MACRON, CHE MANOVRON – IL TOYBOY DELL’ELISEO SE NE FOTTE DELL’EUROPA E ANNUNCIA UN TAGLIO DELLE TASSE TRUMPIANO FINANZIATO IN DEFICIT, CHE SALIRÀ AL 2,8% NEL 2019, MENTRE IN ITALIA TRIA CONTINUA A DIRE CHE STAREMO ALL’1,6 – ALLA RICERCA DEI CONSENSI: TRA LE MISURE ANCHE IL REDDITO UNIVERSALE – DI MAIO COGLIE LA PALLA: “ANCHE NOI SIAMO UN PAESE SOVRANO. I SOLDI CI SONO E SI POSSONO SPENDERE. IN ITALIA COME IN FRANCIA. FAREMO LA MANOVRA DEL POPOLO”

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1 – FRANCIA, IN MANOVRA IL TAGLIO DELLE TASSE CON DEFICIT-PIL AL 2,8%

Da www.lettera43.it

 

macron sfotte un disoccupato 3

Il governo francese prevede per l'anno prossimo un taglio delle tasse pari a 24,8 miliardi di euro, nel tentativo di dare impulso all'economia e creare più posti di lavoro. Per finanziare la misura, il deficit pubblico del Paese dovrebbe aumentare dal 2,6% del Pil di quest'anno al 2,8% l'anno prossimo, comunque sotto al 3%. Il ministro al Bilancio Gerald Darmanin ha presentato le misure per il 2019, basate su una previsione di crescita stimata all'1,7%. Nel dettaglio, le tasse sulle famiglie saranno ridotte di 6 miliardi di euro, quelle alle aziende di 18,8 miliardi. Tra le altre misure anticipate dal presidente c'è anche il reddito universale, contenuto nel piano anti povertà che avrebbe un costo di circa 8 miliardi.

emmanuel macron

 

MACRON IN CADUTA LIBERA NEI CONSENSI

Una finanziaria che, se confermata, potrebbe aiutare il presidente Macron, sceso nelle ultime settimane nei sondaggi d'opinione. Il leader francese, infatti, ha raggiunto un nuovo record negativo di popolarità dall'inizio del mandato, 16 mesi fa. Secondo uno studio Ifop pubblicato da Le Journal du Dimanche, il presidente è passato dal 34% di "soddisfatti" del suo operato in agosto al 29% di settembre. Il 70% si dice "scontento" dell'azione del capo dello stato, contro il 66% di agosto. Macron aveva raggiunto score eccezionali all'inizio del mandato, fra maggio e giugno 2017, con quote di popolarità comprese fra il 62 e il 64%.

BENALLA E MACRON

 

Macron, reddito universale entro 2020

Una debàclé di popolarità che si riflette anche con i cortociruiti del suo governo, che ha già perso pezzi importanti. Dopo l'addio del ministro dell'Ambiente Nicolas Hulot, infatti, se ne è andato anche l'uomo da sempre più fidato di Macron, il ministro dell'Interno Gerard Collomb, tornato a candidarsi sindaco a Lione, città da lui governata dal 2001 al 2017. Ma il vero motivo delle sue dimmisioni è stato il dissidio ormai insanabile col presidente: «manca l'umiltà» è stata la critica del ministro.

 

2 – DI MAIO: «IN FRANCIA DEFICIT AL 2,8%. FAREMO COME LORO, ANCHE NOI STATO SOVRANO»

Da www.ilmessaggero.it

 

«Le sanzioni per chi dichiara il falso sono pesantissime. Non ci sarà nessuna pietà per chi cerca di fregare lo Stato e gli altri cittadini. In ogni caso, i furbi non vanno premiati e infatti a fine settembre nel decreto fiscale verrà previsto il carcere per chi evade». Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio, rispondendo su Instagram a una domanda sul rischio che i lavoratori in nero possano prendere il reddito di cittadinanza che il M5S vuole inserire nella prossima manovra.

 

EMMANUEL MACRON NICOLAS HULOT

SANITA', VIA I DIRIGENTI POLITICIZZATI

«Ti garantisco che non ci saranno tagli ai servizi sanitari. Neppure un taglietto. La salute dei cittadini è la cosa più importante. Dobbiamo allontanare i dirigenti politicizzati, eliminare gli sprechi e fare nuove assunzioni», scrive Di Maio.

 

LA MANOVRA DEL POPOLO

La «manovra del popolo» che «aiuta gli ultimi e fa la guerra ai potenti». Così Luigi Di Maio ribattezza su Instagram la prossima legge di bilancio, annunciando che nel pomeriggio risponderà sul social alle domande dei follower. «Dentro - scrive - ci saranno il reddito di cittadinanza, il superamento della Fornero e i soldi per i truffati delle banche».

DI MAIO AL TEMPIO BUDDISTA DI QINGYANG IN CINA

 

REDDITO DI CITTADINANZA

Il reddito di cittadinanza varrà «per i giovani che non hanno mai trovato» un lavoro ed anche «per quelli che pur lavorando guadagnano meno della soglia di povertà. Sembra assurdo ma questi ultimi i cosiddetti working poor, purtroppo sono sempre di più», continua il vicepremier Luigi Di Maio, rispondendo su Instagram alle domande dei follower in particolare proprio sul reddito di cittadinanza che il governo punta ad inserire nella prossima manovra.

LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE

 

"Noi stato sovrano". «La Francia per finanziare la sua manovra economica farà un deficit del 2,8%. Siamo un Paese sovrano esattamente come la Francia. I soldi ci sono e si possono finalmente spendere a favore dei cittadini. In Italia come in Francia». Lo scrive in un Tweet il vicepremier e ministro Luigi Di Maio.