“STATE IMBROGLIANDO. STATE IMPONENDO UN DIKTAT PER CUI DOVREMMO ESSERE TUTTI CONTENTI DI ESSERE LIBERI DI SUICIDARSI” – CONTESTAZIONE IN PIAZZA CAVOUR, A ROMA, DAVANTI ALLA CASSAZIONE DA PARTE DI MARIO ADINOLFI, FONDATORE DEL POPOLO DALLA FAMIGLIA, CONTRO IL DEPOSITO DELLE FIRME PER IL REFERENDUM PER CHIEDERE L’EUTANASIA LEGALE - CAPPATO: “FELICI CHE SI SIA SVEGLIATO PRESTO. QUELLA DI ADINOLFI È UNA INIZIATIVA DI PARASSITISMO MEDIATICO” – VIDEO
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Da open.online
Contestazione questa mattina in piazza Cavour, a Roma, davanti alla Cassazione da parte di Mario Adinolfi, fondatore del Popolo dalla Famiglia, contro il deposito delle firme per il referendum per chiedere l’eutanasia legale raccolte dall’associazione Luca Coscioni. Adinolfi si è avvicinato a Marco Cappato e agli altri promotori ha urlato: «State imbrogliando.
State imponendo un diktat per cui dovremmo essere tutti contenti di essere liberi di suicidarsi. La corte Costituzionale non potrà mai dare il via libera a questo referendum.
Eutanasia non potrà mai essere fatta per referendum ma solo per legge». Poi ha postato il video su Facebook. Parole a cui Cappato ha risposto: “quella di Adinolfi è una iniziativa di parassitismo mediatico. Apprezziamo il fatto che si sia riuscito a svegliarsi in tempo per venire qui”. I referendari hanno scandito poi il coro: “Libertà, libertà“.