“IN TV CI SONO TROPPI GAY. È UNA STRATEGIA PRECISA PER MODIFICARE IL COMPORTAMENTO DELLE PERSONE” - IL GENERALE ROBERTO VANNACCI A “LA ZANZARA” NON BATTE IN RITIRATA, ANZI: “SE VEDO DUE OMOSESSUALI BACIARSI PER STRADA RIMANGO SCONCERTATO, SE TOCCHI IL MONDO LGBTQ VIENI FUCILATO. MI HANNO FATTO PASSARE COME IL MOSTRO DI FIRENZE, COME UN MALATO MENTALE" - “EGONU? RISCRIVEREI TUTTO. PUTIN? CI SONO TRATTI DELLA SOCIETÀ RUSSA POSITIVI. A MOSCA C’È SENSO DI SICUREZZA” – “GLI ATTACCHI AL LIBRO? ME NE FREGO”
Il generale Roberto Vannacci a La Zanzara su Radio 24: “Se tocchi il mondo Lgbtq vieni messo al muro, fucilato e definito omofobo. L’obiettivo è farmi passare come un malato mentale, come il mostro di Firenze”. “Perchè l’omosessualità deve entrare nelle case ad ogni ora del giorno e della notte? Basta aprire la televisione, su qualsiasi canale troviamo rappresentati questi omosessuali. C’è una strategia precisa..Ma sono una minoranza”.
“Ho il diritto di essere sconcertato se vedo due gay baciarsi per strada, non mi piace l’ostentazione nemmeno degli etero. Ho anche due bambine..”. “Gay nell’esercito? Ce ne sono come in tutte le parti della società, e nessuno di sente discriminato”. “Non sopporto i nomi al femminile, il termine soldatessa non lo uso mai. La schwa è una violenza verso la lingua italiana”.
“Le critiche hanno fatto la fortuna del libro, ho venduto i diritti all’estero e verrà tradotto in più lingue”. “Gli attacchi? Alla fine me ne frego, espressione che mi è molto cara ma non è fascista..”. “Egonu? Riscriverei tutto, ma ho scritto cose anche banali basta andare su Wikipedia. Chi ha la pelle nera di solito non è riconosciuto come italiano”.
Prima risponde a Pierluigi Bersani (“se è possibile dare dell’ anormale a un omosessuale, è possibile anche dare del coglione a un generale?”) facendo capire che potrebbe querelare l’ex segretario del Pd: “Vedremo nelle sedi opportune, io sono sempre stato per la libertà di espressione, ognuno è libero di manifestare e dire cosa vuole, ma tutto deve rientrare nel perimetro della decenza.
Io non ho usato parole volgari nel libro, se l’onorevole Bersani reputa che la parola “coglione” rientri nelle definizioni non offensive poi lo vedremo nelle sedi opportune. E non rende onore a un politico dare del coglione a un concittadino”. Poi dice di non essersi pentito di nessuna delle frasi più contestate del suo libro “Il mondo al contrario”: “riscriverei tutto”.
Così il generale Roberto Vannacci in una intervista a La Zanzara su Radio 24. Capitolo Lgbt. “Questa reazione l’avevo pronosticata dalla A alla Z. Chiunque provi a toccare il pensiero unico e l’aspetto LGBTQ viene messo al muro, fucilato e definito omofobo. La fobia è una malattia psichiatrica e infatti questa è una strategia utilizzata negli ultimi anni da chi ha provato a toccare questi nervi scoperti dalle etnie fino agli omosessuali. Si cerca di emarginare, di renderlo un malato mentale e quindi una persona a cui si toglie la dignità da interlocutore.
Mi hanno trattato come il mostro di Firenze, però non lo nominiamo perchè lui poverino è passato a miglior vita. Ma le critiche hanno fatto la fortuna del libro, mi hanno fatto un marketing eccezionale e hanno fatto una diffusione incredibile. Ho fatto un manoscritto che molti hanno giudicato un libello scritto da uno sgrammaticato analfabeta, è stato posto ai raggi X da parte di un linguista di fama nazionale ma me ne frego. Che tra l’altro è un’espressione a me molto cara, perchè il mio reparto ha nella tradizione questa frase che deriva dalla prima guerra mondiale e non ha nulla a che fare col ventennio”.
La fortuna del libro. “Mi hanno contattato diverse case editrici italiane, anche famose. Ma come sapete mi editerà Il Cerchio e ho rifiutato le altre perchè sono stati i primi a contattarmi, io ho una sola parola. Mi hanno cercato anche case editrici straniere e presto “Il mondo al contrario” sarà venduto in moltissimi paesi europei”.
Scriverebbe ancora quella frase sulla Egonu?: “Non sono frasi offensive ma banalità, anche su Wikipedia c’è scritto nata a Cittadella da genitori nigeriani, anche la Sylla ha scritto nata da genitori ivoriani. Le altre pallavoliste caucasiche mica hanno scritto nata a Gorizia da genitori goriziani. Se hanno sottolineato che è nata da genitori nigeriani, vuol dire che andava sottolineato.
Nella generalità di casi chi ha la pelle scura non viene identificata come italiana. Il razzismo non c’entra niente”. Lei si dichiara antifascista?: “Il fascismo è un periodo terminato 80 anni fa. E’ anacronistico tornare a parlare di fascismo. Mussolini ha fatto cose buone? Lo lascio dire agli storici, è un periodo storico e come tutto avrà luci e ombre. Il ventennio, probabilmente, ha avuto più ombre che luci”.
Ancora sul mondo Lgbt. “Io sono favorevole alle unioni gay, sposerei anche gli omosessuali perchè lo prevede la legge. Ma perchè dobbiamo dare uno spazio eccessivo, sovrarappresentare questo mondo se è una parte risicata della società? Perchè questa realtà che c’è ed è giusto che ci sia ci deve entrare nelle case ad ogni ora del giorno e della notte?
Basta aprire la televisione, su qualsiasi canale troviamo rappresentati questi omosessuali. E c’è un motivo, c’è uno scritto degli anni novanta che traccia la strategia della comunità LGBT… inondare il mondo di immagini gay in modo che tutti li prendano come normali e questo influenza tutti, perchè la televisione modifica il comportamento delle persone.
E quindi questa cosa non mi sta più bene. Io vorrei mantenere la mia libertà come voi omosessuali avete la possibilità di sposarvi e baciarvi. Io voglio essere libero di rimanere basito e sconcertato, se posso evitare i baci per strada li evito, non mi piacciono neanche quelli eterosessuali, se troppo ostentati.
Ho due bambine in età giovane e li evito, se a maggior ragione sono gay, ma mica perchè sono proibiti ma poichè è una cosa che non rispecchia i canoni della maggioranza della popolazione, la natura deve preservare le proprie specie. Siccome l’omosessualità non può preservarle dal punto di vista naturale visto che non si riproducono, la natura evolve secondo l’eterosessualità. Adozione gay? Come Vannacci, dico no”.
“Legge anti-gay in Russia? Sono contrario alle cose che possono limitare le libertà dell’individuo. La natura deve preservare le proprie specie, gli omosessuali non si riproducono e quindi la natura va avanti con l’eterosessualità. Esiste una Lobby Gay? Ci sono gruppi di pressione. Visto che ci sono omosessuali nelle forze armate dico: se c’è qualcuno che è stato tratto male dal Generale Vannacci venga fuori e mi denunci. Non ho mai conosciuto personaggi del mondo militare che abbiano fatto coming out”. La Russia è una dittatura?:
“Putin è sicuramente un autocrate, ma ci sono tratti della società russa che possono essere visti come positivi. A Mosca c’è un grande senso di sicurezza, è ordinatissima e pulitissima”. I nomi al femminile. “Soldatessa? Io odio i nomi al femminile. Mi sono espresso con il nome soldato e ho visto che neanche alle donne piace essere chiamata soldatessa. Penso sia quasi ridicolo. Se fossi donna vorrei essere apprezzata per le mie capacità non perchè mi riservano un posto in virtù di una quota rosa che ha stabilito qualcuno. La schwa? E’ uno stupro della lingua”.
Ambientalismo. “Questa estate ho sentito una ragazza parlare di Ecoansia..non ci salva metterci a frignare, dobbiamo comportarci da uomini e donne mature. La ragazza che ha pianto davanti a Fratin aveva 27 anni, una età più che matura, io guidavo già un gruppo dell’esercito. Ultima Generazione e i blocchi stradali? E’ un reato, un danno alla collettività. C’è troppa tolleranza, non si possono tollerare i monumenti imbrattati, le proprie idee si possono esprimere nel perimetro della legge. Vorrei pene più severe e che facciano pensare a chi voglia rifarlo che non è conveniente”