1. LUTTAZZI AMARI: ''QUELLA DI GRILLO NON SARÀ PIÙ SATIRA, MA PROPAGANDA. HA CEDUTO ALLA LUSINGA DEL POTERE, CHE È BUONO PER IL MARKETING, PESSIMO PER LA SATIRA
2. ''CHIAMARE LO SPETTACOLO TEATRALE 'GRILLO CONTRO GRILLO' NON GLI RESTITUIRÀ LA VERGINITÀ. DICE CHE SI FA DA PARTE MA È FALSO: HA FORSE RINUNCIATO ALLA PROPRIETÀ DEL MARCHIO DEL M5S? NO. QUANTO E' CREDIBILE LA SUA SATIRA CONTRO CASALEGGIO E DI MAIO?''
3. IL COMICO HA SEMPRE UN PUNTO DI VISTA POLITICO. MA QUANDO FONDA UN PARTITO, NON CERCA PIÙ LA RISATA, MA I VOTI. E COSÌ CAMBIA PER SEMPRE LA SUA NATURA. NON È PIÙ ARTE


Daniele Luttazzi per il suo blog, https://danieleluttazzi.wordpress.com/

luttazzi rai per una notte

 

La notizia che nel 2016 Grillo tornerà in tour con un nuovo monologo è stata commentata dalla stampa italiana con i non-argomenti che di solito riserva alle note di colore, o agli sfottò; ma l’evento è molto più interessante di quanto possa sembrare a chi, in materia, è digiuno. Infatti, quella che Grillo porterà sul palco non sarà più satira.

 

La satira nasce politica con Aristofane: esprime un punto di vista. Un punto di vista è sempre opinabile, ma non per questo pregiudiziale: lo diventa, però, se il comico fa attività partitica. Dal momento in cui il comico decide di compiere questo passo, la sua satira diventa, inevitabilmente, propaganda.

GRILLO CONTRO GRILLO A TEATRO

 

Il comico che fa propaganda ne ricava vento in poppa: è la lusinga del potere. E prima che gli influencer del PD mi strumentalizzino per l’ennesima volta (non mi illudo, lo faranno comunque), aggiungo questo: il problema riguarda tutti i satirici che pubblicano su giornali di partito; e quelli che, in periodo elettorale, invitano un segretario di partito in un loro programma tv per fargli da spalla comica; e quelli che salgono su palchi identitari senza fare satira sull’identità ospite.

 

IL RITORNO DI GRILLO A TEATRO

Satira e comicità sono forme particolari di argomentazione del verosimile. Sono tecniche di persuasione, ma l’effetto a cui devono persuadere è la risata, non il voto. Altrimenti non è più arte: è propaganda.

 

Grillo, animale da palcoscenico, fiuta il pericolo, e così titola la nuova impresa “Grillo contro Grillo”, come se questo bastasse a farlo tornare vergine. Purtroppo, con la scelta di fare attività partitica, Grillo ha ceduto alla lusinga del potere, che è nemico della satira; e questa decisione, benché ottima per il marketing, ha cambiato la natura della sua comicità per sempre. Grillo adesso vorrebbe tornare quello di prima, dice che si fa da parte. Troppo tardi. Ed è falso: ha forse rinunciato alla proprietà del marchio Movimento 5 Stelle? Ci rinunci, dunque, e potremo giudicare fino a che punto è credibile la sua satira contro Casaleggio, Fico, Di Battista e Di Maio (ooops!).

IL RITORNO DI GRILLO A TEATRO

 

BEPPE GRILLO E CASALEGGIO AL QUIRINALE
DI MAIO FICO GRILLO 1
STATUTO GRILLO CINQUE STELLE DA HUFFINGTON POST

E adesso, sui criteri di selezione della classe dirigente di un partito, lascio la parola a Paolo Cirino Pomicino.

STATUTO GRILLO CINQUE STELLE DA HUFFINGTON POST