“LA POSIZIONE DI CAFIERO DE RAHO APPARE INCOMPATIBILE” – IL CENTRODESTRA VA ALL’ATTACCO DELL’EX MAGISTRATO, ORA DEPUTATO DEL M5S E VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA, SUL PRESUNTO DOSSIERAGGIO: ALL’EPOCA DEGLI ACCESSI ILLEGALI DE RAHO ERA NUMERO UNO DELLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA, ALLA CUI BANCA DATI ACCEDEVA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PASQUALE STRIANO – LA LEGA PRONTA A CHIEDERE UN RISARCIMENTO DANNI – I NUOVI NOMI DEGLI SPIATI DEL DOSSIERGATE: CALTAGIRONE, COLAO, APONTE, ONORATO, VELARDI…
-Estratto dell’articolo di Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”
La Commissione antimafia ascolterà domani alle 16.30 il procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo; giovedì, alle 10, sarà la volta del procuratore di Perugia, Raffaele Cantone.
L’hanno chiesto loro […], visto che entrambi sono alle prese con l’inquietante vicenda degli oltre 800 accessi non autorizzati, tra il 2019 e il 2023, alla banca dati della Dna e attribuiti a Pasquale Striano, tenente della Guardia di finanza.
Cantone ha aperto l’inchiesta e decine di politici (da Crosetto a Renzi), imprenditori, sportivi e vip (da Ronaldo a Fedez) hanno scoperto così di essere stati spiati.
Ogni giorno saltano fuori nomi nuovi, tra gli altri: Francesco Gaetano Caltagirone, Vittorio Colao, gli armatori Aponte e Onorato, il figlio di Licio Gelli Maurizio, i sindaci Luigi Brugnaro e Roberto Lagalla, il ministro Adolfo Urso, Claudio Velardi, Claudio Durigon, Lorenzo Cesa, Marco Carrai e Alberto Bianchi, Matteo Salvini e Francesca Verdini, Susanna Ceccardi (Lega) e Federico Fornaro (Pd).
Intanto è la Procura di Roma a occuparsi di «presunte attività illecite […] poste in essere» dal presidente della Figc Gabriele Gravina. Sulle audizioni all’Antimafia, però, è polemica.
Visto che all’epoca degli accessi illegali il numero uno della Dna era Federico Cafiero De Raho — oggi deputato M5S e vicepresidente della commissione — ecco che ieri FI con Maurizio Gasparri e Mauro D’Attis ha chiesto di escludere l’ex magistrato dalle sedute di domani e giovedì: «La posizione di Cafiero De Raho appare incompatibile».
Replica il M5S, con Roberto Scarpinato: «Nessuno sfrutti questa vicenda per tentare di infangare persone o istituzioni». La Lega è pronta «a chiedere un risarcimento danni». Matteo Salvini, tra gli «spiati», attacca: «Qui c’è evidentemente un sistema che aveva come avversario da abbattere la Lega e il centrodestra. Nessuno ora pensi di insabbiare lo scandalo-spioni. Chi sono i mandanti?».
Dall’opposizione chiede chiarezza anche il leader M5S Giuseppe Conte. «La magistratura vada fino in fondo. Tra le vittime anche i miei affetti più cari». Tra le ipotesi vagliate dalla Procura di Perugia ci sarebbe in effetti quella di un mandante, ma finora senza riscontri. Sono indagate 14 persone tra cui, oltre a Striano, il sostituto antimafia Antonio Laudati (per concorso). Già sentito Giovanni Russo, il capo del Dap, ex coordinatore del Servizio di contrasto patrimoniale, nel cui ambito c’era l’ufficio Segnalazioni di operazioni sospette a cui attingeva Striano. L’interrogatorio di Laudati è stato rinviato su sua richiesta. Ma il legale annuncia: «Intende rispondere».