MA LA GERMANIA NON ERA UNA LOCOMOTIVA ECONOMICA E PARADISO SOCIALE? - MENTRE L'AFD SORPASSA LA CDU NELL'EST, IL CAPO DEI SERVIZI SMENTISCE LA MERKEL: ''IL VIDEO DELLA 'CACCIA AGLI STRANIERI' DURANTE LA MANIFESTAZIONE DI CHEMNITZ PUO' ESSERE FALSO''. OVVERO: FAKE NEWS FABBRICATE PER COLPIRE LA DESTRA ANTI-MIGRANTI - L'SPD, NON AVENDO ARMI POLITICHE PER BATTERLA, VUOLE METTERE SOTTO SORVEGLIANZA AFD
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1.GERMANIA:SONDAGGIO, AFD SORPASSA PER PRIMA VOLTA CDU ALL'EST
(ANSA) - L'ultradestra di Afd, in Germania, sorpassa per la prima volta la Cdu, nell'est del Paese. È quello che rivela un sondaggio di Infratest Dimap, per die Welt e Ard: Afd sarebbe al 27%, e la Cdu al 23. Terza forza politica è la Linke, data al 18%, seguita dall'Spd al 15%. I Verdi sarebbero al 7% e i liberali al 6. Il sondaggio è realizzato sulla base di 300 interviste telefoniche, e l'istituto mette in guardia sui margini di errore, maggiori di quelli dei rilevamenti a livello federale.
Il sorpasso nei Laender dell'est, dove l'ultradestra è molto forte, è uno scenario temuto da tempo e arriva dopo le manifestazioni di Chemnitz, città della Sassonia, in cui la destra populista ha sfilato accanto a neonazisti ed estremisti, dopo la morte di un 35enne tedesco, in una rissa con alcuni migranti. I fatti di Chemnitz agitano la politica tedesca, e oggi è stata eclatante l'intervista del presidente dei Servizi interni alla Bild, Maassen, che ha contraddetto Merkel sulla "caccia dell'odio", affermando che non vi siano prove a riguardo.
2.GERMANIA:CAPO SERVIZI,DUBBI SU 'CACCIA A STRANIERI' CHEMNITZ
(ANSA) - Resta alta l'attenzione dell'opinione pubblica sui fatti di Chemntiz, in Germania, dove oggi il presidente dei Servizi interni, Hans-Georg Maassen, ha affermato alla Bild che non vi siano prove della "caccia dell'odio" che avrebbe preso di mira gli stranieri, nei giorni caldi della manifestazioni dell'ultradestra e dei neonazi, esplose dopo la morte di un 35enne tedesco in una rissa con dei migranti. "Non ci sono prove solide di una caccia dell'odio del genere", ha affermato Maassen, il quale ha anche messo in dubbio che i video circolati sulla rete siano autentici.
"Non ci sono prove che i video circolati su internet siano autentici. Ci sono buone ragioni per ritenere che si sia trattato di false informazioni, probabilmente per distrarre l'opinione pubblica dall'assassinio di Chemnitz", ha aggiunto. Parole che hanno scatenato la reazione dei populisti di Afd: Alexander Gauland ha chiesto di nuovo le dimissioni di Steffen Seibert, il portavoce della cancelliera, che aveva stigmatizzato nei giorni scorsi la "caccia dell'odio" in Sassonia. La stessa Merkel ha però ribadito due giorni fa la ferma condanna alle "persecuzioni" emerse dalle immagini.
3.MIGRANTI: MERKEL BACCHETTA SEEHOFER. E ATTACCA AFD, AIZZANO'
(ANSA) - Horst Seehofer, il ministro dell'Interno tedesco, vuole ricominciare a litigare sulla migrazione e la definisce "madre di ogni problema", ma Angela Merkel ribatte nel giro di poco: "Io dico che la migrazione ci pone delle sfide, e ci sono dei problemi. Ma ci sono anche dei successi", ha affermato nel corso dell'intervista estiva all'emittente tv RTL.
Nell'intervista, la cancelliera è tornata a stigmatizzare l'odio xenofobo emerso nei tumulti di Chemnitz: "Va detto in modo molto chiaro che va rafforzato chiunque si batta contro il razzismo e l'odio. Questo dovrebbe essere il messaggio di Chemnitz". Quindi ha attaccato l'ultradestra di Afd, "il partito contribuisce in parte ad aizzare gli animi, questo va detto".
4.LA MERKEL, IL FAKE SULLA DESTRA E LA VERITÀ SULLA "CACCIA ALLO STRANIERO"
Andrea Indini per www.ilgiornale.it
Durante le proteste dell'estrema destra a Chemnitz non ci sono state "cacce collettive" agli stranieri.
In un'intervista, pubblicata oggi dalla Bild, il capo dei servizi interni della Germania, Hans-Georg Maassen, smentisce pubblicamente Angela Merkel. E bolla come fake news le ricostruzioni fatte dalla cancelliera tedesca. "Non ci sono prove che il video, che circola su internet e mostra aggressioni commesse contro persone all'apparenza straniere, sia autentico", taglia corto Maassen. Non solo. I servizi segreti hanno anche "buone ragioni" per credere che si tratti di "una falsa informazione intenzionale" per "distrarre l'attenzione dell'opinione pubblica dall'omicidio" di Daniel, il 35enne tedesco di 35 ammazzato a coltellate da due rifugiati, un iracheno e un siriano ora in custodia cautelare.
Nei giorni scorsi tutti i giornali del Vecchio Continente hanno acceso i riflettori su Chemnitz. Tra gli oltre seimila partecipanti, che hanno sfilato in corteo grido "Il popolo siamo noi", una decina sono stati denunciati per aver fatto il saluto nazista. Ma contro la protesta organizzata da Alternative für Deutschland (AfD), a cui hanno partecipato frange dell'estrena destra, neo nazisti e hooligan, ll'accusa che è stata subito mossa di essere diventata l'occasione per far partire la "caccia allo straniero".
Tanto che, al termine della manifestazione, sono stati soccorsi un afghano, un siriano e un bulgaro. "Tra le persone che hanno preso parte alla dimostrazione una cinquantina erano pronte alla violenza", ha confermatoil capo della polizia di Chemnitz, Sonja Penzel, raccontando che contro la polizia sono stati tirato sassi e bottiglie. Un video, pubblicato da un giornalista su Twitter e poi ripreso da tutte le emtittenti tedesche, aveva poi mostrato le violenze scoppiate in strada contro gli stranieri. "Quello che abbiamo visto (a Chemnitz, ndr) - aveva tuonato la Merkel in quei giorni - non ha posto in uno stato di diritto".
Ora, quanto accaduto durante la manifestazione dell'estrema destra, non è poi così cristallino. Sebbene uno dei giornalisti che avevano postato il video che denunciava la caccia allo straniero, abbia confermato alla stessa Bild di averlo realizzato proprio quel giorno a Chemnitz, i servizi segreti tedeschi lo hanno smontando non essendo nemmeno sicuri che sia "autentico".
I primi dubbi sui resoconti apparsi sui media a riguardo delle cacce collettive dell'estrema destra erano stati sollevati dal governatore del Land della Sassonia, Michael Kretschmer, negando quasliasi "folla in collera, caccia collettiva e pogrom". Una ricostruzione che è stata ora confermata anche dall'Ufficio di protezione della Costituzione (Bundesamt fuer Verfassungschutz), servizio di informazione che mira a verificare eventuali attività contrarie alla Costituzione federale sul territorio tedesco.
"Non abbiamo avuto informazioni affidabili secondo cui tali cacce collettive abbiano avuto luogo", ha affermato chiaramente Maassen smentendo pubblicamente la Merkel che lo scorso 28 agosto aveva appunto denunciato con forza "l'odio nelle strade" nei confronti degli immigrati. Eppure, nonostante il report dell'intelligence, per il portavoce della Merkel, Steffen Seibert, "resta il fatto che esiste un filmato in cui si vedono persone di origine straniera perseguitate e minacciate". Anche se quel video è, probabilmente, falso.