“TRIA DEVE RESTARE, MA BASTA TRABOCCHETTI” – DI MAIO DIFENDE LA MANOVRA E PROVA A FARE IL POMPIERE CON I MERCATI: USCIRE DALL’EURO? “TUTTE SCIOCCHEZZE” – MA POI TIRA IL CARICO CONTRO I BUROCRATI DEL MINISTERO: “HO VISTO DANIELE FRANCO UNA SOLA VOLTA E NON POSSO DIRE SE MI FIDO O NO. MA HO TROVATO INSIDIE DI FUNZIONARI CHE FANNO GLI INTERESSI DEI VECCHI PARTITI. SONO USCITO DAL BALCONE PERCHÉ…”
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Qualcuno pensa che «adesso si voglia utilizzare la scusa della manovra per uscire dall’Europa o per uscire dall’Euro: tutte sciocchezze». E poi: «Se Mattarella abbia chiesto al ministro dell’Economia Tria di rimanere? «Io questo non lo so. So che noi pure difendiamo Tria, deve restare al Mef. Si è descritta una situazione che non è vera».
Così il vicepremier Luigi Di Maio, ospite a Skytg24, commenta il durissimo scontro interno al governo per arrivare al via libera della manovra. E sul Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, Di Maio aggiunge: «L’ho visto una volta sola e non posso dire se mi fido o non mi fido. Al Mef però ho trovato trabocchetti e insidie di funzionari che invece di fare il loro dovere fanno gli interessi dei vecchi partiti. Questa manovra non la paga il popolo, ma paga il popolo. Toglie ai potenti e dà al popolo».
E riguardo le critiche sul reddito di cittadinanza, il leader del M5S risponde così: «Non darò un solo euro a chi vuole stare sul divano senza fare nulla. Il reddito di cittadinanza finora è stato descritto come un elicottero che passa e lancia soldi alle persone, non è questo».
E riguardo le forti polemiche innescate dalla foto scattata sul balcone di Palazzo Chigi, Di Maio aggiunge: «Questo governo e l’Italia non c’entrano nulla con l’Argentina, quando sono uscito dal balcone era perché ci dicevano che non si potevano fare le cose e le abbiamo fatte». E poi: «Sono uscito dal balcone perché la mia gioia era la gioia di chi non ha un lavoro, di un pensionato che avrà 780 euro».