M5S, FINE DELLA PRESA PER IL CULO - SERGIO RIZZO: ''NATO PER SCARDINARE IL DECREPITO SISTEMA DEI PARTITI, SBARCATO IN MASSA NEL PARLAMENTO PER “APRIRLO COME UNA SCATOLETTA DI TONNO”, HA FINITO PER INTEGRARSI IN PIENO CON IL CONTENUTO DI QUELLA SCATOLETTA. TONNO, MAGARI CON QUALCHE SPINA, MA SEMPRE TONNO - COSÌ ANCHE GLI INSOSPETTABILI GRILLINI HANNO IMPARATO MOLTO BENE L'ADAGIO ANDREOTTIANO, QUELLO SECONDO CUI "IL POTERE LOGORA CHI NON CE L'HA"


Sergio Rizzo per la Repubblica

 

BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

La surreale crisi politica d' agosto ci offre una sola certezza: l' età dell' innocenza del Movimento Cinque Stelle si è del tutto esaurita. Nato per scardinare il decrepito sistema dei partiti rimpiazzando la democrazia rappresentativa con la democrazia diretta via web, e sbarcato in massa nel parlamento italiano con l' unico obiettivo di «aprirlo come una scatoletta di tonno», ha finito per integrarsi in pieno con il contenuto di quella scatoletta. Tonno, magari con qualche spina, ma sempre tonno.

 

La storia dell' ultimo anno, e più ancora degli ultimi giorni, sta a dimostrare come il M5S sia ormai assimilato a quel sistema che si proponeva di mandare in pensione. Si tratta, a tutti gli effetti, di un partito come gli altri: sia pure al netto di alcune curiose stravaganze dai contorni mai chiariti fino in fondo, tipo la famosa piattaforma Rousseau e il ruolo dei signori privati che la controllano.

loretta goggi beppe grillo heather parisi

Identici rituali. Medesimi codici nei rapporti interni, articolati in correnti governate da altrettanti capibastone. E quel che toglie definitivamente ogni dubbio, perfino gli stessi linguaggi.

 

Dopo la batosta elettorale in Sardegna abbiamo sentito Luigi di Maio ripudiare prontamente la tesi della sconfitta, come hanno sempre fatto gli sconfitti: «È inutile confrontare il dato delle amministrative con quello delle politiche. Se si guarda agli altri partiti il M5S è in linea con tutte le altre forze politiche». E all' indomani dell' indimenticabile scoppola presa alle Europee di fine maggio, ecco il capo politico grillino rifugiarsi in una pietosa giustificazione, tirando in ballo gli elettori: «Prendo atto che la nostra gente si è astenuta e attende risposte, e noi queste risposte gliele vogliamo dare. Restiamo comunque ago della bilancia in questo governo».

BEPPE GRILLO IN CANOTTO A PIAZZA MAGGIORE BOLOGNA

 

Le dirette streaming? Un vecchio ricordo, e anche un po' fastidioso. La trasparenza sbandierata nell' età dell' innocenza come regola aurea nelle relazioni con i diversi? Meglio i rassicuranti vertici di maggioranza, tali e quali rispetto a quelli delle maggioranze di un tempo. Magari a tarda sera, magari a casa di qualche amico, dove manca soltanto la crostata. Vertici estenuanti, tanto da far rimpiangere i caminetti democristiani, le melodrammatiche maratone uliviste, le litigate notturne fra Gianfranco Fini e Giulio Tremonti.

 

beppe grillo con roberto fico e virginia raggi

Il dogma intangibile del limite ai due mandati per gli eletti del Movimento? Demolito dal "mandato zero" annunciato da Di Maio come la grande innovazione politica della terza (o quarta?) repubblica, ma già sperimentato con successo (nella seconda?) da Roberto Formigoni. Con qualche big grillino già corso ai ripari saltando un giro per assicurarsi la possibilità di correre al giro seguente con l' avversario fuori gioco: ma senza immaginare che proprio lui si sarebbe inventato il mandato zero.

rocco casalino beppe grillo

 

E la guerra alle poltrone? Evaporata silenziosamente nella selva di nomine pubbliche fatte seguendo senza troppe remore il manuale Cencelli nuova edizione. Per arrivare a rispolverare nelle trattative per fare un governo, al termine di una fulminea metamorfosi, la politica dei due forni in auge nella Prima Repubblica, ma quella vera.

 

BEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO

Formula che si deve, nientemeno, a Giulio Andreotti. Fu lui a coniarla, ormai più di mezzo secolo fa, al tempo del primo centrosinistra. La Democrazia cristiana era combattuta fra l' alleanza con i socialisti o con lo schieramento liberale e "il Divo" affrontò il dilemma spiegando che i cattolici avrebbero potuto produrre indifferentemente il pane nel forno con la sinistra o con la destra. Il partito docilmente si adeguò. Esattamente come avrebbero fatto i democristiani soltanto qualche anno dopo, cambiando radicalmente la strategia delle alleanze.

beppe grillo luigi di maio alessandro di battista contro la legge elettorale

 

Anche il segretario del Partito socialista Bettino Craxi non avrebbe avuto molti scrupoli, nel suo mitico decennio, nell' usare la tattica dei due forni brevettata dalla Dc: l' accordo con la destra democristiana per il governo e l' intesa con i comunisti nelle giunte di sinistra per il controllo delle amministrazioni locali.

 

Da allora la politica italiana si è riempita letteralmente di doppi forni, con la complicità di leggi elettorali scriteriate: che sembravano fatte apposta. Così anche gli insospettabili hanno imparato molto bene l' adagio andreottiano, quello secondo cui "il potere logora chi non ce l' ha". Con il risultato che l' età dell' innocenza se n' è definitamente andata.

BEPPE GRILLO LUIGI DI MAIO
BEPPE GRILLO ROBERTO FICO
beppe grillo con buffagni
beppe grillo rocco casalino alla marcia di assisi
beppe grillo a malindi da briatore
BEPPE GRILLO CIRIACO DE MITA
beppe grillo copertina espresso 1992
carla ruocco beppe grillo
BEPPE GRILLO VOLEVA REFERENDUM PER USCIRE DALL EURO
BEPPE GRILLO KENYA MALINDI
beppe grillo a malindi nel 2015
beppe grillo su vespa e casamonica rai paramafiosa
beppe grillo a malindi nel 2015
beppe grillo sulla biga al circo massimo 5
beppe grillo davide casaleggio
Beppe Grillo con Alice Salvatore, candidata alle regionali del M5S, e Luigi Di Maio
beppe grillo gianroberto casaleggio
beppe grillo
beppe grillo
BEPPE GRILLO VESTITO DA UOMO TIGRE
BEPPE GRILLO DA' LA COMUNIONE AI GRILLINI
beppe grillo
VITTORIO SGARBI E LA VECCHIA FOTO CON BEPPE GRILLO
BEPPE GRILLO LUIGI DI MAIO ALESSANDRO DI BATTISTA