MA LA RAGGI NON DOVEVA RISPARMIARE? VIRGY BATTE GLI EX SINDACI: OLTRE 6,5 MILIONI DI EURO PER GLI STIPENDI DELLO STAFF - E' QUANTO EMERSO DAI DATI DEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE. LA SINDACA FA PEGGIO DEI PREDECESSORI MARINO ED ALEMANNO CON UN INCREMENTO SUPERIORE AL MILIONE DI EURO...
-Alessandro Ferro per il Giornale
Doveva essere un'amministrazione controllata e risparmatrice ma gli oltre 6,5 milioni di euro l'anno di stipendi erogati a consulenti e membri degli staff dei vari assessori pongono l'amministrazione Raggi in vetta alla classifica rispetto ai sindaci che l'hanno preceduta.
I numeri
Come riportato dal Messaggero.it, le carte degli allegati all’ultimo bilancio 2020-2022, in particolare quelle del Documento Unico di Programmazione, non mentono: "€ 6.555.654,35 per l’anno 2020 e a € 6.557.144,81 per l’anno 2021", in pratica oltre 6 milioni e mezzo di euro l'anno superando, largamente, sia il monte ingaggi annuale di Marino che di Alemanno. E' questa la spesa per "il personale degli Uffici di diretta collaborazione degli Assessori", nettamente diversa da quella inizialmente dichiarata dalla propaganda del Movimento 5 Stelle. Quindi, rispetto alle cifre fatte circolare dal M5S nel 2016, si tratta di 1,2 milioni in più della giunta di centrosinistra e di mezzo milione in più di quella di centrodestra.
Le premesse sbandierate all'inizio erano altre. "Altro che maxi-stipendi, qui siamo alle maxi-balle!" si esprimeva così, via social, il M5S di Roma nell’infuocata estate del 2016, quando appena dopo l’approdo di Virginia Raggi sul Colle capitolino già scoppiavano le polemiche sulle paghe dei collaboratori ingaggiati dai grillini: con noi, era il contrattacco stellato, il Comune spenderà meno sia di Marino che di Alemanno, al massimo 5 milioni l’anno.
Il caso
La difesa nasceva dopo un contratto che fece scalpore ma che alla fine durò pochissimo: quello di Carla Romana Raineri, capo di gabinetto del sindaco per poche settimane, nell'agosto 2016, a cui la Raggi attribuì uno stipendio di 194mila euro l’anno. "A lavorare gratis non sarei mai venuta, non sono qui per fare beneficenza", rispose la Raineri per reagire agli attacchi. Dopo essersi dimessa il primo settembre per incompatibilità col suo vice, Raffaele Marra, altro nome noto nelle vicende politico-giudiziarie del Campidoglio targato M5S, chiese le coordinate bancarie del Comune per restituire quanto incassato fin lì, 7mila euro lordi all’incirca.
Al di là del singolo caso, qualche polemica sugli esborsi per gli staff, di tanto in tanto, è riaffiorata. E la tesi dei grillini è rimasta la stessa: "Basta andarsi a leggere i precedenti bilanci: Alemanno spese 6 milioni di euro; Marino spese 5,3 milioni di euro. Noi invece abbiamo fissato l’obiettivo di spendere meno di 5 milioni di euro ogni anno". Tutto annotato, nero su bianco, in un lungo post su Facebook:
"Il M5S in Campidoglio spenderà almeno 300 mila euro in meno ogni anno rispetto all’ultima amministrazione Pd di Marino e un milione di euro in meno rispetto a quella di Alemanno (sostenuta dal centrodestra e da Fratelli d’Italia). Sui 5 anni si traduce in almeno 1,5 milioni di euro in meno rispetto a Marino, ben 5 milioni di euro in meno rispetto ad Alemanno".
Nell'ultimo periodo, i ritocchi verso l'alto si sono resi necessari per mansioni ampliate rispetto all'inizio e per contratti passati da part-time a tempo pieno, come si legge nelle varie delibere. E la spesa si gonfia: sperando che non esploda.