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Donald Trump senza freni davanti ai sostenitori che hanno sganciato 40mila dollari a testa per un pranzo a Mar-a-Lago durante il quale il tycoon ha, come al solito, esondato. Prima si è paragonato ad Al Capone, poi ha accusato i democratici di “gestire l’amministrazione come la Gestapo” e infine ha parlato del procuratore Jack Smith bollandolo come un "fottuto stronzo". Non solo: il puzzone ha preso in giro anche il procuratore distrettuale della contea di Fulton, Fani Willis, definendola "una vera bellezza" e ha scherzato dicendo che sua nuora Lara non avrebbe sposato suo figlio Eric se avesse saputo che il futuro suocero rischiava la prigione.
Circa 400 donatori erano presenti al pranzo nella tenuta in Florida, dove Trump è tornato venerdì sera dopo la prima settimana di processo a New York.
Nel suo discorso di 90 minuti si è detto sorpreso per essere il primo ex presidente incriminato penalmente e ha attribuito la sconfitta nel 2020 ai democratici che “hanno truccato e rubato quelle elezioni. Non permetteremo che ciò accada di nuovo”.
Dopodiché ha smentito coloro che pensano non ci sia nessuno pronto a essere il suo vicepresidente: «È divertente quando ascolto le notizie false, dicono tutti: “Beh, sai, avrà difficoltà a coinvolgere persone nella sua amministrazione perché è molto duro e non sono sicuro che riesca a convincere qualcuno a diventare il suo vice. Ci sono 50 persone che mi chiamano, implorandomi e dicendomi: “Mi taglierò il braccio destro, signore. Per favore, voglio essere il vicepresidente”. Questi sono politici ambiziosi».
L’ex presidente ha dovuto sganciare circa 500 milioni di dollari negli ultimi due anni tra multe, sentenze e spese legali. Secondo i dati del mese scorso in mano a Reuters, la raccolta fondi di Trump è inferiore a quella di Joe Biden di oltre 30 milioni di dollari.
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