MACRON, CHE SBORON! “GRAZIE BLEUS, ORA LA COPPA. CE LA RIPRENDIAMO?” – IL TOY BOY DELL’ELISEO GODE IN TRIBUNA A DOHA PER LA VITTORIA CONTRO IL MAROCCO MA IN FRANCIA SCOPPIA LA POLEMICA POLITICA - DA DESTRA, ERIC ZEMMOUR, “EBREO BERBERO” COME SI DEFINISCE, MALEDICE L'INTEGRAZIONE FRANCO-MAROCCHINA - A SINISTRA, IL PARTITO DI MÉLENCHON È "DISGUSTATO" DAL VIAGGIO DI MACRON NELL'EMIRATO CORRUTTORE E SCHIAVISTA…

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Estratto dell'articolo di Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera”

 

emmanuel macron in qatar

[…] Non sempre nel calcio vince il più forte; ma molto spesso sì. I francesi, fischiatissimi dallo stadio intero - Marsigliese compresa -, esorcizzano la paura. Ma la Francia non riesce a gioire sino in fondo; e non solo perché dovrà battere Messi nella sua ultima partita mondiale.

 

Emmanuel Macron si è portato in Qatar ed è entrato allo stadio praticamente senza scendere dalla limousine, grazie alla rampa per i VVip che sale fino in tribuna attraverso un prato verde - nel deserto - da far invidia ai giardini dell'Eliseo. Sull'aereo presidenziale c'erano Jean-Pierre Papin, suo sostenitore dichiarato, e l'altra vecchia gloria Alain Giresse. Ma a Parigi infuriano le polemiche.

Da destra, Eric Zemmour, «ebreo berbero» come si definisce, maledice l'integrazione franco-marocchina: «Come avrebbe reagito re Mohammed VI se i francesi avessero tifato contro il Marocco a Casablanca?».

macron

 

Da sinistra, il capo dei Verdi Yannick Jadot e il braccio destro di Jean-Luc Mélenchon si sono detti disgustati dal viaggio di Macron nell'emirato corruttore e schiavista. «La polemica bisognava farla prima, al momento dell'assegnazione» ha risposto il presidente, come a dire: colpa di Sarkozy (con cui, per contrappasso, la Rai l'ha confuso).

 

 A Zemmour non ha sentito il bisogno di replicare; il leader estremista non capisce nulla di calcio; alla vigilia della semifinale Brasile-Germania del 2014 previde una netta sconfitta dei tedeschi, «non più dolicocefali biondi» in quanto contaminati dal sangue arabo e africano: com' è noto, i non dolicocefali vinsero 7-1. Eppure il calcio incrocia anche stavolta, pure in Francia, la politica e la società.

 

eric zemmour

[…] «la Francia è un Paese di razza bianca» ha detto Marine Le Pen; suo padre Jean-Marie se la prendeva con i campioni del mondo del 1998 che non cantavano la Marsigliese a squarciagola (Karembeu taceva proprio); e invece oggi Parigi è la capitale di un Paese misto, meticcio, dove i francesi possono ridere mentre i marocchini piangono; ma sarebbe potuto accadere anche il contrario. E Giroud è l'unico cognome franco-francese letto in campo; oltre ovviamente al c.t. Deschamps, che però non si parla con Zidane, da tempo indicato come possibile successore, e che nell'intervista-fiume all'Équipe per i suoi 50 anni non ha mai nominato l'ex compagno. Ma Deschamps ora chi lo tocca? I marocchini piangono; ma è stato splendido lo stesso.

emmanuel macron