“SE VOGLIONO CACCIARCI, CE LO DICANO” - MATTEO RENZI A “CIRCO MASSIMO” CONTINUA AD ALZARE LA TENSIONE SULLA PRESCRIZIONE: “IL PD CONTINUA A INSEGUIRE I 5 STELLE, SUL CITOFONO DEL NAZARENO C’È SCRITTO TRAVAGLIO” - ZINGARETTI È CONTENTO DI VOTARE IL FINE PROCESSO MAI: “SI È FATTO UN ENORME PASSO IN AVANTI” - SALVINI: “IL GOVERNO TIRA A CAMPARE NEL NOME DEL RINVIO…”
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PRESCRIZIONE, SALVINI: GOVERNO TIRA A CAMPARE IN NOME DEL RINVIO
(LaPresse) - "Abbiamo un Governo che tira a campare nel nome del rinvio. Rinvia la tassa sulla plastica, quella sullo zucchero, rinvia il Mes, l'autonomia, la prescrizione. §Vogliono cancellare Quota cento e i decreti sicurezza. Noi daremo battaglia perché l'Italia non può permettersi di perdere tempo". Così il leader della Lega Matteo Salvini in diretta Facebook da Reggio Calabria.
PRESCRIZIONE, BONAFEDE: SU LODO CONTE BIS VALUTIAMO IPOTESI DECRETO LEGGE
(LaPresse) - E' ancora possibile un perfezionamento del lodo Conte bis sulla prescrizione? "No, poi per carità c'è il Parlamento che è sovrano e ci sono ancora i passaggi parlamentari; però diciamo che abbiamo fatto otto vertici, ora si va in Consiglio dei ministri su quel testo e poi chiaramente a seconda del veicolo su cui si deciderà di portare il Conte bis allora a quel punto il Parlamento avrà la possibilità di esprimersi".
Così il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, parlando con i giornalisti a Firenze a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tar della Toscana. E circa lo strumento legislativo da adottare, Bonafede ha osservato: "Stiamo riflettendo su diverse ipotesi, tra cui il decreto legge".
PRESCRIZIONE,BONAFEDE: STOP RICORSO A DIRITTO DI VETO,PD E LEU LEALI-2
(LaPresse) - "Io mi attengo alla realtà dei fatti e al fatto più importante - ha aggiunto Bonafede -, cioè che lunedì in Consiglio dei ministri andrà la riforma del processo penale per garantire ai cittadini italiani certezza e brevità dei tempi del processo, per quanto possibile, e chiaramente con l'eliminazione di ogni isola di impunità. Lunedì contemporaneamente verrà approvato probabilmente un decreto legge, stiamo verificando qual è il veicolo migliore, per concretizzare il cosiddetto lodo Conte bis su cui ho sentito varie versioni da parte dei giornalisti, e invece chiariamo semplicemente che si tratta di sospendere la prescrizione dopo il primo grado di giudizio, in caso di condanna, e all'esito del giudizio di appello, in caso di assoluzione, la persona che era stata condannata in primo grado recupera i tempi di prescrizione. Dopodiché anche la nuova legge garantirà comunque che ci sarà il tempo necessario per fare il grado di giudizio successivo. Il punto per me è questo, è partire dal lavoro per i cittadini".
PRESCRIZIONE, ZINGARETTI: PASSO AVANTI ENORME, BONAFEDE HA CAMBIATO LEGGE
(LaPresse) - "Sulla prescrizione si è fatto un enorme passo in avanti, decisivo. Il ministro Bonafede ha stravolto la posizione di partenza". Così il segretario Pd Nicola Zingaretti aprendo la direzione nazionale Dem.
RENZI A CIRCO MASSIMO: "SE VOGLIONO CACCIARCI, CE LO DICANO. SU PRESCRIZIONE NON ARRETRIAMO, ACCORDO DI IERI NON HA I NUMERI. PD CONTINUA A INSEGUIRE 5 STELLE, SUL CITOFONO DEL NAZARENO C'È SCRITTO TRAVAGLIO. SE TRAMO CON DI MAIO? NON CI SIAMO MAI INCONTRATI DAL 2015"
Da “Circo Massimo - Radio Capital”
Sulla prescrizione si è trovato l'accordo a tre fra Pd, M5S e Leu; Italia Viva resta ferma sulle sue posizioni e dice no. "Se ne prenderanno la responsabilità", dice il ministro della Giustizia Bonafede. A Circo Massimo, su Radio Capital, la replica del leader di Iv Matteo Renzi: "Questo governo, che io stesso ho promosso, è nato per evitare l'Italexit di Salvini, ma non posso diventare giustizialista. Siamo una forza riformista, non cediamo al populismo nella giustizia. Non ce ne andiamo ma se ci vogliono cacciare, ce lo dicano".
"Premesso che il Paese in questo momento ha ben altri problemi, come le infrastrutture o il coronavirus - continua Renzi - sulla giustizia bisogna trovare un punto d'accordo. Il compromesso di ieri è un passo avanti, ma per noi non è sufficiente perché contiene ancora un principio giustizialista. Il Parlamento deve scegliere tra la legge di Bonafede e Salvini e quella di Gentiloni e Orlando. Io sto con questi ultimi due. La novità di ieri è che il Pd si è schierato con il M5s". Ed è proprio contro i democratici che si scaglia l'ex premier: "Non riesco a capire perché il Pd non utilizzi la forza del risultato in Emilia Romagna per dettare l'agenda, ma continui a inseguire quella dei cinquestelle. Se al citofono del Nazareno c'è scritto 'citofonare Travaglio' è un mutamento genetico, è il passaggio dal riformismo al giustizialismo. A me questo dispiace".
Di fatto Renzi non ha intenzione di uscire dal governo e smentisce le indiscrezioni che parlano di un appoggio esterno del suo partito: "Un appoggio esterno significherebbe che dovremmo far dimettere i nostri ministri: Bellanova è la numero uno sull'agricoltura, Bonetti sta lavorando bene, il sottosegretario Scalfarotto è l'unico che capisce di export. Noi non vogliamo lasciare. Poi se il presidente del Consiglio vuole che lasciamo, ci mettiamo un quarto d'ora", afferma ancora. "Sulla giustizia però noi non ci stiamo. Se qualcun'altro per mantenere una poltrona è disponibile a diventare socio della piattaforma Rousseau faccia pure, noi siamo un'altra roba".
Secondo il senatore di Italia Viva "questo accordo a tre, a mio sommesso avviso, non ha la maggioranza in Parlamento". E sulla possibilità che Conte trovi 50 centristi pronti a sostenere il governo aggiunge: "Io non ho problemi su questo, se lui trova i voti nel mondo della destra io sono contento per loro, un po' meno per il Paese, ma noi non lo faremo. La mia impressione è che abbiano fatto male i conti, rischiano di fare un pasticcio". Renzi sconfessa, infine, i sospetti di una manovra architettata con Di Maio per sostituire Conte: "Il mio obiettivo non è cambiare il presidente del Consiglio ma vorrei che Conte cambi passo. Io non tramo con Di Maio, non ci siamo mai incontrati dal 2015, quando ci vedemmo io premier lui capo dell'opposizione per la legge elettorale. Spero che Di Maio abbia da occuparsi di politica estera".