“RE CARLO E BORIS JOHNSON HANNO RISCHIATO LA RISSA” – ALTRO CHE DIVERGENZE DI OPINIONI: IL RE E L’EX PREMIER SE LE SONO DETTE DI SANTA RAGIONE DURANTE IL VERTICE DEL COMMONWEALTH IN RUANDA – IL SOVRANO AVEVA DEFINITO “SPAVENTOSO” IL PIANO PER DEPORTARE IN RUANDA GLI IMMIGRATI ILLEGALI. E “BORIA” SI ERA INCAZZATO, RINFACCIANDO ALL’ALLORA PRINCIPE DI ESSERE UN REALE NON ELETTO CHE CRITICAVA UN GOVERNO DEMOCRATICO – PARE CHE TRA I DUE NON CORRESSE BUON SANGUE DA QUANDO…
-Estratto dell'articolo di Luigi Ippolito per www.corriere.it
Boris e Carlo sfiorarono la rissa sulla questione dell’immigrazione. Il robusto scontro avvenne l’anno scorso al vertice del Commonwealth in Ruanda, quando Johnson era ancora premier e l’attuale re era ancora principe di Galles: secondo quanto raccontato ai giornali da Guto Harri, l’ex direttore della comunicazione di Downing Street, Boris «affrontò» fisicamente Carlo dopo che il principe aveva definito «spaventoso» il piano del governo britannico per deportare in Ruanda gli immigrati illegali .
L’incontro, che durò 15 minuti, fu «molto meno amichevole» di come era stato descritto all’epoca: Johnson «ci andò giù duro», rinfacciando al principe di essere un reale non eletto che criticava le azioni di un governo democratico. Carlo cercò di smorzare i toni, ma Boris ribatté che «se tu non hai detto quelle cose, allora i tuoi uomini potevano telefonare ai giornali e mettere tutto a tacere: il fatto che non è avvenuto dice tutto».
Secondo Guto Harri fra i due non correva buon sangue da anni, da quando Johnson, da sindaco di Londra, si era presentato in ritardo a un incontro col principe […]
Durante quell’incontro al vertice del Commonwealth, Johnson cercò anche di dissuadere l’allora principe di Galles dal pronunciare un discorso sulla schiavitù, nel timore che potesse aprire la strada a richieste di riparazioni: «Non parlerei di schiavitù – disse Boris a Carlo – o finirai per essere costretto a vendere il tuo ducato di Cornovaglia per pagare le riparazioni». Ma il principe ignorò l’avvertimento […]