1. “L’ALTRA PERSONA’ ERA GIORGIA MELONI” – BOCCIA TIENE PER LE PALLE PURE LA PREMIER: “MI RIFERIVO A LEI NEL MIO ULTIMO POST (‘CHI HA FATTO GOSSIP: IO, LUI O L’ALTRA?")
2. L’EX AMANTE DI GENNY, NEI COLLOQUI CON GLI AMICI, APRE LE VALVOLE: “LA MELONI GLI HA DETTATO LA LINEA PER ANDARE IN TV, GLI HA DETTO QUELLO CHE DOVEVA DIRE. E LUI HA MANDATO GIÙ LA LEZIONE A MEMORIA. POI CI È RIMASTO SECCO PERCHÉ, MENTRE SI PREPARAVA AL TG1, IO HO FATTO IL POST IN CUI RIVELAVO CHE MI AVEVA CHIAMATO LA SERA PRIMA: E LUI POI L'HA DOVUTO AMMETTERE IN TV. MINISTRO, TU SEI UN PAVIDO. TU CONTINUI A DIRE BUGIE SU BUGIE. COME TI MUOVI? SAI BENISSIMO QUELLO CHE IO HO IN MANO. QUINDI TI SMENTISCO”
3. “LA REPUBBLICA”: “BOCCIA È IN POSSESSO DI NUMEROSISSIMI FILE CHE CONTERREBBERO SIA CONFIDENZE INDIRETTE, SIA CONVERSAZIONI DIRETTE DI SANGIULIANO. ''CE NE STANNO DI COSE SOTTO''. MINIME O GRANDI CONFIDENZE. COME IL MINISTRO CHE RICAMA SULL’IGNORANZA (PRESUNTA) DI ALCUNI COLLEGHI. COME LUI CHE RIVELA GIOCOSAMENTE DI “DARE LEZIONI” DI STORIA ALLA PREMIER. O FRAMMENTI DI DIALOGHI PIÙ DENSI CON LA STESSA PRESIDENTE…”
Estratto dell’articolo di Conchita Sannino per “la Repubblica”
«C’è bisogno che spieghi a chi mi riferivo quando parlavo della “altra persona” nel mio ultimo post», domanda sorridendo. È quello in cui la ormai ex first-lady del ministero della Cultura, sui social, aveva scritto ieri mattina: «Ma chi ha davvero fatto il gossip: io, lui, o “l’altra persona” sfruttando un momento strategico per il Paese?» «Ecco, mi riferivo a Giorgia Meloni ». È il giorno di Maria Rosaria Boccia, lo aspettava, contava le ore. E va giù diretta, secca.
[…] lei […] è Davide contro Golia. Con una sola fionda: un clic. Un registratore, tante registrazioni. «Ma Sangiuliano – ragiona ieri, rivolta a fidatissimi amici – ma tu lo sai benissimo quello che io ho in mano. Che fai? Io ho il decreto della mia nomina, lui lo aveva fatto, ce l’ho, c’era la sua firma sopra (verosimilmente il pre-decreto, bloccato in Ministero, ndr ) ».
E ora nel bersaglio c’è Meloni. Perché? «Perché la presidente del Consiglio, nel corso della sua intervista in cui ha toccato l’argomento Sangiuliano, mi ha chiamato “una certa persona”, senza darmi la dignità di un nome, di un ruolo, di una autonomia di donna risponde - Le cose usciranno eh però. Ce ne sono».
[…] Parla la 41enne imprenditrice che da fine agosto tiene in scacco il governo e monopolizza il dibattito pubblico. Ecco la tesi, i ragionamenti e le parole che, lontano dalle telecamere, ha consegnato a pochissime persone fidate, tra Pompei e Scafati. Parole che Repubblica ha potuto cogliere e dettagliatamente verificare.
Dice: «Lui si è scusato con Meloni, con sua moglie. E con me? Con la mia famiglia?». È il giorno dell’emersione. Nelle stesse ore, Boccia rilascia un’intervista a La Stampa in cui dice: «Il ministro è sotto ricatto, io penso di sì». Da parte di chi? Chi sarebbero i ricattatori? «Mi riferisco ad alcune persone che ricattano il ministro per delle agevolazioni che hanno avuto». E poi: «In tv mi ha fatto sorridere».
E ancora: «Ho potuto ascoltare conversazioni del ministro, sì. Stavamo ore insieme. Capitava di sentire tante cose. Anche le conversazioni più varie, quando lui parlava con il governo».
[…]
«Relazione? Bisogna vedere come lo dimostra - arretra lei, quasi la disturbasse l’immagine - Un conto sono i cuoricini, giorno, notte. Altro è la parola relazione. La Meloni gli ha dettato la linea per andare in tv, gli ha detto quello che doveva dire. E lui ha mandato giù la lezione a memoria. Poi ci è rimasto secco perché, mentre si preparava al Tg1, io ho fatto il post in cui rivelavo che mi aveva chiamato la sera prima: e lui poi lo ha dovuto ammettere in tv. Ma dico io, benedetto ministro: ma tu sei un pavido. Tu continui a dire bugie su bugie. Come ti muovi? Sai benissimo quello che io ho in mano. Quindi ti smentisco», racconta di nuovo agli amici cari.
«Col ministro abbiamo passato giornate intere». Sull’auto blu? «Sì, e anche per lunghi tratti». E ancora, sempre agli amici: «Lui mi aveva detto che non viveva più con la moglie.
Da un po’. La moglie andava con lui solo se c’era la Rai a riprenderli. Ma io quand’era diventato così il mio matrimonio, ho avuto le p... di divorziare. Per dignità. Ma a questo governo non andava bene, no, vogliono altre narrazioni».
[…] Boccia è in possesso di numerosissimi file che conterrebbero sia confidenze indirette, sia conversazioni dirette di Sangiuliano. «Ce ne stanno di cose sotto». Minime o grandi confidenze. Come il ministro che ricama sull’ignoranza (presunta) di alcuni colleghi. Come lui che rivela giocosamente di “dare lezioni” di storia alla premier.
O frammenti di dialoghi più densi con suoi colleghi dell’esecutivo e con la stessa presidente, o la sua famiglia. «Mi hanno chiamato da tutto il mondo - sorride con gli amici - Il Tg5, il Tg4, la Fagnani, la Berlinguer, i quotidiani italiani e alcuni stranieri ». È l’ora della sua verità. Del suo volto in chiaro. Basta oscuro web. Ci sono qui io. Fate i conti con la mia fionda.