“IL VERO SCOPO DI PUTIN È ENTRARE A KIEV, CACCIARE O CATTURARE ZELENSKY, INSTALLARE UN GOVERNO FANTOCCIO AL SERVIZIO DI MOSCA” - CHARLES KUPCHAN, EX CONSIGLIERE DI BARACK OBAMA: “UN NEGOZIATO? ANCHE PRIMA DEL CONFLITTO PUTIN NON HA COLTO NEANCHE UNA DELLE DIVERSE PROPOSTE DI MEDIAZIONE ARRIVATE DA PIÙ PARTI. E ANCHE ADESSO HO L'IMPRESSIONE CHE I RUSSI NON VOGLIANO TRATTARE IN BUONA FEDE. PER COME SI SONO MESSE LE COSE, MI SEMBRA IMPROBABILE CHE LA DIPLOMAZIA POSSA METTERE FINE ALLA GUERRA..."

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Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

 

CHARLES KUPCHAN.

Il negoziato, «non sembra avere prospettive». I russi «non stanno trattando in buona fede». Vladimir Putin «proverà ancora a raggiungere il suo obiettivo: un governo fantoccio a Kiev». Charles Kupchan, 63 anni, già consigliere di Barack Obama e docente di relazioni internazionali alla Georgetown University di Washington, non è sorpreso dal sostanziale fallimento del summit russo-ucraino in Turchia.

zelensky putin

 

Quali sono allora gli scenari?

«Ne vedo due. Parto da quello che mi sembra il meno plausibile. Putin prende atto che le operazioni militari non sono andate come immaginava. Concentra lo sforzo nella zona est dell'Ucraina, in una fascia lungo il confine con la Russia, fino al Donbass. Da lì si spinge fino alle città sul Mar Nero, Mykolaiv e poi Odessa. A quel punto il leader russo si ferma: annuncia di aver raggiunto i suoi obiettivi; si annette o dichiara indipendente il territorio conquistato; si rende disponibile per un cessate il fuoco e un negoziato finale».

 

Irpin, a nord di Kiev, 2022

Perché è una prospettiva poco probabile?

«Perché il vero scopo di Putin è un altro: entrare a Kiev, cacciare o catturare Zelensky, installare un governo fantoccio al servizio di Mosca. E penso che, nonostante le difficoltà incontrate sul terreno, non vi abbia ancora rinunciato. La sua armata è in stallo nel Nord nel Paese. Ma nel Sud può avanzare fino Dnipro, tagliando fuori l'esercito ucraino che combatte nella zona est, a Kharkiv. Da Dnipro i russi possono arrivare alla capitale. In ogni caso sono solo delle ipotesi: è ancora troppo presto».

 

volodymyr zelensky e vladimir putin 1

Però lei scarta la possibilità di un vero negoziato...

«Sì, perché anche prima del conflitto Putin non ha colto neanche una delle diverse proposte di mediazione arrivate da più parti. E anche adesso ho l'impressione che i russi non vogliano trattare in buona fede. Le intese minime raggiunte finora, come l'apertura di corridoi umanitari, non hanno retto alla prova dei fatti. Per come si sono messe le cose, mi sembra improbabile che la diplomazia possa mettere fine alla guerra».

biden

 

Gli americani possono fare di più in questa fase?

«La strategia di Biden mi sembra solida. Ha trovato un buon equilibrio tra la necessità di rispondere duramente all'aggressione di Putin, senza, però, alimentare l'escalation. Gli Usa fanno bene a respingere la proposta polacca di inviare i Mig29 all'Ucraina, così come è saggio evitare di istituire una "no-fly zone"».

 

D'accordo, ma la guerra non si ferma...

«La palla è nel campo di Putin. Tocca a lui la prossima mossa. A meno che non arrivi qualche sorpresa dalla Cina, che appare sempre più a disagio. Oppure dallo stesso Zelensky. Vediamo se il presidente ucraino ha in serbo qualche nuova proposta».

NEGOZIATO UCRAINA RUSSIA - SECONDO INCONTRO