“SE MANDIAMO VIA RIVERA POI CHI PARLA CON L’UNIONE EUROPEA?” - LEGA E FORZA ITALIA CONTRARI ALL’IDEA DI GIORGIA MELONI DI SILURARE IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA (ANCHE GIORGETTI LO DIFENDE) - L’ALTO BUROCRATE SI OCCUPA DI ECOFIN E G20, TESSE RAPPORTI E TRATTATIVE AI TAVOLI INTERNAZIONALI. STA IN EUROPA, LÀ DOVE SI DECIDONO I MARGINI DI AZIONE DELL'ITALIA, ZAVORRATA DAL DEBITO PUBBLICO - CHIUNQUE PRENDESSE IL SUO POSTO AVREBBE BISOGNO DI TEMPO PER ACQUISIRE PADRONANZA DEL RUOLO E, DOPO LE CRITICHE DI CROSETTO ALLA BCE, IL TIMORE È CHE LA SOSTITUZIONE RIDUCA I MARGINI DI AZIONE DELL’ITALIA, ANZICHÉ ALLARGARLI…

-


ALESSANDRO RIVERA

Estratto dell'articolo di Serenella Mattera per “la Repubblica”

 

[…] Non è solo, legittimo, spoils system governativo. È la presa del palazzo […] Alessandro Rivera […] è lui la pedina grossa che Giorgia Meloni pensa di muovere. I fedelissimi della premier […] vogliono lasciare scadere il suo mandato al 24 gennaio, termine ultimo dettato dalla legge. Indicare un nome di più stretta fiducia nello snodo cruciale per i conti pubblici. È naturale, dicono.

 

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

Ma non la pensano così ai piani alti di Lega e Forza Italia. I più avveduti hanno profondi dubbi che la nuova destra al potere, guardata ancora con sospetto dalle cancellerie alleate, possa permettersi di sostituire l'alto dirigente che da cinque anni tiene i rapporti del Tesoro con Ecofin e G20, proprio mentre la Bce alza i tassi e allenta il suo scudo sull'Italia.

 

I più sofferenti per il dominio meloniano[…] : «Vogliono prendersi tutto, incluso il controllo dell'Economia, isolare Giorgetti». Lui, Giancarlo Giorgetti, sulla vicenda finora non ha detto una parola. Anzi, si mostra infastidito dal tracimare del caso Rivera sui giornali. […]

 

berlusconi meloni salvini alle consultazioni

L'attuale direttore generale, in carica dal 2018 per volontà dei gialloverdi, non è certo un uomo di destra. Ma con il passare delle settimane il leghista ne avrebbe apprezzato la caratura da civil servant. E nutrito forti dubbi che sostituirlo sia la scelta giusta. Non perché sia insostituibile: Giorgetti va ripetendo che nessuno è insostituibile, neanche lui.

 

ALESSANDRO RIVERA

Ma il ruolo è cruciale, chiunque prendesse il posto di Rivera avrebbe bisogno di tempo per acquisire padronanza del ruolo. […] Ma qual è il problema, a sostituire Rivera? Il problema è che il direttore generale del Tesoro si occupa di Ecofin e G20. Tesse rapporti e trattative ai tavoli internazionali. Sta in Europa, là dove si decidono i margini di azione di un Paese come l'Italia ancora fortemente zavorrato dal debito pubblico. Rivera, che è difeso dalle fondazioni bancarie e in ambienti di maggioranza assicurano essere apprezzato per il suo lavoro anche al Quirinale, quei rapporti li ha gestiti con tre diversi governi.

 

BERLUSCONI SALVINI AL QUIRINALE

«Parla con tutti», sintetizza un dirigente leghista. E nel mezzo di una crisi ancora preoccupante, mentre risuonano nei palazzi europei le critiche di un ministro di peso come Crosetto alla Bce, il timore è che la sostituzione riduca i margini di azione, anziché allargarli. Manco a parlarne di sostituire insieme a Rivera anche il Ragioniere generale dello Stato Biagio Mazzotta, come qualcuno dalle file della destra va sussurrando. «Rischiamo di restare allo sbaraglio».

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

 

A queste preoccupazioni i meloniani più convinti della sostituzione replicano che profili adatti ce ne sono, anche di livello. Citano il presidente di Ita Antonino Turicchi. In subordine citano Stefano Scalera, dirigente del Mef. E per Rivera ipotizzano come risarcimento l'indicazione all'Ocse, magari da vicesegretario.

 

biagio mazzotta

[…] L'idea del nuovo esecutivo sembra scontrarsi con le perplessità del segretario generale Ocse, l'australiano Mathias Cormann, che avrebbe fatto pervenire il messaggio che quel posto […] non spetta di diritto all'Italia. Di qui la suggestione di puntare sulla Bei. […] Rivera, agli occhi degli alleati, è espressione di un tentativo meloniano di rimettere mano all'intero sistema, un tentativo che a livello teorico passa dalle critiche di Fazzolari a Bankitalia e dagli attacchi di Crosetto alla Bce. […]

 

Allo stesso Giorgetti, nota più d'uno, prima hanno tolto il fisco (delega a Maurizio Leo), poi il Pnrr, accentrando nelle mani di Fitto (negli altri Paesi Ue è l'Economia a gestire il dossier). […] Nel progetto meloniano rientrerebbe anche Cassa depositi e prestiti, con la sostituzione anticipata […] di Dario Scannapieco, che scade nel 2024. […] Saldo Claudio Descalzi all'Eni, potrebbe essere sostituito Francesco Starace all'Enel. E poi Leonardo, Enav, tutto in discussione. Palazzo Chigi indicherà Ad e presidenti. Gli alleati temono di raccogliere le briciole.

ANTONINO TURICCHI

giorgia meloni giancarlo giorgetti