“LA PUGLIA E’ LA STALINGRADO D’ITALIA. LA DESTRA DEVE SPUTARE SANGUE. DA QUI NON PASSERANNO” – IL GOVERNATORE EMILIANO SBROCCA E LETTA INVECE DI SOMMINISTRARGLI UNA DAMIGIANA DI BROMURO LO APPLAUDE E LO ABBRACCIA – LA MELONI INFILZA ENRICHETTO NEL CONFRONTO: “DA EMILIANO HO SENTITO PAROLE SCANDALOSE, E LETTA NON HA VOLUTO PRENDERE LE DISTANZE”- FAZZOLARI (FRATELLI D’ITALIA) RINCARA: “USANO ESPRESSIONI DEGNE DEI PEGGIORI CENTRI SOCIALI E DEGLI ESTREMISTI CHE INNEGGIANO ALLE BR”
-Antonio Rapisarda per “Libero quotidiano”
Ciò che leggerete Michele Emiliano nerboruto governatore pugliese targato Pd lo ha pronunciato «con orgoglio» domenica in un comizio in terra di Bari. La Puglia? «In questo momento è come Stalingrado» (chissà come saranno felici della notizia i pacifici pugliesi). Il centrodestra? «Da qui non passeranno», ha tuonato come se ci trovassimo in piena guerra civile spagnola, «qualunque cosa dovesse succedere».
Ad esempio una vittoria di FdI, Lega e Forza Italia in libere elezioni? A quanto pare sì.
Ed ecco la ciliegina sulla torta dell'Emiliano di Puglia: «Sputeranno sangue» si è rivolto così l'ex magistrato, per ben due volte, alle donne e agli uomini del centrodestra «per riuscire a cambiare quello che noi siamo riusciti a realizzare». A questo punto Enrico Letta, che gli sedeva accanto, si è alzato. Per dirgli: «Michele, va bene il comizio, ma stai un po' esagerando»? Macché! Per applaudirlo e abbracciarlo calorosamente.
SPROLOQUI
Davanti a una rassegna di sproloqui, minacce e "promesse" del genere Giorgia Meloni è rimasta di stucco: «Cosa intendono Emiliano e Letta?», si è chiesta a caldo. «Inviteranno i loro militanti alla sovversione delle istituzioni? La campagna d'odio portata avanti dalla sinistra sta raggiungendo livelli mai visti prima». Concetto ribadito ieri da Giorgia durante il faccia a faccia con il leader del Pd: «Da Emiliano ho sentito parole scandalose, e Letta ha applaudito». Sono trascorse 24 ore e il dem «non ha voluto prendere le distanze...». Già: Letta, interpellato sul punto, ha preferito glissare.
Eppure si tratta di un'asticella verbale che si sta alzando in contemporanea alle aggressioni di cui sono fatti oggetto i militanti di FdI e della Lega e alle minacce delle nuove Br proprio alla Meloni rispetto a cui nessun esponente del campo largo ha trovato un minuto per esprimere ferma condanna.
Un'inclinazione pericolosa, denunciata da diversi esponenti meloniani. Per Giovanbattista Fazzolari, braccio destro della leader, Emiliano conferma «la deriva estremista del Pd e di Letta che ormai da tempo usano espressioni degne dei peggiori centri sociali e degli estremisti che inneggiano alle Br».
Indignati pure i due big pugliesi Raffaele Fitto e Marcello Gemmato: «Sputare sangue è un'espressione violenta. Non ci meravigliamo che queste parole le abbia utilizzate proprio Emiliano, che ci ha abituati al suo linguaggio volgare nei confronti degli avversari». Se è indicativa, poi, la mancata disapprovazione della platea («Sono preoccupato per la frase», ha sottolineato il responsabile organizzazione Giovanni Donzelli, «e per l'abbraccio ricevuto dalla platea di Taranto»), è il capogruppo al Senato Luca Ciriani ad indicare come aggravante il fatto che tali parole siano arrivate «da un ex magistrato, dal quale ci si aspetterebbe un atteggiamento più consapevole dei rischi che affermazioni d'odio potrebbero avere».
Colto in fallo Michele Emiliano si è arrampicato sul dizionario: «Sputare sangue è una locuzione verbale che il "De Mauro" correttamente contestualizza in "impegnarsi e affaticarsi molto in qualcosa".
Esattamente ciò che la destra in Puglia da anni prova a fare per vincere le elezioni, finora senza riuscirci». Insomma, per Emiliano i riferimenti bellici all'assedio di Stalingrado, alla guerra in Spagna e a «sputare sangue» rivolti agli avversari erano solo un gentilissimo invito istituzionale ai militanti di sinistra a rispettare il risultato delle urne.
Peccato per lui che a non "contestualizzare" (tradotto: a non bersela) non sono stati solo gli esponenti di centrodestra ma anche una donna di sinistra nonché sua conterranea come il viceministro Teresa Bellanova: «Augurare ad un proprio avversario di "sputare sangue" è inaccettabile». Segue la tirata d'orecchio dell'esponente di Italia Viva: «Ad Emiliano chiedo di abbassare i toni».