“UNO TSUNAMI INASPETTATO. ESCO DALL’OSPEDALE TRASFORMATA, NULLA SARA’ PIU’ COME PRIMA”. LAURA BOLDRINI DOPO L’OPERAZIONE PER UN TUMORE: “SONO STATI I GIORNI PIÙ DIFFICILI DELLA MIA VITA, CHE HANNO LASCIATO SEGNI INDELEBILI NEL CORPO E NELLA MENTE. ORA TORNO A ROMA, MA NON ANCORA NELLA MIA ABITAZIONE, PER POTER AFFRONTARE QUESTA NUOVA E FATICOSA FASE…”
-Da corriere.it
«Esco dall’ospedale Rizzoli di Bologna trasformata rispetto alla donna che vi è entrata due settimane fa. Indubbiamente sono stati i giorni più difficili della mia vita, che hanno lasciato segni indelebili nel corpo e nella mente». Venerdì Laura Boldini ha pubblicato su Facebook un lungo aggiornamento sulla sua malattia, annunciata proprio sul social network lo scorso 8 aprile.
«La malattia che si impone e mette tutto il resto in secondo piano, la malattia che tira fuori le fragilità nascoste sotto corazze sapientemente costruite nel corso di una vita. Non si è mai pronti, specialmente quando ad abbattersi è uno tsunami inaspettato. Eppure bisogna far fronte con le forze di cui si dispone, con quel che ne resta» ha scritto l’ex presidente della Camera, che è stata operata per un tumore.
I ringraziamenti: «La mia più profonda gratitudine va a chi mi ha operata, a chi mi ha curata e assistita in questi giorni. Con competenza e umanità. Volti che, sia pur nascosti sotto la mascherina, rimarranno per sempre impressi nei miei ricordi. Mi sono ritrovata inserita in un contesto ospedaliero con ritmi serrati: ogni giorno interventi chirurgici lunghi e complessi, con persone che giungono qui da tutto il Paese, ognuna con il proprio bagaglio di angoscia e di speranza. Anche tanti bambini e tante bambine, adolescenti che devono, troppo presto, convivere con il dolore e i cui genitori si sentono impotenti. Una realtà che insegna tanto a chiunque sia disposto a recepire».
Il legame con la politica: «Sono successe tante cose nel paese e nel mondo in questi giorni. Ho seguito per quanto mi era possibile il dibattito, perché la passione civile e politica sono irrinunciabili e fanno parte di me. Sono sicura che proprio queste passioni, insieme all’affetto delle persone che mi vogliono bene, mi daranno una mano a superare le settimane difficili di riabilitazione che mi aspettano».
Il ritorno a Roma, ma non a casa: «Ora infatti torno a Roma, ma non ancora nella mia abitazione, per poter affrontare questa nuova e faticosa fase, questo percorso ad ostacoli che ho davanti e che voglio superare per ritornare alla normalità, all’impegno politico e sociale di sempre. Sapendo che nulla sarà più come prima»