“QUANTO SUCCESSO CON MACRON NON COMPROMETTE I MIEI RAPPORTI, MA QUANDO C’È QUALCOSA CHE NON VA DEVO DIRLO” – GIORGIA MELONI IN CONFERENZA STAMPA PROVA A MINIMIZZARE LO SCAZZO DIPLOMATICO CON LA FRANCIA: “IL TEMA NON È ‘GELO’, MA CHE L’ITALIA È UNA NAZIONE ABBASTANZA CENTRALE DA DOVER DIRE QUANDO NON È D’ACCORDO” – “ZELENSKY TIENE ALLA NOSTRA PRESENZA A KIEV E MI HA NUOVAMENTE INVITATO, INVIEREMO I SAMP/T IN JOINT VENTURE CON PARIGI” – VIDEO

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Da www.ansa.it

 

giorgia meloni conferenza stampa dopo il consiglio europeo 10 febbraio 2023 1

La presidente del consiglio Giorgia Meloni parla dopo il vertice europeo di ieri a cui ha preso parte anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "La posizione dell'Italia è estremamente chiara e coerente sull'Ucraina con un impegno a 360 gradi che riguarda il fronte finanziario, militare e civile e a Zelensky con cui ho parlato ho ribadito questo", ha detto Meloni.

 

"Zelensky tiene alla nostra presenza a Kiev e mi ha nuovamente invitato, stiamo vedendo come organizzare", la visita, ha aggiunto la presidente del Consiglio. Meloni ha confermato l'invio dell'Italia con la Francia del sistema Samp-T a Kiev: "Assolutamente sì, siamo da tempo impegnati in joint venture" con Parigi "su una materia molto importante per l'Ucraina. Credo che si stia procedendo speditamente e nei prossimi giorni saremo in grado di annunciarlo definitivamente".

 

volodymyr zelensky giorgia meloni

"L'Ue ritiene di restare al fianco di Kiev con tutti gli strumenti necessari. Ieri a Volodymyr Zelensky ho ribadito la nostra piena disponibilità, ma era importante che al di là degli stati lo facesse il Consiglio europeo nel suo complesso", ha evidenziato la premier.

 

Ieri dall'Europa si è data "un'immagine di compattezza e credo che sia un segnale molto importante, chiaramente dentro al Consiglio Ue e nelle conclusioni c'è la conferma del pieno sostegno alla causa della sovranità e della libertà. Abbiamo ribadito che l'Ue rimarrà al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario".

giorgia meloni conferenza stampa dopo il consiglio europeo 10 febbraio 2023 3

 

"Sono molto contenta dei risultati ottenuti dall'Italia in questo Consiglio europeo, sono soddisfatta di importantissimi passi avanti fatto su alcune materie particolarmente delicate", ha detto Meloni. Il documento prodotto dal vertice Ue "è una grande vittoria per l'Italia, mi ritengo estremamente soddisfatta", ha rimarcato.

 

GLI AIUTI DI STATO

"La proposta italiana" per il vertice europeo "era quella della possibilità di una flessibilità sui fondi esistenti", ha spiegato Meloni. "L'altra cosa che abbiamo chiesto è che nella futura discussione sul Patto di stabilità si tenesse conto del fatto se i cofinanziamenti nazionali messi in campo impattano sul rapporto deficit/Pil. Siamo riusciti a inserire questo elemento: nella riforma del Patto si tenga conto delle decisioni prese" sugli aiuti di Stato. "La posizione italiana sulla materia economica è pienamente entrata nelle conclusioni del vertice", ha aggiunto.

 

emmanuel macron giorgia meloni xavier bettel roberta metsola

"Abbiamo chiesto che la Commissione faccia una proposta sul fondo sovrano europeo, che vada nella direzione delle esigenze strategiche europee", ha proseguito Meloni. "Si tratta di dare una soluzione europea a un problema europeo", ha detto ricordando che c'è "una discussione aperta sull'allentamento degli aiuti di Stato, in particolare la richiesta da nazioni che hanno spazio fiscale".

 

Chiedere più flessibilità non significa "che prendiamo i fondi di coesione e li mandiamo da un'altra parte, in altre Regioni. Il punto è capire se si possa costruire uno spazio fiscale che ci consente di concentrare risorse su priorità che oggi abbiamo, segnatamente la competitività delle imprese", ha spiegato poi Meloni.

 

I MIGRANTI

volodymyr zelensky giorgia meloni

"Sono molto soddisfatta sul tema dei migranti. Ieri si è stabilito un principio, si cambia approccio, che è molto diverso da quello degli ultimi anni. L'approccio messo nero su bianco parte da una frase che mai si era riusciti a mettere: 'l'immigrazione è un problema Ue e ha bisogno di una risposta Ue'".

 

"Prima di ragionare sui movimenti secondari dobbiamo lavorare insieme sui movimenti primari, per combattere il traffico di esseri umani e frenare gli ingressi illegali. Noi vogliamo che l'Ue si attivi nel suo lavoro sull'Africa, che ora sta facendo l'Italia: immaginiamo una cooperazione rafforzata con i paesi di partenza e transito dell'immigrazione per combattere anche i traffici illegali e consentendo alle persone di entrare in modo legale con flussi ben regolati", ha detto Meloni.

giorgia meloni incontra volodymyr zelensky a bruxelles 2

 

Nelle conclusioni "c'è il rapporto con chi è impegnato nelle attività di salvataggio. Questo tema è nelle conclusioni ed è abbastanza una novità, e che ne se discuta nell'ottica di regolamentare il funzionamento di queste attività", ha detto la premier spiegando che nel documento europeo è specificato anche come "non si possa trattare il tema dei movimenti secondari senza affrontare quello dei movimenti primari".

 

IL RAPPORTO CON MACRON

"Confesso che trovo alcune letture italiane un po' provinciali. Il tema non è 'gelo', 'problemi', il tema è che l'Italia è una nazione abbastanza centrale in Ue da dover dire quando su qualcosa non è d'accordo rispetto al passato in cui per noi era sufficiente stare in una foto e questo bastava a descrivere la nostra centralità", ha detto Meloni rispondendo ad un domanda sul botta e risposta con Macron sull'invito di Zelensky a Parigi. Quanto successo "non compromette i miei rapporti, ma quando c'è qualcosa che non va devo dirlo", ha ribadito Meloni.

mateusz morawiecki giorgia meloni petr fiala

 

"Non è facile per nessuno di noi gestire la questione Ucraina con l'opinione pubblica, quello che noi facciamo lo facciamo perché è giusto ma forse non è la cosa migliore sul piano del consenso. Quello che era giusto era la foto dei 27 con Zelensky, anticipare la compattezza con una riunione a Parigi era politicamente sbagliato. Il tema non era stare nella fotografia e io non ho condiviso" la scelta, ha spiegato la presidente del Consiglio. "Credo che ieri non andasse indebolita la forza dell'immagine di unità dei 27 a Bruxelles. A Parigi" con Zelensy "c'erano due presidenti, e non gli altri 25".

 

"Rispetto a chi pensava che la politica estera italiana era solo farsi dare la pacca sulla spalla e non considerare gli interessi italiani, ecco io credo che gli interessi dell'Italia siano più rilevanti", ha evidenziato.

 

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"Rispetto a chi pensava che la politica estera italiana era solo farsi dare la pacca sulla spalla e non considerare gli interessi italiani, ecco io credo che gli interessi dell'Italia siano più rilevanti".

 

"Chi pensa ad una Ue di serie A e serie B, chi pensa che l'Europa debba essere un club in cui c'è chi conta di più e di meno, sbaglia. Secondo me quando si dice che l'Ue ha una prima classe e una terza classe, vale la pena ricordarsi del Titanic. Se una nave affonda non conta quanto hai pagato il biglietto", ha proseguito Meloni.

 

VISEGRAD

"Si dice che Meloni ha scelto Visegrad perché non era nella foto con gli altri. Ma è normale che abbia visto i premier del nostro partito, come Fiala e Morawiecki", ha affermato la presidente del Consiglio.

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giorgia meloni olaf scholz
giorgia meloni arriva a bruxelles
giorgia meloni incontra volodymyr zelensky a bruxelles 4
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