MA QUINDI ORA SI PUÒ SPARARE A UN LADRO CHE CI ENTRA IN CASA? – LA LEGITTIMA DIFESA È LEGGE: IL SENATO HA APPROVATO LA NORMA, MOLTO CARA A MATTEO SALVINI E MENO AI MINISTRI GRILLINI, CHE INFATTI NON SI SONO PRESENTATI IN AULA – PENALISTI E GIUDICI PREPARANO LA GUERRA, TIRANO FUORI “DUBBI DI COSTITUZIONALITÀ” E SOSTENGONO CHE L’ITALIA DIVENTERÀ IL “FAR WEST”. MA SARÀ DAVVERO COSÌ? ECCO COSA PREVEDONO LE NUOVE NORME
-1 – LEGITTIMA DIFESA: OK SENATO CON 201 SÌ, È LEGGE
(ANSA) - Il disegno di legge sulla legittima difesa è legge: l'Assemblea del Senato ha infatti approvato il provvedimento, in terza lettura, con voti 201 favorevoli, 38 contrari e 6 astenuti. Il voto è stato accolto dagli applausi della Lega e di parte dei M5s. In Aula il ministro dell'interno Matteo Salvini, il ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e quello per l'Agricoltura Gianmarco Centinaio. Assenti i rappresentanti di governo del Movimento 5 stelle.
2 – LEGITTIMA DIFESA: SALVINI, UN GRAN GIORNO PER ITALIANI
(ANSA) - "Questo 28 marzo è un giorno bellissimo non per la Lega ma per gli italiani. Dopo anni di chiacchiere e polemiche è stato sancito il sacrosanto diritto alla legittima difesa per chi viene aggredito a casa sua, nel suo bar, nel suo ristorante. Non si legittima il Far West ma si sta con i cittadini perbene". Lo afferma il vicepremier Matteo Salvini al Senato dopo l'ok finale alla legittima difesa.
3 – SALVINI, NESSUN MINISTRO 5S IN AULA, IO BADO SOSTANZA
(ANSA) - Non c'era nessun ministro del M5S in Aula? "Voi badate alla forma, io bado alla sostanza. La legittima difesa è legge, poi chi c'è o non c'è, chi sorride di più o meno a me interessa poco". Lo afferma il vicepremier Matteo Salvini al Senato dopo l'ok finale alla legittima difesa.
4 – LEGITTIMA DIFESA: ANM, DUBBI DI INCOSTITUZIONALITÀ
(ANSA) - "La nuova legge sulla legittima difesa non tutelerà i cittadini più di quanto erano già tutelati fino ad oggi; al contrario introduce concetti che poco hanno a che fare con il diritto, prevede pericolosi automatismi e restringe gli spazi di valutazione dei magistrati, oltre a portare con sè grandi difficoltà di interpretazione: tutto ciò significa che tutti saranno meno garantiti". A dirlo è il presidente dell'Anm Francesco Minisci. Per non parlare - aggiunge commentando il via libera - "dei numerosi dubbi di incostituzionalità che la nuova legge comporta.
5 – LEGITTIMA DIFESA: ANM, DUBBI DI INCOSTITUZIONALITÀ (2)
(ANSA) - "Tutto questo - prosegue Minisci- lo abbiamo sempre segnalato, anche in Parlamento quando è stato chiesto il nostro parere. E' bene ribadire poi che, in ogni caso, in presenza di un ipotetico caso di legittima difesa, anche con questa nuova legge, un procedimento penale dovrà essere sempre aperto e le indagini andranno comunque fatte, a garanzia dei cittadini, questo va detto con chiarezza da parte di tutti, altrimenti si danno messaggi sbagliati portatori di gravi rischi e si rende un cattivo servizio alla collettività".
6 – COME FUNZIONA LA NUOVA "LEGITTIMA DIFESA"
Con il via libera definitivo da parte del Senato, la riforma della legittima difesa diventa legge. Vengono allargate le 'maglie' del principio di proporzionalità tra offesa e difesa, anche se tale principio resta, ovvero non vengono meno le indagini e si deve comunque dimostrare che la difesa è stata appunto legittima. Tuttavia, si restringe la "discrezionalità" del giudice.
Ecco cosa prevede il provvedimento "bandiera" della Lega:
- DIFESA SEMPRE LEGITTIMA: L'articolo 1 va a modificare l'articolo 52 del codice penale che disciplina la "Difesa legittima". Con il nuovo testo si riconosce "sempre" la sussistenza della proporzionalità tra offesa e difesa "se taluno legittimamente presente nell'abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi", "usa un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere la propria o la altrui incolumità, i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione". Affinché scatti la legittima difesa non è necessario che il ladro abbia un'arma in mano, bensì è sufficiente la sola minaccia di utilizzare un'arma e non è necessario che la minaccia sia espressamente rivolta alla persona.
- NON PUNIBILE CHI IN STATO DI GRAVE TURBAMENTO: L'articolo 2 della riforma va a modificare l'articolo 55 del codice penale che disciplina "l'eccesso colposo". Con il nuovo testo si esclude la punibilità di chi si è difeso in "stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto".
- SOSPENSIONE PENA SOLO DOPO RISARCIMENTO DANNI: Altra modifica all'attuale normativa sulla legittima difesa viene introdotta con l'articolo 3, che prevede la possibilità di ottenere la sospensione condizionale della pena per chi ha commesso un furto in appartamento solo dopo che ha integralmente pagato l'importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa.
- PENE PIU' SEVERE PER VIOLAZIONE DI DOMICILIO, FURTO E RAPINA: vengono inasprite le pene per violazione di domicilio e furto in appartamento. In particolare, viene innalzata a quattro anni la pena massima di carcere per la violazione di domicilio. Quanto al furto in abitazione e scippo, si arriva fino a un massimo di sei e sette anni di carcere. Vengono inasprite anche le sanzioni con un massimo di 2.500 euro (attualmente 2000 euro). Infine, vengono aumentati anche gli anni massimi di carcere per la rapina, fino a sette.
- ESCLUSA LA RESPONSABILITA' CIVILE: chi si è legittimamente difeso non è responsabile civilmente. In sostanza, la riforma fa sì che l'autore del fatto, se assolto in sede penale, non debba essere obbligato a risarcire il danno derivante dal medesimo fatto in sede civile. Nei casi di eccesso colposo, inoltre, al danneggiato è riconosciuto il diritto ad una indennità, calcolata dal giudice tenendo conto della gravità, delle modalità realizzative e del contributo causale della condotta posta in essere dal danneggiato.
- PATROCINIO GRATUITO E SPESE DI GIUSTIZIA - la riforma della legittima difesa estende le norme sul gratuito patrocinio (criteri e modalità di liquidazione dei compensi e delle spese per la Difesa) a favore della persona nei cui confronti sia stata disposta l'archiviazione o il proscioglimento o il non luogo a procedere per fatti commessi in condizioni di legittima Difesa o di eccesso colposo. E' comunque fatto salvo il diritto dello Stato di chiedere le spese anticipate, qualora a seguito di riapertura delle indagini o revoca del proscioglimento, la persona sia poi condannata in via definitiva.
- PRIORITA' NEI PROCESSI: L'ultimo articolo della riforma interviene sul codice di procedura penale affinché "nella formazione dei ruoli di udienza debba essere assicurata priorità anche ai processi relativi ai delitti di omicidio colposo e di lesioni personali colpose".
7 – IL BENEFICIARIO DELLA RIFORMA "ORA CHI VIENE AGGREDITO AVRÀ DIRITTO DI DIFENDERSI"
Grazia Longo per “la Stampa”
L' unica cosa che mi dispiace è aver fatto il viaggio a vuoto. L' approvazione della legge in Senato è slittata a domani (oggi per chi legge, ndr), avrei voluto vivere in diretta questo momento storico. Finalmente chi viene aggredito avrà diritto di difendersi senza finire martoriato».
Mario Cattaneo, 69 anni, la notte del 10 marzo 2017 uccise Petre Ungureanu, romeno, 32 anni, che insieme ai complici aveva rapinato la sua osteria - a Gugnano, frazione di Casaletto, nel Lodigiano portando - via appena sessanta euro dalla cassa e diversi pacchetti di sigarette.
Il prossimo 5 aprile si svolgerà la quarta udienza del suo processo. La affronterà a cuore più leggero rispetto al passato?
«Certamente sì, mi hanno spiegato che sarò il primo beneficiario della nuova norma sulla legittima difesa e sinceramente sono contento perché questa storia mi ha distrutto la vita tre volte: la prima perché è morto un giovane, la seconda perché sto vivendo un calvario giudiziario e la terza per questioni economiche».
Ma la regione Lombardia, guidata dal leghista Attilio Fontana, non le ha offerto 30 mila euro?
«Sì, e li ringrazio ancora tanto, ma io finora ne ho spesi il doppio per potermi difendere. E tutta la mia famiglia è stremata per tutto quello che ci è caduto addosso».
Domenica scorsa alla sua osteria avete brindato alla nuova legge?
«Sì, abbiamo organizzato un pranzo con amici e sostenitori. Tanta gente comune mi è stata vicina dopo quello che è successo. Come è accaduto anche ad altri commercianti finiti a processo per eccesso di legittima difesa. Tutti sfortunati come me».
E la sfortuna di chi è morto?
«Al suo posto potevo esserci io. E ora non sarei qui a parlare, ma sarei al cimitero.
Guardi che il mio caso è stato accidentale».
Non ha sparato alle spalle del rapinatore?
«No. È partito un colpo mentre io avevo una colluttazione con un altro rapinatore: dal mio fucile è esploso un colpo che ha colpito un altro giovane che era girato di spalle. Ma io non mi sono accorto di niente».
Potesse tornare indietro, rifarebbe quello che ha fatto?
«Mi aspettavo questa domanda».
E dunque?
«Provi a mettersi nei miei panni. Quella notte io volevo proteggere la mia famiglia, mia moglie, mio figlio, mia nuora e i miei tre nipotini di cui il più grande aveva appena 2 anni. Il mio istinto mi ha portato ad agire. Ho il fucile perché ho la licenza di caccia e ho agito per salvaguardare la mia famiglia. Avevo già subito tre rapine e ho voluto solo difendermi. Per fortuna con le nuove regole chi si trova in una situazione del genere sarà più tutelato. Mi creda, difendere se stessi e la propria famiglia non è solo un diritto, ma anche un dovere. E comunque dovesse succedermi di essere di nuovo rapinato, magari mi arrangio diversamente ma di certo non sto lì a subire».
La legge è stata molto sostenuta dalla Lega. Lei è leghista?
«Non è questa la questione, e in ogni caso il voto è segreto. Ma meno male che c' è stata questa battaglia. Se quello lì non veniva a rapinarmi, non moriva».
D' ora in avanti le famiglie delle vittime non avranno diritto a chiedere i danni. Cosa ne pensa?
«Meno male. Perché le vere vittime sono quelli come me».
8 – LA BOCCIATURA DELL' AVVOCATO "MOSSA POPULISTA CHE AUTORIZZA CHI SPARA DA CASA"
Paolo Colonnello per “la Stampa”
Il professor Ennio Amodio, insigne giurista, e penalista di fama, scuote la testa: «E' davvero strano: una legge dai piccoli numeri verrà salutata con trionfalismo, come se fosse un provvedimento che apre luminosi orizzonti per le masse...».
E invece, professore?
«Li chiude. La licenza di sparare al ladro o al rapinatore che viola il sacro suolo di villini o botteghe riguarda pochissimi casi ed è la più populista delle misure pensate e coltivate dal populismo nostrano».
La legittima difesa non sarà più un' opzione. Non è il diritto che risponde alle esigenze del cittadino?
«E' difficile per un giurista farsi convincere ad indossare l' abito della festa per accogliere la nuova creatura del diritto penale leghista. Non si può negare che in certi settori dell' opinione pubblica si stia radicando una angoscia legata al fenomeno della criminalità. Ma la nuova legge dà voce alle risposte viscerali di chi è dominato dalla paura. In questo modo cancella tutto il patrimonio di razionalità e di moderazione che da secoli accompagna la disciplina dei casi in cui eccezionalmente si autorizza il privato ad esercitare una giustizia privata perché non c' è un poliziotto o un carabiniere che sia in grado di intervenire per proteggerlo».
Un caso concreto?
«Una persona che sente rumori nel giardino della sua villetta, scorge delle ombre e corre a prendere il fucile da caccia. In questo caso un pericolo effettivo c' è ma non giustifica certo l' omicidio di chi è entrato nel giardino perché la situazione di rischio del padrone di casa non è quella che si realizza quando la pistola è puntata contro la persona e non c' è altro rimedio che reagire con violenza per salvare la propria vita».
E quando invece la pistola è puntata?
«Ecco, solo in questo caso il diritto da secoli insegna che non c' è punizione se ci si deve salvare da un pericolo imminente non altrimenti evitabile».
È qui che il codice penale vigente prevede la legittima difesa?
«Certo. Mentre la nuova legge leghista autorizza a sparare anche quando il padrone di casa sta alla finestra, vede i ladri e invece di chiamare la polizia si fa giustizia da sé come un sovrano autorizzato a punire chi trasgredisce i confini della sua casa».
Belle parole, però bisogna provarlo a trovarsi di fronte un ladro o un rapinatore che entra in casa...
«E' proprio in queste situazioni che il diritto di tutti i paesi civili stabilisce che non si può autorizzare il padrone di casa a sparare solo per la sua paura. Perché se è vero che egli è ingiustamente aggredito, il ladro o il rapinatore conserva la sua condizione di essere umano e non può essere ridotto a una cosa in balia dell' aggredito».
E se il rapinatore entra in negozio con la pistola?
«In questo casi certamente la legittima difesa è consentita in base a tutto ciò che è già previsto dal vigente codice penale. Il problema sta, dal punto di vista giuridico, nell' evitare che il privato si trasformi in una autorità che delibera la pena di morte e la mette in esecuzione subito indipendentemente da una vera situazione di pericolo».
Una legge incostituzionale?
«Certamente sì, perché il diritto alla vita viene sacrificato anche in situazioni nelle quali la persona aggredita mira a salvare esclusivamente dei beni patrimoniali. Penso che i giudici faranno fatica ad applicarla, continuando ad avere come faro la Costituzione».