LODO BISI SU CALDEROLI: LO VOLETE FAR FUORI? LASCIATELO SOLO A PRESIEDERE L'AULA

DAGOREPORT

Calderoli, lasciatelo solo a presiedere. Il Banana convinca il satrapo Kazako a rimandare mamma e figlia. Alfano multicariche invece che occuparsi di falchi e colombe stia a lavorare al Viminale. De Bortoli un amico vigliacchetto sul quale è anche inutile ormai infierire.

Pillole di potere che Bisi con aria scanzonata ha elargito nell'intervista finale di ‘'Virus'' ieri sera su Rai due incalzato da Nicola Porro. Un milione e mezzo di persone poco prima di mezzanotte a sentire l'ultimo andreottiano in circolazione resuscitato dagli abissi della P2, P3 P4 con il best seller "L'uomo che sussurra ai potenti" scritto con Paolo Madron per ChiareLettere che sta raggiungendo le 100 mila copie.

L'uomo nero della prima e seconda Repubblica confessa di andare teleguidato dalla moglie a fare la spesa mentre viene intercettato ma spara a zero sulla classe politica incapace di far dimettere Calderoli-orango. Perfino Lettaenrico non ci riesce.

Eppure sarebbe facilissimo, propone Bisi. Basta che alla prossima seduta del Senato presieduta dall'inventore del Porcellum tutti si alzino in piedi e lo lascino solo, governo compreso. A quel punto Grasso non potrà mandarlo più in aula e al massimo, se non si leva dai piedi dovrà occuparsi dei turni dei commessi.

Sel e Cinque Stelle e una parte dei Renziani ci stanno seriamente pensando. Bisi ha una ricetta anche per la crisi kazako che definisce il solito pasticcio all'italiana favorito da un ministro dell'interno che sta poco al Viminale costretto com'è, poverino, a tenere a bada lo zoo interno al Pdl.

Berlusconi si consulti con Blair altro intimo del satrapo ed insieme lo convincano a rimandarci mamma e figlia. Non solo per l'Italia ormai sputtanata per il sequestro delle due poverine ma soprattutto per lui che verrà massacrato sui media del mondo che hanno acceso un faro sul suo regime.

Su De Bortoli questa volta Bisi non ha infierito forse perché lo considera ormai quasi in pensione ma ha confessato di essere consultato anche da Dago, ma di essere in buona compagnia - dice lui - di grandi insospettabili manager come Franco Bernabe' e Mauro Moretti. Cazzate in libertà...