“VITTORIO SGARBI MI HA DATO 1.500 EURO PER FARMI STARE ZITTO” – PARLA L’EX AUTISTA DEL SOTTOSEGRETARIO: “DOVEVAMO CONSEGNARE UN QUADRO A MONTECARLO. IN AUTO C’ERA ANCHE GIUSEPPE D’ANGELO, UN COMMERCIANTE D’ARTE CHE AIUTA SGARBI A VALUTARE E VENDERE QUADRI. CONSIGLIA COME NON FARSI SGAMARE DALLA LEGGE ITALIANA” – QUELLA NOTTE AVEVA ANCHE GIRATO UN VIDEO DALL'AUTOGRILL, MA LO HA CANCELLATO IL GIORNO DOPO, QUANDO DAL CONTO DI SGARBI SAREBBE ARRIVATO UN BONIFICO DI 1.500 EURO – IL CRITICO D'URTO VA AL CONTRATTACCO E PRESENTA UN ESPOSTO CONTRO “IL FATTO”


1 – “PER 1.500 EURO VOLEVA IL MIO SILENZIO” PARLA L’AUTISTA ABBANDONATO ALL’AUTOGRILL

Estratto dell’articolo di Thomas Mackinson per “il Fatto Quotidiano”

 

vittorio sgarbi in auto

“Lo dicono tutti, a fregare Vittorio è la sua grande passione per l’arte, ma non è una patente per fare tutto quello che vuole”. Parla Kevin R. il penultimo autista di Vittorio Sgarbi, quello che cinque mesi fa, un sottosegretario di Stato ai Beni culturali ha pensato bene di poter abbandonare in autostrada come un cane, a 650 km da casa, perché supplicava di riposare, dopo una trasferta di 20 ore che – a suo dire – era finalizzata a portare un dipinto a Montecarlo.

 

Un video postato alle 2:15 dalle parti di Fossano lo racconta: “Allora. Ciao, sono Kevin, l’autista rumeno di Vittorio Sgarbi. Sono qua all’autogrill di Rio Guidone Ovest. Sono le 2:15, come si può vedere dallo scontrino. Ho appena preso un caffè dopo 20 ore di guida. Sali, scendi sopra, vai di qua e di là. Chiedo anch’io di riposare. E che cos’è che fanno? Mi abbandonano qua, all’autogrill? Questo è il trattamento che si riceve quando dai troppo a delle persone di m***a”.

 

vittorio sgarbi in auto

Quel video in realtà non lo vedrà nessuno. Kevin viene subito richiamato all’ordine: “Togli tutto”. E dal conto di Sgarbi l’indomani parte un bonifico: 1.500 euro per Kevin. È il prezzo del suo silenzio. Per tenerlo buono piovono poi promesse di assunzione, di lasciare Vittorio e lavorare con la sorella Elisabetta. Sarà l’ultimo pagamento. Non li sentirà più.

 

Quando ha iniziato a fare l’autista per Sgarbi?

Ho lavorato per lui da agosto 2022. L’ho portato su e giù per l’Italia non so quante volte, tra le amministrative ad Arpino e le regionali in Lombardia. Venti ore al giorno con lui. Fino alla notte del 14 maggio 2023, quando mi ha lasciato all’autogrill perché chiedevo di fermarmi e riposare. Ora monto le porte, ti rispondo da Aosta.

vittorio sgarbi in auto 3

 

Scusi, ma cosa facevate di notte in una landa sperduta delle Alpi marittime?

Dovevamo consegnare un quadro a Montecarlo. Siamo andati a Elva, un comune molto piccolo di 50 abitanti quasi al confine con la Francia. Un posto sperduto, e poi da lì dovevamo andare al Principato di Monaco. Ma noi tante volte abbiamo portato dei quadri, si tratta sempre di affari.

 

Dovevamo chi, lei e il sottosegretario Sgarbi?

In auto c’era anche Giuseppe D’Angelo, un commerciante d’arte che si sposta spesso con lui, lo aiuta a fare valutazioni, a trovare quadri, valutarli e venderli. Consiglia come fare per non farsi sgamare dalla legge italiana, per non farli... come si dice… notificare!

 

vittorio sgarbi in auto 6

Sta dicendo che il sottosegretario di Stato ai Beni culturali si adoperava per sottrarre opere d’arte alla tutela dello Stato?

Parlavano spesso di come evadere queste notificazioni che rompono le balle a lui, a tutti quelli, ok?

 

Di che quadro si trattava?

Di preciso non lo so, non mettevo il naso in queste cose, so che era importante. Non ricordo se ne ho caricato uno solo o due, ma uno sicuramente. Del resto ne abbiamo portati tanti.

 

E chi doveva riceverlo?

vittorio sgarbi in auto 5

Neanche questo mi veniva detto e non lo posso sapere perché il viaggio per me è finito all’area di servizio. Un privato però, immagino. In quel periodo Sgarbi ha conosciuto famiglie facoltose, anche reali e uomini d’affari che vendevano e compravano opere d’arte.

 

Perché quel video non c’è più?

Mi hanno subito chiamato perché lo togliessi. E mi hanno dato 1.500 euro per farmi stare zitto e calmare la situazione.

 

È vero che quella volta ha guidato per 20 ore?

Tranne pause fisiologiche, erano più giorni con ore e ore accumulate, non le dico la stanchezza. Quando ho chiesto di riposare sono stato mollato per strada.

vittorio sgarbi in auto 4

 

Quanto veniva pagato?

Prendevo 130 euro al giorno, ma poi lavorato 15-20 ore, faccia lei il conto. Sono meno di sette-otto euro l’ora. Contratti poi non esistono, sempre a prestazione occasionale.

 

Ha mai pensato di denunciare?

Sono un ex autista rumeno. Lui è Sgarbi, io non sono nessuno, capito? […]

 

2 – SGARBI, 'ESPOSTO CONTRO IL FATTO, SISTEMATICA DIFFAMAZIONE'  IL SOTTOSEGRETARIO: "VALANGA DI FALSITÀ, MIEI LEGALI AL LAVORO"

VITTORIO SGARBI

(ANSA) - Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi annuncia di aver presentato ieri un esposto "contro la sistematica opera di diffamazione del giornale Il Fatto Quotidiano che oramai da 8 giorni pubblica ricostruzioni infondate, menzogne e gravi illazioni sul suo operato e quello dei suoi collaboratori". "Spacciando per 'giornalismo' una valanga di diffamazioni e calunnie - afferma Sgarbi in una lunga nota - Il Fatto Quotidiano per l'ottavo giorno consecutivo (una campagna diffamatoria a tutto spiano) continua a pubblicare vergognose illazioni sul mio conto".

 

"Nelle edizioni del 30 e 31 ottobre, prospettando come vere le fasulle dichiarazioni di un mio ex autista chiaramente animato da rancore e un proposito di vendetta per essere stato allontanato - continua il sottosegretario - pubblica notizie palesemente false, altre di una gravità inaudita, come quella pubblicata nell'edizione di martedì 31 ottobre nell'articolo dal titolo 'Sgarbi: i suoi autisti vessati e quei dipinti nel bagagliaio', in cui l'autore, utilizzando come 'fonte' le illazioni di un mio ex autista, mi accusa di avere portato all'estero, nel bagagliaio (sic) della mia auto, dei quadri destinati a immaginari acquirenti, quindi attribuendomi uno specifico reato.

 

vittorio sgarbi 1

In un paese civile, un giornalismo serio, di fronte a un'accusa di siffatta gravità, frutto del proposito diffamatorio di un individuo animato da risentimenti nei miei confronti, in mancanza di qualsiasi elemento di prova avrebbe dovuto ignorarla. E invece il giornale", continua Sgarbi, l'ha amplificata, rendendosi complice dell'operazione di discredito a mio danno. Di questa grave diffamazione, che si aggiunge alle altre diffuse quotidianamente dal giornale, si stanno già occupando i miei legali".

 

Nella lunga nota, Sgarbi contrattacca punto per punto sulle presunte irregolarità che gli vengono attribuite. Torna a parlare di "violazione di account di posta elettronica" attraverso cui "sono stati rubati documenti e messaggi riguardanti la mia attività di storico e critico dell'arte".

 

Ricorda di essere, da prima della nomina a sottosegretario, "direttore artistico della Fondazione Pallavicino (carica comunicata all'AgCom che ha ritenuto essere compatibile con il mio ruolo) per la quale ho curato, con regolare compenso, la promozione della collezione di proprietà del Principe Pallavicino". Sottolinea ancora di non aver "mai chiesto per le missioni istituzionali in Italia alcun rimborso sebbene la legge lo preveda". Quanto al 'Ritratto di gentiluomo' attribuito a Tiziano, afferma che "il quadro in questione non ha mai fatto parte della Fondazione Cavallini Sgarbi". "Falsa - ribadisce - anche l'accusa di non pagare le tasse. Ho in corso, come milioni di italiani, una regolare procedura di rottamazione".

 

3 – CASO SGARBI, L’ANTITRUST: «POSSIBILI VIOLAZIONI»

Estratto dell’articolo di “Il Messaggero”

 

VITTORIO SGARBI E GENNARO SANGIULIANO

«Dalle prime evidenze emergono elementi dai quali si evince che le attività» di Vittorio Sgarbi segnalate dal ministero della Cultura all'Antitrust potrebbero «porsi in contrasto» con quanto previsto dalla legge Frattini sul conflitto di interessi. Così la delibera con cui il Garante della Concorrenza ha avviato un procedimento contro il sottosegretario alla Cultura Sgarbi, che dovrà concludersi entro il 15 febbraio 2024.

 

L'Antitrust dovrà capire se il critico d'arte non ha rispettato il divieto - previsto per i titolari di cariche di governo nello svolgimento del proprio incarico - di «esercitare attività professionali o di lavoro autonomo in materie connesse con la carica di governo, di qualunque natura, anche se gratuite, a favore di soggetti pubblici o privati». [...]

 

«Sono felicissimo dell'avvio dell'istruttoria dell'Antitrust» con cui si chiarirà che «le mie attività sono un esercizio legittimo del diritto d'autore», ha commentato Sgarbi, annunciando poi che «partirà il mio contrattacco non appena la polizia postale avrà individuato la persona che ha mandato la lettera anonima» alla stampa.

vittorio sgarbi travestito da brigante 5
GENNARO SANGIULIANO - RIUNIONE A FERRAGOSTO CON VITTORIO SGARBI E I DIRETTORI GENERALI DEL MINISTERO DELLA CULTURA
vittorio sgarbi