LETTERA A MICHELE SERRA – ‘’QUANDO AFFERMA CHE LA ‘SPROPORZIONE TRA IL RUOLO DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E QUELLO DEI SUOI BERSAGLI (FERRAGNI, SAVIANO) RENDE SGRADEVOLE LA SUA AGGRESSIVITÀ’ CREDO SI RIFERISCA A UNA SOCIETÀ ANCORA STRUTTURATA, COME NON LO È PIÙ LA TANTO DECANTATA SOCIETÀ FLUIDA, LIQUIDA CHE NON PUÒ PIACERE SOLO QUANDO FA COMODO E A SENSO ALTERNO. LA CADUTA DEL SISTEMA EDUCATIVO E LA SOCIETÀ GLOBALE HANNO GENERATO CITTADINI DESTRUTTURATI E DISINTERMEDIATI CHE 'COMPRENDONO' AL DI FUORI DEL TRADIZIONALE SISTEMA DI VALORI DEI RUOLI TRAMANDATO DALL’UMANESIMO A OGGI…”
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LETTERA A MICHELE SERRA
Riceviamo e pubblichiamo:
“De minimis non curat praetor” è una locuzione latina che significa, più o meno, che il primo della classe non si occupa di questioni o persone minori.
Quando Michele Serra afferma che la “sproporzione tra il ruolo di presidente del Consiglio e quello dei suoi bersagli rende sgradevole la sua aggressività” credo si riferisca a questa visione della società.
Che aveva valore, però, in una società ancora strutturata, come non lo è più la tanto decantata società fluida, liquida che non può piacere solo quando fa comodo e a senso alterno!
La caduta del sistema educativo e la società globale hanno generato cittadini destrutturati e disintermediati che “comprendono” al di fuori del tradizionale sistema di valori e di organizzazione sociale dei ruoli tramandato dall’Umanesimo a oggi.
Se Serra non trova tracce di “una cosa simile” in Draghi o negli ultimi tempi è perché non va più indietro con la Storia: lungo è l’elenco di apparenti “minimis” che sono stati attaccati dal potere perché, per dirla con Rousseau che è il padre di Marx, “corrompevano le masse”. Inoltre, dovrebbe essere motivo d’insperato orgoglio che un ministro prenda in considerazione chi scrive: significa che uno “scrittore” è trattato “inter pares”.
Lettera firmata