“UN TRADIMENTO DI PROPORZIONI STORICHE” – IL PROCESSO PER IMPEACHMENT A TRUMP INIZIA LA PROSSIMA SETTIMANA MA I “MANAGER” DELL’ACCUSA SONO GIÀ BELLI CARICHI: “HA MESSO IN PERICOLO LA VITA DI TUTTI I MEMBRI DEL CONGRESSO ISTIGANDO I SUPPORTER ALLA RIVOLTA” - I LEGALI DI TRUMP (I POCHI RIMASTI): “L’IMPEACHMENT È INCOSTITUZIONALE E VA RESPINTO…”
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Legali Trump,impeachment incostituzionale,va respinto
(ANSA) - WASHINGTON, 2 FEB - Il caso di impeachment contro l'ex presidente Donald Trump "è incostituzionale" e "va respinto: lo affermano i legali dell'ex inquilino della Casa Bianca negando che questi abbia istigato l'assalto al Congresso del 6 gennaio.
Usa, impeachment: Trump accusato di alto tradimento
«Un tradimento di proporzioni storiche»: così i sostenitori dell'accusa descrivono la condotta di Donald Trump. «Ha messo in pericolo la vita di tutti i membri del Congresso istigando i supporter alla rivolta caricandoli come un cannone puntato sul Campidoglio», si legge. «Ha inoltre minacciato il sistema costituzionale che protegge le libertà fondamentali, messo a repentaglio un pacifico passaggio dei poteri e compromesso la sicurezza nazionale». Tutto ciò, concludono i manager, costituisce «una violazione costituzionale che legittima l'esclusione da qualunque futuro incarico federale».
La «responsabilità individuale» di Donald Trump per gli eventi del 6 gennaio che hanno portato all'assalto del Congresso «è inequivocabile»: lo affermano i manager che rappresenteranno l'accusa nel corso del processo per impeachment dell'ex presidente americano che vedrà il via la prossima settimana. Trump «ha minacciato il sistema costituzionale istigando la rivolta e la sua condotta deve essere dichiarata inaccettabile nei termini più chiari e assoluti», affermano i manager, sottolineando come all'ex presidente «dovrebbe essere vietato di ricoprire futuri incarichi pubblici».
La difesa
Accuse che hanno scartenato la reazione dei difensori di Trump. Il processo d'impeachment nei confronti dell'ex presidente Donald Trump è «l'azione parlamentare più sconsiderata che abbia mai visto nella vita», un tentativo dei democratici di impedirgli di candidarsi di nuovo, «evidentemente antidemocratico». Lo ha dichiarato uno degli avvocati del repubblicano, David Schoen, parlando a Fox News. Trump è il primo presidente a essere sottoposto a processo d'impechment per due volte. La prima volta, l'anno scorso, è stato prosciolto dalle accuse legate a contatti con le autorità ucraine. L'impeachment, ha detto Schoen, «è l'arma che hanno tentato di usare contro di lui». Il processo al Senato inizierà la prossima settimana, per l'accusa di aver incitato la folla violenta e l'assedio al Campidoglio il 6 gennaio.
La Camera ha approvato un solo articolo d'impeachment contro Trump, una settimana prima che lasciasse l'incarico. Il Senato potrebbe votare per impedirgli di ricoprire incarichi federali, se fosse condannato. Schoen, avvocato penale e sui diritti civili, e Bruce Castor, ex procuratore, sono stati annunciati domenica come difensori del magnate, un giorno dopo la rivelazione che l'ex presidente e i legali scelti in precedenza avrebbero interrotto la collaborazione.
Il “giallo” dei legali dimissionari
E' stata una questione di soldi a determinare le dimissioni dell'intero team legale di Donald Trump a poco più di una settimana dall'inizio del processo di impeachment. E' quanto scrive il solitamente ben informato Axios, rivelando che l'ex presidente ha contestato a Butch Bowers, l'avvocato della South Carolina che era alla guida di un team di altri 4 legali, una parcella a suo parere troppo elevata.
I cinque avvocati, che già avevano con il loro cliente i disaccordi, di cui ha già scritto la stampa americana, riguardo alla linea difensiva da seguire, lo scorso weekend alla fine hanno rinunciato all'incarico. Con lo staff di Trump che domenica scorsa ha annunciato di averlo dato a due nuovi avvocati, David Schoen e Bruce L. Castor Jr. Secondo le fonti di Axios, Trump aveva inizialmente accettato di pagare 250mila dollari a Bowers - che gli era stato presentato dal senatore Lindsey Graham - ma non aveva capito che questa somma non includeva le parcelle degli altri avvocati e le altre spese legali. Così quando gli è stata presentata una parcella complessiva di 3 milioni di dollari, Trump si è infuriato rifiutandosi di pagare.
In realtà, all'ex presidente non mancano i fondi: ha infatti raccolto 170 milioni di dollari per finanziare i ricorsi contro i presunti brogli elettorali. D'altra parte, Trump ed i suoi ritengono di aver bisogno di una grande difesa, dal momento che l'esito del processo, con la stragrande maggioranza dei senatori repubblicani contrari all'impeachment, scontatto.
«Abbiamo i nostri avvocati, un team solido, guardiamo avanti» ha detto a Axios il consigliere di Trump, Jason Miller. Bisognerà vedere quale linea seguiranno i due nuovi avvocati, dopo che nei giorni scorsi è stato detto che Trump insisteva nel voler usare l'argomento dei brogli elettorali, mentre l'ex team legale voleva puntare sull'incostituzionalità del processo di impeachment di un presidente non carica. Intervistato da Fox, Schoen ha detto che anche lui intende usare questo argomento e sulla difesa del primo emendamento: condannare Trump per istigazione alla violenza per il comizio pronunciato poco prima dell'attacco al Congresso del 6 gennaio metterebbe a rischio, sostiene il legale, il principio della libertà di espressione. Inoltre Schoen vuole dimostrare che i rivoltosi avevano preparato l'attacco prima del discorso di Trump.