“QUEI BURATTINI SQUALLIDI VOLEVANO DOTARSI NUOVAMENTE DI ARMI NUCLEARI” – IL VICESEGRETARIO DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA RUSSO, DMITRY MEDVEDEV, RISCRIVE LA STORIA PER GIUSTIFICARE L’INVASIONE DELL’UCRAINA: “I LEADER UCRAINI VOLEVANO RIPRENDERE IL PROGRAMMA NUCLEARE, E HANNO DETTO CHE LO AVREBBERO USATO CONTRO DI NOI”

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DMITRY MEDVEDEV

(ANSA) - La decisione della Russia di organizzare un'operazione militare speciale è stata in gran parte influenzata dalle minacce di Kiev di riprendere il suo programma nucleare, ha scritto oggi il vicesegretario del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev sulla sua pagina VKontakte, come riporta la Tass.

 

Medvedev ha dichiarato che il regime di Kiev "è profondamente in lutto per la decisione presa in base al Memorandum di Budapest del 1994 di ritirare l'arsenale nucleare ereditato dall'Urss situato sul loro territorio".

 

"E inoltre i leader ucraini hanno detto che lo avrebbero usato contro di noi e contro i loro cittadini con grande piacere", ha aggiunto Medvedev. "Cosa che hanno lasciato intendere in modo inequivocabile, minacciando di riprendere il programma nucleare che ha causato in gran parte l'operazione militare speciale", ha scritto.

 

medvedev e il suo fucile

"Una delle ragioni" dell'avvio dell'operazione militare speciale russa in Ucraina, ha spiegato Medvedev, sono state le aspirazioni dei "burattini squallidi" al potere a Kiev di dotarsi nuovamente di armi nucleari, alle quali aveva rinunciato con l'accordo di Budapest del 1994. Una decisione, quella, rimpianta "con amarezza" dai vari presidenti ucraini, "dal defunto Kravchuk all'attuale malfattore drogato", cioè Zelensky.

il patriarca kirill e dmitry medvedev
vladimir putin con il fedele dmitry medvedev
il faccione di putin nei palazzi di mosca
DMITRY MEDVEDEV