LOLLO, MA QUA E' TUTTO UN MAGNA MAGNA! – DOPO LO SCIVOLONE SUI POVERI CHE MANGIANO MEGLIO DEI RICCHI, IL MINISTRO LOLLOBRIGIDA INSISTE CON LA LOTTA DI CLASSE NEL PIATTO - “IN ITALIA ANCHE I POVERI MANGIANO BENE IN TRATTORIA” - MA IN POCHI ISTANTI IL TEOREMA SCRICCHIOLA: “PER AVERE QUALITÀ BISOGNA PAGARE” – SPAZIO ANCHE ALLO SFOTTÒ ALLE ALTRE CUCINE: QUELLA MESSICANA “UN PO’ PICCANTE”, QUELLA COREANA ACCOMPAGNATA DA UNA SMORFIA DISPREGIATIVA (COSI' FAMO SCOPPIA' UN CASO DIPLOMATICO CON SEUL...)

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Leonardo Bison per il “Fatto quotidiano” - Estratti

 

Il ministro Francesco Lollobrigida di dati reali proprio non ne vuole sapere. Ieri il suo intervento a un evento di Fipe Confcommercio sulla ristorazione s’è trasformato in una sequela di luoghi comuni e classismo.

 

Memore degli attacchi subiti qualche mese fa per aver detto che “in Italia i poveri spesso mangiano meglio, perché acquistando dal produttore cercano qualità”, stavolta Lollobrigida parte in difesa: “Nessuno dice che devi essere povero per essere contento”, però… Però anche chi ha meno da noi può pasteggiare in trattoria a prezzo contenuto, dice il ministro: “Prova a farlo in altre parti del mondo”. Le altre parti del mondo nella narrativa ministeriale sono soprattutto gli Stati Uniti, dove “per mangiare bene si pagano cifre che per noi si pagano in ristoranti stellati” e chi non è mediamente ricco “ha difficoltà a trovare un modo per mangiare bene”. Basta? Macché: “Noi diciamo mangio come a casa, pensando a come la nonna e la mamma ti hanno educato alla qualità, prova a pensare a uno statunitense che lo dice, anche no per carità”, lì mangiare è solo una “pompa di benzina per esseri umani”.

MEME SU GIORGIA MELONI E LE FRASI DI LOLLOBRIGIDA SUI POVERI

 

Ma in pochi istanti il teorema scricchiola: “Per avere qualità bisogna pagare”, passa a sostenere il ministro. Poi: “Se non si è informati sulla qualità si sceglie il costo più basso, sennò si sceglie sempre la qualità”. La massa di persone che stanno passando i questi mesi ai discount o alle mense dei poveri devono essere tutte molto disinformate.

 

C’è spazio anche a uno sfottò alle altre cucine già patrimonio Unesco: quella messicana “un po’ piccante”, quella coreana accompagnata da una smorfia dispregiativa. Da noi qualità diffusa, eppure i giapponesi, spiega, hanno paura degli albergatori e dei ristoratori italiani che truffano, a causa di notizie che rimbalzano sui nostri media: notizie da evitare, naturalmente. 

FRANCESCO LOLLOBRIGIDA E I POVERI - VIGNETTA DI VAURO

 

 

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