORTI?” – SE LO CHIEDE CORRADO AUGIAS, CHE DÀ UNA RISPOSTA MALIZIOSA: “ABBIAMO CREATO UN PRECEDENTE: I CITTADINI ITALIANI PRIGIONIERI, RITENUTI COLPEVOLI IN UN PAESE STRANIERO E POI RIMANDATI IN ITALIA A SCONTARE IL RESIDUO DELLA PENA, VENGONO ACCOLTI ALL'AEROPORTO DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO” – SORGI: “ERA PROPRIO NECESSARIO? TANTO PIÙ CHE NON CERTO DI UNA LIBERAZIONE SI TRATTA..."
-
1. LEI HA CAPITO PERCHÉ CHICO FORTI È STATO ACCOLTO DALLA MELONI?
Trascrizione dell’intervento di Corrado Augias a “In altre parole” – La7
Augias: Lei ha capito perché quel prigioniero che stava in America, a Miami, ed è arrivato in Italia, Chico, è stato accolto dalla Presidente del Consiglio?
Gramellini: Ma no... è una storia senza precedenti. Ma noi ci auguriamo che quando speriamo presto, anche Ilaria Salis tornerà in Italia, la Meloni andrà ad accogliere anche Ilaria Salis. Penso.
Corrado Augias: No perché quello transita per l'aeroporto e va in prigione in Italia.
Gramellini: Diciamo che di solito i Primi ministri vanno ad accogliere gli ostaggi liberati.
Augias: Allora non ha capito bene.
Gramellini: No, però spero che appunto se ci saranno altri casi come questo vorrà dire che si è stabilita una nuova linea.
Augias: Noi abbiamo fondato un precedente, questo è il punto. Gli italiani e i cittadini italiani tenuti prigionieri, ritenuti colpevoli in un paese straniero e poi rimandati in Italia a scontare il residuo della pena, vengono accolti all'aeroporto dal Presidente del Consiglio.
Gramellini: Io quando invece arrivo all'aeroporto non trovo manco la valigia...
2. IL TACCUINO QUEL TROFEO IRRESISTIBILE PER CHI GOVERNA
Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”
Eva bene che si tratta del caso umanitario di un detenuto in Usa per un terzo della sua vita dopo un processo e una sentenza che hanno sempre sollevato dubbi. Ma era proprio necessario che la premier Meloni si recasse ad accoglierlo solennemente all'aeroporto, vantando, come già aveva fatto il primo marzo, all'atto della decisione delle autorità americane, il proprio merito per il trasferimento?
Tanto più che non certo di una liberazione si tratta, com'era avvenuto per Patrick Zaki, ma di un accordo che prevede che Forti venga a scontare la sua pena in Italia. Dove potrà, certo, avvalersi dei benefici della legge carceraria, e magari a un certo punto godere del regime di semilibertà. Ma non subito e solo al verificarsi delle condizioni richieste, a meno di non voler fare una figuraccia con la magistratura d'Oltreoceano.
Quella di presentarsi a Ciampino a mostrare il frutto della propria attività diplomatica […] è un richiamo irresistibile per chiunque sia al governo. E non a caso Zaki, […] a luglio '23 preferì pagarsi di tasca sua il biglietto e farsi accogliere dai professori e dagli studenti dell'università di Bologna, piuttosto che diventare un trofeo […]
Come una preda appena catturata, nel gennaio 2019, fu invece condotto da Salvini e Di Maio [era Bonafede, ndR] […] il terrorista Cesare Battisti […]. La scena di Battisti che scendeva dall'aereo fu tutt'altro che umanitaria e già allora ne nacquero delle polemiche.
Formale […] ma anche per lui […] inevitabile in campagna elettorale, fu l'accoglienza di Monti […] ai due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone […], ai quali era stato concesso di venire in Italia per votare. A dimostrazione che nessuno resiste a un'esibizione del genere. Sebbene non sia provato che porti voti.