LUIGINO È TORNATO – DI MAIO APRE LA CAMPAGNA PER IL SÌ AL REFERENDUM, SU CUI PUNTA TUTTO PER TORNARE A COMANDARE ANCHE UFFICIALMENTE IL MOVIMENTO 5 STELLE – NIENTE COMIZI, MA INCONTRI NEI TERRITORI, PER UN TOUR VOLUTAMENTE DISTINTO E SEPARATO DA QUELLO DEGLI ALTRI BIG – E SUL GRAN CASINO DELLE ALLEANZE IL CAPRO ESPIATORIO È CRIMI…

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Federico Capurso per “la Stampa”

 

virginia saba luigi di maio

Luigi Di Maio è tornato. Dopo i mesi passati tra le silenziose feluche della Farnesina, l'ex capo politico del Movimento torna a far sentire la sua voce nel partito. La campagna per il Sì al referendum, lanciata ieri dai suoi canali social, è molto più di un semplice impegno per arrivare all'approvazione del taglio dei parlamentari.

 

«Sarà il tour di Luigi per il Movimento», è la voce che rimbalza nelle chat tra i suoi fedelissimi. Una corsa in autonomia. Perché ci sarà anche un altro tour, organizzato dal partito, con Paola Taverna, Vito Crimi, Danilo Toninelli, al quale Di Maio non parteciperà. Come se le due realtà, ormai, viaggiassero su piani diversi, forse paralleli.

 

luigi di maio strappa le poltrone in piazza montecitorio flash mob m5s per il taglio dei parlamentari

Una distanza rimarcata anche dal nuovo slancio impresso all'alleanza con il Pd sui territori, in vista delle Comunali del 2021 a Roma, Torino, Milano, Bologna e Napoli. Di Maio si smarca però dal fallimento dell'intesa per le Regionali; la responsabilità viene addossata al reggente Vito Crimi: «Bisognava muoversi prima, ma se non c'è un coordinamento nazionale è difficile», dice in un'intervista al "Fatto quotidiano".

 

LUIGI DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO - PIETRO DETTORI

«Non abbiamo mai fatto una proposta complessiva - punge -. Andavano proposti candidati 5Stelle sostenuti dagli altri, e candidati degli altri sostenuti da noi». Parla di nuovo da leader. Offre una direzione, indica come arrivarci, sottolinea gli errori, il modo per non ripeterli. E questa volta, la maggioranza dei parlamentari è con lui, confortata dalle parole di Di Maio sul loro vero nemico interno, Davide Casaleggio, e sulla sua Rousseau, che per il ministro degli Esteri dovrà evolversi insieme al Movimento.

DAVIDE CASALEGGIO LUIGI DI MAIO VITO CRIMI

 

Come a voler avvisare il figlio del fondatore che il suo potere non potrà rimanere cristallizzato. Le proteste della fronda guidata da Alessandro Di Battista - che in Casaleggio ha il suo sponsor più forte - non sembrano avere eco: «Se il M5S è quello raccontato da Luigi, allora abbiamo tradito», prova ad attaccarlo l'ex ministra Barbara Lezzi con un post su Facebook. In pochi, però, applaudono.

 

La campagna elettorale per il Sì al referendum, per le Regionali e le Amministrative, sarà il primo passo verso una nuova centralità di Di Maio nel Movimento. Perché dopo il voto del 20 e 21 settembre - è il ragionamento dell'ex capo politico - si aprirà inevitabilmente una discussione interna sulla leadership. Il rischio è quello di lasciare il pallino a Casaleggio, che potrebbe favorire Di Battista.

luigi di maio davide casaleggio

 

E il titolare della Farnesina non è più così sicuro che sia conveniente rimanere fuori dalla partita. Il suo non sarà comunque un tour fatto di piazze, palchi e riflettori, ma di incontri sui territori, perché in tempi di Covid si vogliono evitare polemiche su mascherine e assembramenti. Gli appuntamenti dovrebbero essere fissati nei prossimi fine settimana, tra venerdì e domenica, mirati alle regioni chiamate al voto, fatta eccezione per il Veneto a traino leghista - dove il Movimento non si sente a suo agio - e la Valle d'Aosta.

 

Non dovrebbero essere toccate le grandi città, preferendo invece i comuni dove si presenteranno candidati sindaco del Movimento e al suo fianco ci potrebbero essere i fedelissimi, dai viceministri Laura Castelli e Giancarlo Cancelleri al deputato Michele Gubitosa. Ma c'è anche l'urgenza di difendere le ragioni della riforma costituzionale, perché il No sta crescendo.

 

luigi di maio vito crimi 3

«C'è bisogno di far sentire la voce degli italiani - dice Di Maio nel video con cui lancia la sua campagna -. Il fronte del No è interno alla politica, è voce dei palazzi». Anche se non è chiaro cosa sia allora il Movimento, tra ministri, sottosegretari, e uomini posizionati nei consigli d'amministrazione di tutte le grandi partecipate di Stato. Il messaggio magari si affinerà. Ora, per lui, era importante tornare.

grillo di maio casaleggio
LUIGI DI MAIO

 

luigi di maio e virginia saba a palinuro 10
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luigi di maio pasquale tridico