‘’MA DAVVERO IL MINISTRO NUNZIA DE GIROLAMO NON È INDAGATA?’’ - I GRILLINI NON CI CREDONO E PRETENDONO CHIAREZZA: ‘’LA CANCELLIERI MANDI GLI ISPETTORI NELLA PROCURA DI BENEVENTO PER VERIFICARE SE IL MINISTRO RISULTA ISCRITTA NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI’’


Alessandra Arachi per ‘Il Corriere della Sera'

NUNZIA DE GIROLAMO - FRANCESCO BOCCIA

«Il ministro De Girolamo? Il ministro Josefa Idem si è dimessa dimostrando uno stile profondamente diverso da lei». Matteo Renzi non la manda a dire. La dice, semplicemente, il segretario del Pd parlando del caso del ministro delle Politiche agricole che in queste ore sta mettendo in subbuglio il Parlamento. E, di conseguenza, il governo.
È lineare, Matteo Renzi: «Sul ministro De Girolamo deciderà il premier Letta. Noi ascolteremo quello che ha da dire, poi vedremo». Ma intanto è proprio il gruppo del Pd che alla Camera sta spingendo perché il ministro di Ncd venga a riferire in aula.

Un'interpellanza parlamentare (prima firma del renziano Michele Anzaldi) è stata depositata ieri, per la quale il ministro De Girolamo dovrà rispondere a Montecitorio, probabilmente già venerdì prossimo. «Il ministro spieghi quali siano state le motivazioni che hanno determinato il suo intervento poco trasparente nelle specifiche questioni», scrivono i deputati del Pd, riferendosi alla bufera che ha travolto il ministro di Ncd in questi ultimi giorni.

NUNZIA DE GIROLAMO

Più morbida la posizione del ministro pd Dario Franceschini: «La ministra De Girolamo risponderà venerdì in Parlamento. Le forze politiche decideranno dopo averla sentita. Non si può fare giustizia sommaria: al momento non è indagata, siano in presenza di una registrazione abusiva. Il modo migliore è aspettare il suo intervento in Parlamento».
È finita nel mirino per via delle pressioni indebite per gli appalti nella Asl di Benevento, il ministro delle Politiche agricole.

NUNZIA DE GIROLAMO

Ma davvero il ministro Nunzia De Girolamo non è indagata? I deputati del Movimento 5 Stelle non ci credono e pretendono chiarezza. La pretendono dal ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri: «Mandi gli ispettori nella procura di Benevento per verificare se il ministro delle Politiche agricole risulta iscritta nel registro degli indagati», scrivono in un'interrogazione a prima firma Alfonso Bonafede i deputati del M5S, mentre dai banchi di Sel rivendicano di essere stati loro i primi a tirare fuori lo scandalo nella Asl di Benevento.

Basta leggere un'interrogazione a risposta scritta inviata al ministero della Salute, datata 17 giugno 2013 e firmata dal deputato campano di Sel Arturo Scotto. Denunciava una gestione di malaffare dell'appalto del servizio 118 da parte del direttore generale della Asl Michele Rossi, indicato come persona vicino al ministro delle Politiche agricole.

letta

Intanto i deputati di Ncd, prima firma Enrico Costa, hanno presentato al ministro un'interpellanza urgente per chiedere «come intenda tutelare non solo la sua immagine ma anche le basi dello Stato di diritto nei confronti del soggetto che si è reso responsabile delle registrazioni abusive di cui è stata vittima».

Nunzia De Girolamo ieri ha dato mandato ai suoi avvocati, Gaetano Pecorella e Angelo Leone, di predisporre un esposto da inviare alla magistratura di Benevento e al garante per la protezione dei dati personali «per la captazione di frasi illecite registrate abusivamente in un colloquio al quale partecipava lei allora deputato». Di più: il ministro Nunzia De Girolamo chiede di chiarire le responsabilità di tutti coloro che «con atti e fatti gravemente lesivi della mia privacy hanno tentato di ledere la mia immagine e la mia onorabilità».

RENZI E LETTA ALL ASSEMBLEA NAZIONALE PD

Lo scandalo, infatti, è venuto fuori per via di registrazioni effettuate durante un incontro nella casa del padre del ministro. Una circostanza che scandalizza il ministro per le Riforme di Ncd Gaetano Quagliariello.

Dice, il ministro Quagliariello: «Credo che il caso De Girolamo ponga un tema di più ampia portata, che investe la civiltà stessa di un Paese e la possibilità per gli italiani di vivere in una società diversa da quella descritta nel film "Le vite degli altri", dedicato alla Germania dell'Est».

 

ANGELINO ALFANO ENRICO LETTA GREAT GATSBY
ALFANO LETTA CETRIOLO