LICIA RONZULLI AFFILA LE UNGHIE: IL SENATO SARA’ UN CAMPO MINATO PER GIORGIA MELONI - “LIBERO”: “NELLA VESTE DI CAPOGRUPPO, NOTANO LE VECCHIE MALEFICHE VOLPI DEL PALAZZO, RONZULLI POTREBBE PERFINO METTERE A SEGNO UNA SORTA DI VENDETTA NEI CONFRONTI DI COLEI CHE L'HA ESCLUSA DAL GOVERNO, AD ESEMPIO FACENDO VOTARE IL GRUPPO DI FORZA ITALIA IN DISSENSO CON LA MAGGIORANZA IN ALCUNI PROVVEDIMENTI IN CUI I NUMERI SONO BALLERINI, IN PRATICA IL CLASSICO VIETNAM PARLAMENTARE…”

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Brunella Bolloli per “Libero quotidiano”

 

giorgia meloni licia ronzulli.

Qualcuno lo chiama risarcimento, qualcun altro rivincita. Comunque sia, la notizia della nomina per acclamazione di Licia Ronzulli capogruppo di Forza Italia al Senato è uno degli argomenti destinati a far discutere e non è detto che il famigerato "caso Ronzulli" sia definitivamente chiuso.

 

Lei, la fedele custode dei segreti del Cavaliere, la pugliese di talento che il leader avrebbe voluto alla guida di un ministero di peso, ha già spiegato in una nota che in realtà «non è mai esistito alcun caso Ronzulli» e che semmai ci fosse stato ora non esiste più perché «da figlia di un carabiniere» ha imparato da suo padre «che ha servito il Paese nell'Arma per tanti anni, che servire la Patria è il primo dovere di ogni cittadino e prima di tutto di chi ha responsabilità pubbliche».

 

giorgia meloni licia ronzulli

Dunque Licia, su cui Giorgia Meloni aveva posto il veto nel dream team che ha in mente per il governo, si deve consolare con un ruolo che non sarà ministeriale, ma ha comunque il suo perché, tanto più che - il suo omologo Alessandro Cattaneo, scelto per la Camera, non ce ne voglia - non si concretizza solo nel tenere a bada la pattuglia di forzisti a Palazzo Madama, ma pure nel governare le delicate dinamiche della coalizione laddove sono più a rischio, al Senato appunto.

 

SILVIO BERLUSCONI LICIA RONZULLI MEME

In questa veste, notano le vecchie malefiche volpi del palazzo, Ronzulli potrebbe perfino mettere a segno una sorta di vendetta nei confronti di colei che l'ha esclusa, ad esempio facendo votare il gruppo di Fi in dissenso con la maggioranza in alcuni provvedimenti in cui i numeri sono ballerini, in pratica il classico Vietnam parlamentare.

 

Fantapolitica? A sentire la diretta interessata pare proprio di sì, visto che subito dopo l'acclamazione all'unanimità, la neosenatrice, che succede ad Anna Maria Bernini, si è detta molto soddisfatta e desiderosa di stoppare le polemiche per lavorare in armonia con i colleghi. «Dobbiamo dare risposte agli italiani, il governo deve partire in fretta», ha dichiarato la senatrice ai cronisti, specificando che «non è mai stato un problema per me diventare ministro o meno, voi avete un po' contribuito a farlo diventare un problema. Questo è un incarico che mi gratifica tantissimo».

RONZULLI MELONI

 

 Nel pomeriggio Ronzulli è andata negli uffici di Fratelli d'Italia con gli altri capigruppo, ma non ha visto la premier in pectore. «Ho sentito la Meloni, i rapporti erano buoni prima e lo sono adesso. Non c'è stato bisogno di ricucire nulla», ha tagliato corto.

 

SILVIO BERLUSCONI LICIA RONZULLI

 Oggi i partiti saranno chiamati alla prova dell'Aula con il voto sui vicepresidenti delle Camere, ma stavolta il problema sembra più essere dalle parti del centrosinistra, con il Terzo Polo e Pd ai ferri cortissimi. Intanto la fedelissima porta a casa un incarico prestigioso e, nonostante i rumors della vigilia, nessun senatore ha osato contestare la sua nomina, arrivata sul far del giorno e ufficializzata con tanto di lettera firmata da Berlusconi che ha anche voluto essere presente in Senato per blindarla. «Conosco la senatrice Ronzulli da 30 anni è brava in tutto quello che ha fatto e sarà brava anche in questo ruolo», ha detto il Cav intervenendo alla riunione del gruppo. Forse ha un po' esagerato con gli anni, ma questo è un altro discorso..

RONZULLI BERLUSCONI MELONI