“GLI UCRAINI NON SONO IN GRADO DI SPAZZAR VIA I RUSSI DA SOLI. È DA QUI CHE BISOGNERÀ RIPARTIRE” – DOMENICO QUIRICO: “ZELENSKY È AVVILUPPATO NELLA SUA PROPAGANDA DELLA VITTORIA A TUTTI I COSTI. FINORA È RIUSCITO A STRAPPARE AI LEADER OCCIDENTALI, AFFLITTI DA SENSI DI COLPA O DA AMBIZIONI DI SBARAZZARSI DI PUTIN A BASSO COSTO, TUTTO QUANTO GLI SERVIVA. MA SE LA VITTORIA SI SVELA COME IMPOSSIBILE NON PUÒ ESSERE LUI AD AMMINISTRARE LA FASE DELLA ACCETTAZIONE DELLA REALTÀ. NON SI ABBIA PAURA DI RICORRERE, PER FERMARE QUESTO CONFLITTO, A COMPROMESSI” – LE VOCI DI SARKOZY E JENSSEN A FAVORE DI UN ACCORDO CON PUTIN

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DOMENICO QUIRICO

1 - PACE IN CAMBIO DI TERRITORI AI RUSSI SE ANCHE LA NATO INIZIA A PENSARCI

Estratto dell’articolo di Domenico Quirico per “la Stampa”

 

[…] Tempo e pazienza: ciò che serve spesso per vincere le guerre ma anche per costruire le tregue e la pace. […] ucraini e russi […] Non sappiamo quando riusciranno a darsi sistemi di governo e governanti che li rappresentino degnamente […] Si odono, dopo quasi due anni di massacro insensato! Segni, scricchiolii, tentazioni, rilanci, timidi inviti.

 

JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS

Paiono indicare come gli stralunati elogi della guerra declamati da colti parrucconi guerrafondai delle retrovie occidentali, che hanno sfrenato manigoldi intenti a riempirsi le saccocce, siano arrivati, forse, a un vicolo chiuso. Ovvero alla aspra prova dei fatti. Perfino un altissimo alcalde della Nato, la fumisteria mistica e ben remunerata della virtù della strage, spezza un tabù, squaglia il postulato teologale che finora l'Occidente aveva concesso a Zelensky senza discutere, non si parli di nulla, vittoria e basta! Si affida a taccuini e microfoni stupefatti invece la possibilità che i titoli di coda in Ucraina descrivano non l'annientamento dell'anticristo Putin ma un mercantile baratto tra territori e sicurezza.

 

LA CONTROFFENSIVA UCRAINA

[…] Blasfemia! Gridano a Kiev. A Bruxelles si smentisce senza esagerare. […] Gli animali da pulpito declinavano assunti elementari: la guerra non si tocca! Non un centimetro di territorio al nemico! O tutti eroi o tutti ammazzati! L'ineffabile aforisma dell'immancabile trionfo dell'Occidente scudo dell'Ucraina si sfarina dopo un anno e mezzo di guerra inutile, di trincee inespugnabili, di spallate irresolutive. In questa tragedia ci sono alcuni che non hanno né tempo né pazienza. L'Occidente l'Europa gli Stati Uniti innanzitutto: per quanto possono sopportare la constatazione che i loro sfrenati aiuti finanziari e militari non hanno schiuso nel Donbass il cielo della Storia e che si dovranno aiutare gli incontentabili ucraini "in saecula saeculorum"?

 

rishi sunak joe biden giorgia meloni jens stoltenberg volodymyr zelensky vertice nato di vilnius

Gli ucraini non sono in grado di spazzar via i russi da soli. È da qui che bisognerà disegnare nuovi solstizi […] Non diciamo più bugie. Dobbiamo cambiare […] illusioni. Il tempo scorre, incombono elezioni cruciali, il consenso che fino a ieri sembrava così automatico per questa guerra per procura, un po' vile e un po' furba da non richiedere nemmeno riscontro referendario, scivola verso l'"adesso basta". La vittoria è mutilata ancor prima di essere raggiunta. Al nostro vaniloquio illusorio di essere l'unico sistema ardentemente invidiato, che tutti strasudino dalla voglia di imitarci, in Asia in Africa in America Latina trovano invece liberatorio non esser succubi.

 

controffensiva ucraina nella regione di kherson 2

Non considerano peccato mortale mettere al loro tavolo il criminale Putin, visto che l'America ha fatto lo stesso con lo Scià, Chiang Kai-shek, Mobutu, Somoza, Pinochet eccetera eccetera. Si apparecchia l'equivalente finanziario ed economico dell'attentato alle Torri Gemelle, per fortuna senza morti, la creazione di una moneta internazionale alternativa al dollaro. Si intravede un effetto tossico per i cromosomi dell'egemonia a stelle e strisce, ovvero le palanche.

ABBRACCIO TRA ZELENSKY E BIDEN

 

Anche Zelensky non può permettersi di avere né tempo né pazienza. Il presidente ucraino è avviluppato nella sua propaganda della vittoria a tutti i costi. Finora è riuscito con efficacia prepotente a strappare ai leader occidentali, afflitti da sensi di colpa o da ambizioni di sbarazzarsi di Putin a basso costo, tutto quanto gli serviva. Ma se la vittoria si svela come impossibile […] non può essere lui, il callidus Zelensky, ad amministrare la dolorosa fase della accettazione della realtà. Siamo in pieno contrappasso, a Ovest si risponde con sempre maggiore fastidio alle sue mosse captatorie.

 

DAGHESTAN - PUTIN BACIA UNA RAGAZZA SUA FAN

Il presidente […] ha esaurito le munizioni umane; una generazione ucraina è stata spazzata via innalzando uno Stato militare […] L'odio verso l'invasore russo nutre, ubriaca, lo si ingoia […] Prima o poi si insinua […] la constatazione della sua inutilità pratica.

Gli ucraini sono vicini al punto in cui il dolore è più forte della sensazione di esistere. […] Ci vuole coraggio. Non si abbia paura di ricorrere, per fermare questo conflitto, a strumenti che qualcuno spregia come minimi o volgari, compromessi, rinvii sine die di soluzioni definitive, imposizioni dolorose. […]

 

controffensiva ucraina nella regione di kherson 4

2 - SARKOZY SPIAZZA GLI ALLEATI «PUTIN HA SBAGLIATO MA DOBBIAMO TRATTARE» KIEV: LOGICA CRIMINALE

Estratto dell’articolo di Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

 

Riecco Nicolas Sarkozy. L’ex presidente francese agita la comunità internazionale indicando la sua personale soluzione per mettere fine alla guerra in Ucraina. In un’intervista pubblicata sul sito di Le Figaro, mercoledì 16 agosto, Sarkozy si smarca bruscamente dalla linea ufficiale della Francia e della Nato: «I russi sono slavi. Sono diversi da noi. Discutere con loro è sempre difficile. Tuttavia noi abbiamo bisogno di loro e loro hanno bisogno di noi». Ancora: «Vladimir Putin ha sbagliato. Ciò che ha fatto è grave e si è risolto in un fallimento. Detto questo, ora bisogna trovare una via d’uscita».

NICOLAS SARKOZY VLADIMIR PUTIN

 

[…] un altro vortice di polemiche, a pochi giorni di distanza dall’incidente diplomatico causato dalle parole di Stian Jenssen. L’alto funzionario della Nato aveva ipotizzato «la cessione di territori da parte dell’Ucraina» in cambio dell’ingresso nella Nato. Sarkozy offre una variante sullo stesso tema: «È illusorio pensare che in Crimea si possa tornare indietro. Bisognerebbe organizzare un referendum con il controllo della comunità internazionale per sancire o meno la sua annessione alla Russia. L’Ucraina, inoltre, dovrebbe accettare lo status di Paese neutrale».

 

VOLODYMYR ZELENSKY E JOE BIDEN A KIEV

[…] Mykhailo Podolyak, consigliere di Volodymyr Zelensky ha twittato: «La fantastica logica criminale dell’ex presidente francese giustifica le guerre di aggressione della Russia. Inoltre spiega quale sia una delle cause fondamentali della guerra di oggi.

Vale a dire l’incoraggiamento da parte dei leader occidentali ai piani criminali di Putin che si è impadronito di territori stranieri in Georgia nel 2008 e in Ucraina nel 2014 (annessione della Crimea e occupazione di parte del Donbass, ndr ). ... L’incoraggiamento di Sarkozy è una complicità in un crimine durato anni».

vladimir putin in un campo di grano immagine creata con midjourney 2

 

L’astio degli ucraini forse si spiega anche con il sospetto di un legame speciale tra Sarkozy e una compagnia di assicurazioni russa, per un appalto di 3 milioni di euro.

Una vicenda al centro di un’indagine giudiziaria. Il leader degli ecologisti francesi, Julien Bayou, ha detto che l’ex presidente è «comprato dai russi». […]