LA LOCOMOTIVA D'EUROPA SI È INGOLFATA – DOPO LO SCIOPERO DEI TRASPORTI DI LUNEDÌ, CHE HA BLOCCATO LA GERMANIA, SI ANNUNCIANO ALTRE PROTESTE. LA TRATTATIVA PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI DEGLI STATALI È IN STALLO: I SINDACATI CHIEDONO 650 EURO IN PIÙ AL MESE, PER ADEGUARE GLI STIPENDI ALL'INFLAZIONE – INTANTO IL GOVERNO SCHOLZ È PARALIZZATO DALLE LITI TRA VERDI E LIBERALI. E IERI, IN UNA BERLINO BLINDATA PER IL TIMORE DI CONTESTAZIONI, È ARRIVATO RE CARLO III… – VIDEO
-
Estratto dell'articolo di Uski Audino per “La Stampa”
Carlo III e sua moglie Camilla arrivano in una Berlino blindata per l'occasione, mentre sullo sfondo riverberano gli echi del grande sciopero di inizio settimana, i negoziati sindacali ancora in corso, e un governo federale che esce più debole da tre giorni di estenuanti consultazioni interne.
Per il primo viaggio all'estero del re del Regno Unito la capitale tedesca ha disposto misure di sicurezza imponenti alla porta di Brandeburgo: 900 unità di polizia, tiratori scelti sui tetti di Pariser Platz, reparti speciali del Sek pronti a entrare in azione e un controllo meticoloso del pubblico festante […]
La città è blindata perché dopo «il più grande sciopero in Germania degli ultimi 31 anni», come l'ha definito il numero uno del sindacato dei servizi Ver.di, nessuno vuole correre rischi. Niente di paragonabile alla situazione francese, si intende.
È una capitale calma quella che accoglie i reali, un'amministrazione che può vantare insieme al resto della Germania di avere gestito il «Super Streik», il mega sciopero congiunto del settore pubblico e dei trasporti di 24 ore lunedì scorso, senza scivolare nel caos. Ma potrebbe essere una calma momentanea.
Dopo tre giorni al tavolo delle trattative a Potsdam, tra parti sociali, governo federale e Comuni, ieri il sindacato Ver.di non vedeva ancora alcun varco nelle contrattazioni. «Purtroppo siamo ancora molto distanti» ha detto il leader sindacale Frank Werneke, e nuovi scioperi non sono da escludere. E la prossima volta potrebbero essere meno ordinati della precedente.
Anche le consultazioni nel settore dei trasporti sono appena ricominciate. Così come sono pendenti decine di altri tavoli negoziali, che riguardano il rinnovo dei contratti di chi lavora alle poste, nel settore tessile, nella carta.
«Il comportamento francese» però è un modello che nessuno vuole imitare.
[…]
Lo sciopero di lunedì è stato comunque il più esteso da decenni. Il sindacato Ver.di conta 1,86 milioni di iscritti e rappresenta circa 2,5 milioni di lavoratori del settore pubblico, tra cui educatori, infermieri, addetti alle pulizie. E l'astensione negli ospedali è stata del 60-70%. L'altra sigla che si è unita allo sciopero è quella che rappresenta i 230.000 lavoratori dei trasporti e delle ferrovie Evg.
[…]
Si sciopera per la crisi energetica ma soprattutto per l'inflazione che erode i salari. Ver.di chiede per il settore pubblico un aumento del del 10,5% dello stipendio e un minimo di 500 euro in più per 12 mesi. Governo federale e comuni offrono di contro il 5% in più in due step entro il 2024. Il sindacato dei trasporti vuole invece il 12% in più e un aumento minimo di 650 euro in busta paga, mentre la Deutsche Bahn mette sul piatto un bonus da 2500 euro che i sindacati rifiutano. La premessa delle richieste è semplice da spiegare, sostiene il sindacato.
L'aumento del salario nominale nel 2022 è stato del 3,5%, a fronte di un aumento dei prezzi al consumo medio del 7,9%, dicono i dati dell'ufficio di Statistica. Il salario reale è quindi sceso del 4,1%, tra i cali le più significativi da decenni.
La Germania parte comunque da una media alta di stipendi, se si pensa che il salario di un addetto delle ferrovie è intorno ai 2800 euro al mese. Durante lo sciopero il governo Scholz ha tenuto un profilo basso, impegnato com'era a dirimere questioni interne vitali per la sua sopravvivenza nella tre giorni di consultazioni interne. Che la sua debolezza regga all'urto di ulteriori conflitti sociali è però tutto da vedere.
ARTICOLI CORRELATI