“VOI GIORNALISTI SIETE UNA CATEGORIA PRIVILEGIATA” – ADOLFO URSO ERUTTA CONTRO UN REPORTER DURANTE UN BOTTA E RISPOSTA SULLA NORMA SUL CARO VOLI E LA CONTINUITÀ TERRITORIALE: "LEI NON CONOSCE LA REALTÀ. IN SICILIA E IN SARDEGNA I CITTADINI DEVONO PRENDERE UN VOLO PER PORTARE UN PARENTE A OPERARSI NEL NORD ITALIA. IO HO IL MANDATO DI TUTELARE I PIÙ DEBOLI” – MA PERCHÉ UN SICILIANO DEVE PRENDERE UN AEREO PER CURARSI E NON PUÒ FARLO A CASA SUA? - AH, DITE ALL'ARGUTO MINISTRO CHE CI SONO GIORNALISTI PAGATI 3 EURO AD ARTICOLO, ALTRO CHE PRIVILEGIATI...

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(ANSA) - "Capisco che lei appartiene a una categoria privilegiata e quindi non si rende conto di quello che riguarda i cittadini comuni, che vivono di stipendi a reddito basso e a cui noi dobbiamo guardare e garantire. Noi tuteliamo i più deboli perché questo è compito costituzionalmente garantito che il governo deve assicurare". Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, replicando ai giornalisti a Bruxelles durante un botta e risposta sulla norma sul caro voli e la continuità territoriale.

Interpellato da un cronista sull'opportunità del decreto asset, Urso ha evidenziato che "in Sicilia e in Sardegna molto spesso i cittadini devono prendere un volo all'ultimo momento, quando per esempio devono portare un congiunto ad operarsi in un ospedale del nord in Italia.

E quando si ritrovano in alcuni periodi dell'anno a non poterlo fare, perché il costo del trasporto aereo, l'unico che possono utilizzare, giunge anche a oltre mille euro, viene colpito il diritto fondamentale alla salute che noi dobbiamo garantire. La Costituzione ci dà questo indirizzo". Allo stesso giornalista che precisava il ruolo della continuità territoriale a tutela dei cittadini, il ministro ha replicato: "Lei non conosce la realtà, ci sono anche degli ospedali specializzati".

"Sono un giornalista iscritto all'ordine professionale dal 1981, conosco bene la categoria e l'influenza che questa categoria subisce - ha aggiunto Urso -. Conosco bene come si lavora e come oggi ci siano influenze che condizionano molto spesso i giornalisti. Io avevo un mandato molto specifico: tutelare i più deboli, i diritti dei cittadini e consumatori e anche delle imprese che devono concorrere a parità di mercato".