“POTREBBE ESSERCI QUALCUNO CHE INVECE DI METTERE PRIMA GLI ITALIANI HA MESSO PRIMA PUTIN” – LUIGINO DI MAIO STRAPPA LA POCHETTE A CONTE: “HO LITIGATO CON LUI NEL MOMENTO IN CUI HA INIZIATO A FLIRTARE CON PUTIN". IN REALTÀ GIÀ AVEVA FLIRTATO GIÀ PRIMA, MA AL "PATRICK SWAYZE DI POMIGLIANO" ANDAVA BENISSIMO: QUANDO VENNE PUTIN A ROMA, CORSE A FARSI FOTOGRAFARE CON "MAD VLAD" - "QUANDO ERAVAMO AL GOVERNO INSIEME, LA LEGA PROPOSE…”
-
Ad Agorà, il programma condotto da Monica Giandotti su Rai 3, ecco salire in cattedra l'ex grillino Luigi Di Maio, leader di Impegno Civico, ovvero candidato del Pd in collegio blindato. Già, come si cambia... E Giggino, impomatato e incravattato come al solito, ne ha per tutti. Si parte da Carlo Calenda, che recentemente gli aveva dato per l'ennesima volta del "bibitaro".
"A Calenda dico di vergognarsi di come disprezza chi fa lavori umili per denigrare me. Il caffè sospeso lo lascio a lui, magari ai Quartieri Spagnoli, perché possa uscire dalla sua bolla social e capire i sacrifici delle persone", spara ad alzo zero.
Dunque, ecco che il ministro degli Esteri mette nel mirino il centrodestra: "Non c'è una vera coalizione, non c'è accordo su nulla. È preoccupante anche perché hanno già fatto 160 miliardi di proposte, cosa che sfascerebbe il bilancio dello stato e intaccherebbe i risparmi degli italiani".
Dunque, l'atlantismo: "Caro materie prime, caro alimentare, caro energia, inflazione: ovunque si vada nel Paese gli italiani vogliono soluzioni per questi temi, e dipendono tutti da una sola persona, Putin. Per questo chiediamo la commissione d'inchiesta".
Ma è contro Giuseppe Conte, leader del M5s che ha abbandonato, che Di Maio, probabilmente sgancia la bomba più potente: "Ho litigato con Conte nel momento in cui ha iniziato a flirtare con Putin. Avevamo avvertito che far cadere il governo nel momento peggiore della crisi avrebbe comportato conseguenze importanti, non siamo stati ascoltati".
E ancora, aggiunge sibillino: "Potrebbe esserci qualcuno che invece di mettere prima gli italiani ha messo prima Putin. Quando eravamo al governo insieme, la Lega propose una norma per consentire finanziamenti esteri ai partiti. Io mi opposi", conclude Luigi Di Maio.