“SILVIO NON C’È PIÙ. ALEGGIA PERÒ IL SUO FANTASMA” – LA CRONACA BY “REPUBBLICA” DEL BERLUSCONI DAY, A PAESTUM: “KERMESSE DI RAS. MEMORIAL. TAJANI HA BISOGNO DSELLO SCUDO DEL CASATO, LA FAMIGLIA NON SI CAPISCE SE È CONTENTA" - "SIAMO RIPIOMBATI NEL 1994. VENTENNI VESTITI COME A UN MATRIMONIO, LA SIGNORA MERIDIONALE CHE SCANDISCE “SILVIO, SILVIO”. UN TIZIO URLA: 'FORZA ZIO SILVIO'" – IL DISCORSO AL CONGRESSO USA DEL 2006 LETTO DA GIANCARLO GIANNINI E LA CHIUSURA CON AL BANO E RITA DALLA CHIESA CHE CANTANO “FELICITÀ” - VIDEO
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Estratto dell’articolo di Concetto Vecchio per www.repubblica.it
Siamo ripiombati nel 1994. Nella sala ristorante parte l’inno di Forza Italia. Anche i camerieri lo canticchiano con discrezione. Per forza. È come una canzone che affiora alla radio e ti ricorda i tuoi vent’anni.
Nella sala convegni sono stipati in tremila. Ventenni vestiti come a un matrimonio, con la spilletta del partito attaccata alla giacca. Sventolio frenetico di bandiere del partito. Come allora, quando c’era lui.
[...] La signora meridionale che scandisce “Silvio, Silvio” è un altro tuffo nel passato. Un tizio urla: “Forza zio Silvio”. “Perché zio?”, chiede la signora al marito. Un altro, come allo stadio: “Silvio con noi!”. Tutti, anche sui social, gli fanno gli auguri, per il compleanno. Ma Silvio non c’è più. Aleggia però il suo fantasma.
Benvenuti alla convention di Forza Italia a Paestum. Il lancio della campagna per le Europee di Antonio Tajani.
Operazione nostalgia. Kermesse di ras. Memorial. Fedele Confalonieri se ne è lamentato: “Ma non potevano farla a Milano?”. Così la famiglia è rimasta a casa, inaugurando il Belvedere al Pirellone.
Ma i cinque figli hanno mandato una lettera (“siamo al vostro fianco”), che Tajani ha letto con molto trasporto. Tajani ha bisogno dello scudo del casato, il nome Berlusconi finirà nel simbolo, la famiglia non si capisce se è contenta. Paolo Berlusconi ha escluso un ingresso in politica: “Abbiamo già dato”. Tajani dovrà saper navigare in mare aperto. Intanto si è presentato col pulloverino blu, proprio quello che indossava lui.
Nemmeno Marta Fascina si è vista. È sempre in lutto ad Arcore. Però è tornata a postare sui social, ricordando il suo compagno con parole sobrie: “Leader indiscusso, illuminato statista, straordinario imprenditore, re della comunicazione, uomo buono generoso giusto”. E di leggende rosa sono ammantati i discorsi di quelli che si succedono sul palco. Augusto Minzolini: “Berlusconi mi manca”. Antonio Tajani: “È stato il miglior ministro degli Esteri di sempre”. Chi ha organizzato tutto, il ras regionale Fulvio Martusciello, gira soddisfatto per l’albergo hollywoodiano (il buffet, senza il dolce, costa 40 euro) che ospita l’evento, con una maglietta bianca con la scritta “Berlusconi day”.
Vuole la maglietta o la borraccia come gadget?”, ti accolgono all’ingresso. File di telecamere per intervistare l’artista Eugenio Lenzi, che ha portato le sue sculture raffiguranti “il grande Silvio”, in una è col cane Dudù. “Ma chiste chi è?” chiede un militante di Avellino. Un’altra che suscita slanci impensabili è Alessandra Mussolini. No, non sta con Giorgia Meloni. Indossa pure lei la maglietta del memorial e un’esponente di Azzurro Donna sgomita per farsi un selfie. Questa mania dei selfie sta sfuggendo di mano. Bisogna averne uno, non importa con chi. Selfie per tutti. “Avete tre giorni di tempo per farveli!”, perde la pazienza Maurizio Gasparri.
Ah, se ci fosse ancora lui! L’attore Giancarlo Giannini - “un uomo libero” lo elogia Tajani - legge il discorso filo atlantico e anticomunista che il Cavaliere recitò al congresso americano nel marzo 2006. “Avete visto che attualità? Memorabile!”, commenta il segretario. “Forza Italia sarà la grande protagonista della politica italiana, e protagonista in Europa”, assicura il leader, che domani cambierà lo statuto per consentire l’elezione di quattro vicesegretari, un posto toccherà a Schifani. Decisa anche la decadenza da ogni incarico per chi non paga i 900 euro di quota, Forza Italia detiene storicamente il record di inadempienti, tanto pagava sempre “zio Silvio”. Tra un intervento e l’altro Tajani motiva, comizia, racconta di sé, ma a pomeriggio inoltrato i più hanno ammainato le bandiere. Va bene tutto, ma alla lunga anche cantare «Meno male che Silvio c’è» stanca. Meloni e Salvini si litigano le estreme, i moderati sceglieranno Forza Italia? Il centro in Italia è come il tesoro di Indiana Jones, nessuno ha capito dove sia.
Anche Adriano Galliani è rimasto a Milano, con la scusa che deve fare campagna elettorale a Monza. Provano a fargli raccontare le gesta del grande Milan, in un duetto con Gasparri, ma il collegamento video traballa, a un certo punto salta la linea, Galliani non sembra particolarmente dispiaciuto. Chiude Al Bano. Con Rita Dalla Chiesa cantano “Felicità”. “È un bicchiere di vino con un panino, la felicitaaa”. C’è pure Katia Ricciarelli. È l’Italia della lira. “E ora spostiamoci in zona piscina”, dice Tajani. Bum bum. I fuochi di artificio illuminano la notte di Paestum. Come alle feste del santo patrono nei paesi del Sud. Santo Silvio