“UNO SCHIAFFO AI VACCINATI” - L'AMNISTIA NO VAX DA PARTE DEL GOVERNO SCATENA LA PROTESTA DEI MEDICI (CAPOFILA BASSETTI NON CERTO ANTIPATIZZANTE NEI CONFRONTI DEL CENTRODESTRA) E DELL’OPPOSIZIONE CHE PARLA DI REVISIONISMO - IL REINTEGRO IN CORSIA DEI MEDICI NON IMMUNIZZATI PROVOCA L'IRA DEI COLLEGHI: "STIANO LONTANI DAI FRAGILI"- IL MONDO SCIENTIFICO SI MOSTRA FREDDO ANCHE SULLA SCELTA DI SOSPENDERE IL BOLLETTINO GIORNALIERO SUI DATI DELL'EPIDEMIA – INTANTO SI PENSA ALL'ABOLIZIONE DELL'ISOLAMENTO PER I POSITIVI ASINTOMATICI…
-Luca Monticelli per la Stampa
Il primo decreto del governo Meloni è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale, ma le nuove norme sul Covid continuano a suscitare polemiche sia nel mondo scientifico, sia a livello politico. Il centrodestra tira dritto in nome della «discontinuità» e lavora a un altro colpo di spugna: l'abolizione dell'isolamento per i positivi asintomatici potrebbe arrivare presto, è già sul tavolo del ministro della Salute Orazio Schillaci.
Attualmente, gli asintomatici che hanno contratto il virus per uscire di casa devono ottenere un test negativo dopo cinque giorni di quarantena.
Diversi parlamentari di Fratelli d'Italia e Lega sono pronti a depositare in Parlamento un pacchetto di emendamenti per sancire definitivamente il liberi tutti dal Covid.
Il decreto approvato venerdì scorso a Palazzo Chigi prevede il ritorno in servizio di 3.394 medici e 2.200 infermieri No Vax, e lo stop all'obbligo vaccinale per le professioni sanitarie. Nel testo del provvedimento, l'esecutivo spiega che la decisione è stata presa «tenuto conto dell'andamento della situazione epidemiologica e della diminuzione dell'incidenza dei casi di contagio», oltre che per far fronte «alla preoccupante carenza di personale».
L'Anaao Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri, chiede che i colleghi non vaccinati contro il Covid e reintegrati in corsia non vengano assegnati nei reparti con pazienti fragili e maggiormente a rischio. Il segretario della categoria, Pierino Di Silverio, lamenta che il decreto che abolisce l'obbligo vaccinale sia stato fatto «senza il coinvolgimento delle parti sociali e non risolve assolutamente il problema della carenza dei medici negli ospedali».
Meno critica la posizione della Fiaso, la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere italiane, che ricorda come l'obbligo vaccinale sarebbe comunque decaduto alla fine dell'anno e quindi è stato solo anticipato di due mesi, però auspica che i reintegri vengano valutati caso per caso rispetto all'assegnazione nei reparti, a tutela sia del medico sia dei pazienti.
L'Ordine dei medici chiama in causa le Regioni, perché sono loro a poter emanare disposizioni organizzative in questo ambito: «Riteniamo che tutti i medici debbano continuare a considerare la vaccinazione come una misura fondamentale e un presidio cruciale per combattere la pandemia», sottolinea il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli.
Il mondo scientifico si mostra freddo anche su un'altra scelta del governo, quella di sospendere il bollettino giornaliero sui dati dell'epidemia: «Impedirà il monitoraggio in tempo reale che permette di anticipare il comportamento del virus, mettendoci ancora una volta in condizione di svantaggio», sostiene Cesare Cislaghi dell'Associazione italiana di epidemiologia. Che aggiunge: «È ben curioso che a interrompere un percorso di trasparenza sia proprio chi chiedeva che fossero resi pubblici i verbali del Comitato tecnico scientifico.
Se il flusso dei dati non tornerà libero - aggiunge l'esperto - la gestione della pandemia potrebbe risentirne, e la fiducia nelle istituzioni ancora di più». Peraltro, il trend che emerge dai territori non sembra molto confortante. Il Veneto registra nelle ultime 24 ore un boom di contagi: 4.497 positivi e 11 vittime. In Toscana i nuovi positivi sono 2.253 e 12 i decessi.
L'opposizione va all'attacco. «C'è un approccio ideologico, una sorta di revisionismo rispetto ai No Vax, non si può riscrivere la storia», dice Mariastella Gelmini, vicesegretaria e portavoce di Azione. Intanto, al virologo Matteo Bassetti che denuncia lo «schiaffo in faccia ai vaccinati», risponde il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, deputato di Fratelli d'Italia: «Il governo ha parlato di approccio ideologico non in riferimento ai vaccini, ma alla gestione globale della pandemia che - rileva -, nonostante l'approccio "chiusurista", ci ha portato per molto tempo ad essere primi al mondo per mortalità e terzi per letalità. La discontinuità col passato sta nell'aver adottato un approccio più serio e scientifico».