“SALVINI È NEL MARASMA PIÙ COMPLETO. TUTTO QUEL CHE TOCCA DIVENTA NON ORO MA PIOMBO, O QUALCHE MATERIALE VILE A VOSTRA SCELTA” - ALDO CAZZULLO MARAMALDEGGIA SUL LEGHISTA: “POTEVA METTERSI AL CENTRO, RIVENDICARE L’EREDITÀ DI BERLUSCONI, FARE SQUADRA CON I SUOI MIGLIORI AMMINISTRATORI, A COMINCIARE DA ZAIA; INVECE SI È MESSO A FARE CONCORRENZA ALLA MELONI DA DESTRA, ANDANDO IN TOURNÉE CON VANNACCI. LE TROVATE DEL GENERALE POSSONO FUNZIONARE IN IITALIA, DOVE LA DESTRA HA PROFONDE RADICI REAZIONARIE MA L’ESTREMA DESTRA NON HA LE CARTE IN REGOLA PER GOVERNARE I GRANDI PAESI EUROPEI. MEGLIO COSÌ”

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Dal “Corriere della Sera”

 

ALDO CAZZULLO

Caro Aldo, del sorprendente risultato del ballottaggio in Francia, che ha capovolto le previsioni della vigilia, colpisce un aspetto marginale, l’ennesimo flop di Salvini, ormai abituato a puntare sul cavallo perdente, sia cercando in Europa le alleanze anti-Europa, sia cavalcando i temi più improbabili e divisivi (ultima, la proposta di togliere l’obbligatorietà dei vaccini).

Alberto Composta

 

Sull’analisi delle elezioni francesi sono del parere che la scelta del presidente Macron sia da considerare quella giusta. Adesso vedremo quello che succederà per la formazione del governo, ma dubito che Mélenchon possa formare il governo. Un confronto con l’Italia appare azzardato...

Giovanni Attinà

 

matteo salvini e marine le pen a bruxelles dopo le europee 2024

Preso atto che la destra lepenista non ha ottenuto ciò che si aspettava, ci saranno cambiamenti nella politica italiana?

Marco Bezzi

 

Risposta di Aldo Cazzullo

Cari lettori, la Francia è il Paese al mondo la cui storia è più intrecciata alla nostra, e lo stesso vale per l’economia, per quanto nel nostro Paese sia cresciuto in questi anni un sentimento antifrancese per certi versi inspiegabile. Sarkozy era stato accolto come un eroe; poi siccome non era un grande ammiratore di Berlusconi è stato condannato alla damnatio memoriae . Hollande è stato preso in giro; e ora ritorna. Di Macron si è scritto che fosse un mentecatto; adesso si è visto che non era proprio così.

 

ABASCAL MELONI

Marine Le Pen è stata ancora una volta sopravvalutata da politici che non conoscono la Francia, bensì la sua caricatura, e non sanno guardare molto oltre il proprio naso e i propri interessi. Matteo Salvini è ormai nel marasma più completo. Tutto quel che tocca diventa non oro ma piombo, o qualche materiale vile a vostra scelta.

 

Poteva mettersi al centro, rivendicare l’eredità di Berlusconi, fare squadra con i suoi migliori amministratori, a cominciare da Zaia; invece si è messo a fare concorrenza alla Meloni da destra, andando in tournée con Vannacci. Le trovate del generale, compresa la X di Decima da tracciare sulla scheda, possono funzionare in un Paese come l’Italia, dove la destra ha profonde radici reazionarie; ma non rappresentano il futuro di una democrazia occidentale.

 

salvini le pen

Pure Giorgia Meloni è in difficoltà. In tre giorni ha perso l’amico Rishi Sunak, l’amato Santiago Abascal e Marine Le Pen, che non ama ma comunque detesta meno di Macron. In Francia e in Germania non comanda ancora l’estrema destra; e forse non comanderà mai. Meglio ora venire a più miti consigli, votare le nomine europee con popolari, liberali e socialisti, e ottenere risultati concreti in patria su economia, lavoro, contenimento del debito, rilancio demografico; prima che il vento giri pure in Italia.

 

Non c’è in Europa tutta quella spinta a sinistra che la sinistra nostrana vede o crede di vedere. Il Nuovo Fronte Popolare de noantri porterebbe a una secca sconfitta. Però l’estrema destra non ha le carte in regola per governare i grandi Paesi europei. Meglio così.